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Quesito
Caro Padre Angelo,
è la seconda volta che vi scrivo, so che sicuramente riceverete tantissime e-mail, però nonostante aspetti ancora risposta alla precedente, ho preferito scrivervi un’altra volta poiché non ho trovato da nessuna parte ciò che sto per porvi.
Ebbene, io sono una ragazza transessuale, ovvero sono nata geneticamente o biologicamente, che dir si voglia, "maschio".
Ho avuto sin da piccola dei segnali che per l’età infantile non riuscivo a capire ed ho compreso solo da adulta… io mi son sempre sentita una bambina … sempre…
L’adolescenza è stata però un periodo molto sofferto in cui credevo d’impazzire…ho sperimentato l’omosessualità e ne sono fuggita spaventata, impaurita, schifata!!! Io non ero e non sono gay… attualmente, per quanto concerne il mio corpo dalla nascita, sono ancora vergine, non riesco a guardarmi tra le gambe perdoni l’espressione poco elegante…
Ho anche cercato di essere "normale", ma alla lunga quella maschera forzata mi ha portata sull’orlo dell’esaurimento ed ho pensato al suicidio…ho anche voluto metterlo in pratica, ma un ragazzo quel giorno mi salvò…
Da piccola amavo moltissimo Dio e la B.V. Maria, ma comprendendo che io appartenevo a coloro che non erediteranno mai il regno dei cieli, ho seguito l’oscura via del satanismo….per aver commesso ciò mi pento e potendo tornare indietro non lo rifarei…..la mia depressione era aumentata, pensavo ancor di più e ancora più morbosamente alla morte come unica via d’uscita, sapevo che però sarei sprofondata nell’inferno, ma oggi, ho ancora paura che sia quello il mio destino nonostante sia ritornata da Dio Padre…
vede, io adesso sto per completare questo percorso di lunga agonia, ri-nascerò…. e ho impiegato anni a pensarci e ripensarci perchè volevo essere sicura di fare questo passo completamente lucida….. io non voglio e non posso essere un maschio, né un ragazzo, né un futuro uomo (ho 27 anni)….sono e mi sento diversamente…. e non potrei essere altro, però ho tanta tantissima paura di finire all’inferno per ciò che sto facendo (deve sapere che non ho modificato nulla del mio corpo, ma avrò solo i genitali differenti)….ho paura di soffrire in eterno senza Dio…..a volte, penso che preferirei mille purgatori ad un’eternità senza Dio….
Dio mi ama ancora? La prego mi risponda, perchè questo tormento non mi dà pace….
La ringrazio con tutto il mio cuore.
Y. M. L.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. perdonami anzitutto se mi rivolgo a te al maschile, mentre tu ti sei presentato come ragazza.
Certo non posso comprendere tutta la tua sofferenza. Solo chi è nella tua stessa situazione può capire fino in fondo quello che provi.
Tuttavia l’identità sessuale non deriva da ciò che sentiamo nel nostro io, ma da ciò che si esprime geneticamente nel nostro corpo.
Anche se farai l’intervento di cambiare sesso, nel tuo dna rimarrai sempre un maschio.
2. Sei stato lucido e veritiero quando hai descritto i primi tentativi di approcciarti al sesso maschile sentendoti femmina.
I tuoi organi erano (e sono) maschili e ne hai provato schifo.
Lo capisco. Le persone eterosessuali provano schifo qualora si presentasse loro l’opportunità di un rapporto omosessuale.
Questo è il segno più vero che nel tuo interno ti senti ragazza.
3. In proposito mi piace sottolineare questa differenza: mentre le persone eterosessuali provano schifo nell’eventualità di un rapporto omosessuale, le persone omosessuali non provano schifo per un rapporto eterosessuale, ma piuttosto si sentono a disagio e dicono che non è fatto per loro.
Questo dice parecchio a proposito di coloro che vorrebbero equiparare le esperienze omosessuali ed eterosessuali.
Non sono la stessa cosa né biologicamente né psicologicamente.
Senza entrare evidentemente nell’ambito morale, che tuttavia è quello che conta di più.
4. Tu mi dici che provi disagio nel vederti come sei fatto.
Sì, non posso dire il contrario, perché questo è il dato di fatto.
Ma la tua sofferenza è di ordine psicologico.
Verrebbe da concludere che anche la terapia al tuo dolore dovrebbe essere del medesimo tenore.
Questo è il pensiero della teologia morale, la quale in aggiunta mette davanti anche un altro conto.
Infatti ciò che si acquista dopo l’intervento non sana ogni ferita se non forse inizialmente. Perché prima o poi ritornano le sofferenze legate ai mali che andavano curati altrove e altrimenti.
5. C’è infine un altro elemento da prendere in considerazione. Mi scrivi infatti: “Da piccola amavo moltissimo Dio e la B.V. Maria, ma comprendendo che io appartenevo a coloro che non erediteranno mai il regno dei cieli, ho seguito l’oscura via del satanismo….”.
Il mio desiderio è che tu torni di nuovo ad amare “moltissimo Dio e la B.V. Maria”.
Vivi in unione col Signore mediante il vincolo della grazia.
Nutriti della sua Parola, prega molto ogni giorno, partecipa al sacrificio di Cristo (Eucaristia) che ha un potere infinito di redenzione e di liberazione.
In particolare, confessati. A questo punto cedo la parola a quello che ti potrà dire il confessore. Se sarà un bravo confessore ti consiglierà – ne sono certo – qualcosa di salvifico. E gli sarai grato eternamente.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo