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Quesito
Salve padre,
prima di tutto la ringrazio, anche se in ritardo, della vostra risposta soddisfacente.
Le volevo chiedere anche un’altra cosa: mi sono riavvicinato alla Chiesa, sto andando tutte le domeniche alla SS. Messa, ora che è incominciato l’Anno della Fede sto cercando di dire il Credo ogni mattina e pregare ma, riguardo agli atti impuri sono resistito per molti giorni ma ho avuto purtroppo una ricaduta. Non ero felice, ero solo e tutto è venuto da sé.
Le voglio chiedere padre, in primo luogo come fare per allontanarsi completamente da questa pratica, in secondo luogo se ora ho perso completamente la fiducia di Dio nei miei confronti e poi le volevo chiedere in ultimo se c’è possibilità di perdono anche se non sento dentro di me un senso di colpa così estremo da meritare il perdono di Dio, ho troppa paura, e se la mia Fede sta forse diminuendo? Pur chiedendo sempre come facevano gli apostoli di accrescere in me la Fede? Mi chiedo perché Dio non mi aiuti, forse vuole questo da me? Vorrei qualcuno vicino con cui parlare, che mi spieghi ogni singola cosa… mi sono sempre aiutato con la preghiera per vincere questo atto impuro ma purtroppo sono troppo debole.
La ringrazio anticipatamente e mi scuso per il ritardo nel ringraziamento.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. mi dispiace per questa tua caduta.
Mi auguro che sia ripartita una nuova corsa e che nel frattempo ti sia confessato.
Per superare questo problema è necessaria, sì, la preghiera, ma anche la volontà d’animo accompagnata dalla grazia di Dio.
Resistere e superare la tentazione non solo per vincere su se stessi, ma soprattutto per amore del Signore e in omaggio alla Madonna perché ci conservi puri conferisce ad una persona una forza enorme.
Questa forza fa superare addirittura con slancio le tentazioni ed è lieta di farlo, quasi assaporando la serenità d’animo che si gode nel riportare questo tipo di vittoria.
Tuttavia, qualora il peccato facesse ancora breccia nella tua vita, non perderti d’animo. Ricorri alla confessione sacramentale perché è qui che il Signore ti attende per risollevarti, darti forza e comunicare splendore alla tua anima. E poi nella domenica successiva farai la S. Comunione.
2. Nella preghiera e nella S. Comunione domanda espressamente questa virtù al Signore e alla beata Vergine Maria.
Se la domandi con vivo desiderio di riceverla e con dispiacere per il peccato commesso te la daranno.
Ti toglieranno l’attrazione per il peccato e ti infonderanno il desiderio della grazia e dell’unione col Signore, di cui non c’è bene più prezioso.
3. Mi piace ricordarti quanto ho scritto per gli auguri natalizi del 2012 ai nostri visitatori:
San Tommaso dice: “Ci muove a chiedere la somma liberalità di Cristo.
Egli, infatti, è l’elargitore generosissimo di tutti i beni, e ciò è simboleggiato dal re Assuero il quale disse alla regina Ester: «Che vuoi, Ester? Qual è la tua richiesta? Fosse pure metà del mio regno, l’avrai» (Est 5, 3).
Ma Cristo non dà ai suoi amici una parte del suo regno, bensì tutto il regno.
Assuero regnò sopra centoventi province; Cristo regna su tutto il mondo.
Di conseguenza, ben più di Assuero, Cristo è colui che dona in maniera amabilmente signorile, totale, abbondante” (Sermone per la domenica delle Rogazioni).
4. Egli dona a tutti in maniera amabilmente signorile perché nel darci quanto abbiamo di bisogno non ci rinfaccia le nostre colpe. San Giacomo dice che “dona a tutti con semplicità e senza condizioni” (Gc 1,5).
Dona in maniera totale e abbondante “ogni buon regalo e ogni dono perfetto” (Gc 1,17). Si tratta dei doni della grazia, delle virtù e dei doni dello Spirito Santo, che di loro natura sono perfetti perché spirituali ed eternamente duraturi.
5. Se chiedi solo beni di ordine temporale non sei certo di riceverli.
Ma se domandi beni di ordine spirituale o morale, quale è quello della purezza, il Signore te lo darà largamente.
Impegnati a recitare per questo motivo il Santo Rosario quotidiano.
È in questo modo che “si sta in preghiera” e si desidera non solo con i sospiri, ma con i fatti.
6. Mi chiedi se hai perso completamente la fiducia di Dio nei tuoi confronti.
Le cadute nell’impurità fanno avvertire tutto questo. Ci si sente indegni di Dio, immeritevoli di essere ascoltati e perdonati. Lasciano il vuoto e la desolazione interiore.
Tuttavia il pensiero che Cristo si è incarnato per la nostra salute e che nonostante il peccato continua ad amarci con il medesimo impeto d’amore col quale si è incarnato ed è andato sulla croce ci rianima e ci da fiducia.
Ricordati che Dio è sempre infinitamente più desideroso di te di rialzarti e di averti con sé di quanto non lo sia tu.
Non lasciati prendere da pensieri di scoraggiamento. Possono venire solo dal tuo avversario.
7. Scrive San Gregorio Magno: “Arrossisca la pigrizia umana perché Dio vuole dare più di quanto noi vogliamo ricevere e perché Dio vuole avere compassione della miseria più di quanto noi vogliamo venire liberati dalla miseria” (Omelie sui Vangeli, lib. 2, Om. 32, cap. 35).
Continua a recitare il Credo in questo anno della fede. Il Signore ti benedirà.
Ti assicuro un particolare ricordo nella preghiera perché il Signore ascolti le tue preghiere e ti renda come tu desideri.
Colgo l’occasione anche per farti gli auguri di un Santo Natale (chissà come sarà bello, dopo una certa lontananza da Dio!) e di un felice anno nuovo.
Ti benedico.
Padre Angelo