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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono un Suo affezionato ammiratore poiché Lei con le sue risposte contribuisce a migliorare la vita di molte persone.
Fatta questa premessa volevo chiederLe alcune cose.
Innanzi tutto io sono un ragazzo di 15 anni che vive in nord Italia in una famiglia non ricca ma che riesce ad arrivare senza problemi e dobbiamo dirci fortunati. (…).
Mio padre va a messa perché è “costretto” da mia madre ma a casa si comporta male, risponde male a mia madre, impreca e poi guarda video porno su internet……
Sapendo che tutto questo è sbagliato volevo dirLe che anch’io purtroppo ho incominciato a masturbarmi, a vedere video porno e volevo chiederLe se ciò costituisce un peccato grave davanti a Dio.
Per ultima cosa volevo sapere se sia sbagliato giocare con giochi abbastanza violenti come Assassin’s Creed, GTA e god of war; che sono molto meno violenti di altri giochi che evito accuratamente, io sono cristiano cattolico praticante e penso che non costituisca un peccato grave se si pensa sempre che è solo finzione.
Detto ciò La ringrazio per il suo tempo speso per me e la benedico con tutto il cuore
Risposta del sacerdote
Carissimo,
vedere i film violenti non è un peccato.
Potrebbe essere diseducativo per chi è psicologicamente fragile.
1. Ma vengo invece alla pornografia e alla masturbazione.
Sì, sono un peccato grave. Lo senti nella tua vita.
La pornografia ti ruba tutto, fa piazza pulita nella tua anima, che rimane vuota, deserta, sporca.
La sacra Scrittura, con linguaggio profetico quando non c’era ancora la pornografia, dice: “il mio occhio ha depredato la mia anima” (Lam 3,51 testo della Volgata).
Hai capito? Dice: “depredato”. Cioè ti ha portato via tutto quello che c’era di bello e di pulito.
Dopo aver visto la pornografia, ti trovi interiormente inquinato e triste.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che far uso di pornografia è “colpa grave” (CCC 2354).
2. Non solo, ma la pornografia ti rende anche prigioniero della pornografia stessa.
Questa dipendenza è pesante.
Ti impedisce di elevarti a Dio.
Nostro Signore ha detto: “In verità, in verità vi dico: chi compie il peccato, è schiavo del peccato” (Gv 8,34).
“La schiavitù del peccato è pesantissima… perché come ha scritto S. Agostino: lo schiavo di un uomo può trovare scampo dal suo padrone con la fuga, ma lo schiavo del peccato trascina con sé il peccato dovunque egli fugga. Infatti il peccato che ha commesso è dentro di lui. È passato il piacere, è passato il peccato, è ormai lontano ciò che dava piacere, ma è rimasto ciò che ferisce” (Commento a S. Giovanni, 1203).
3. Alla pornografia si accompagna anche la masturbazione, che è ugualmente colpa grave (CCC 2352).
Anche questa ti lascia vuoto, deserto, senza Dio nell’anima.
Di recente ho sentito un giovane che in confessione mi ha detto: “ho compito atti impuri da solo e dopo mi sono ritrovato ancor più egoista”.
L’ho ringraziato di avermi confidato questa sensazione.
Non può essere che così.
Padre Gasparino, che è stato un grande uomo di Dio, diceva che che la “masturbazione è egoismo allo stato puro”.
E dopo atti di egoismo allo stato puro evidentemente non ci si può ritrovare più buoni, più generosi, più amabili. Piuttosto si diventare ancor più chiusi, scontrosi, talvolta intrattabili.
4. Come vedi, non seguire le vie di Dio non giova a nulla, anzi, deteriora tutto.
Che cosa devi fare in questo momento?
Il Signore ti chiede di renderti libero, puro, capace di amare, di elevarti in alto.
Di per sé basta un atto di buona volontà.
Solo vincendo le tentazioni ti troverai puro.
Ma siccome la buona volontà talvolta viene a mancare, devi rinforzarla col desiderio di dare a Dio una prova del tuo amore per Lui.
Devi superare le tentazioni per amore di Gesù Cristo, per amore della Madonna!
Questo ti dà una forza straordinaria.
E dopo avere vinto, ti sentirai molto forte e con una grande felicità nel cuore.
5. Tuttavia devo dirti ancora una cosa: per vincere devi avere molte energie interiori. E queste non ti vengono da sole.
Le devi domandare a Dio con la preghiera.
Senza molta preghiera non si vive in grazia di Dio.
6. Ugualmente devi riempire la tua mente di altre cose, che ti possano conquistare e attrarre così da attirare verso di loro il tuo pensiero e il tuo desiderio.
Può essere il Vangelo, letto ogni giorno. Oppure qualche vita di santi.
Sant’Ignazio di Loyola si sentì cambiare interiormente mentre faceva delle buone letture. E aveva notato questo: che quando riempiva la sua anima di cose belle, la gioia lo conquistava e rimaneva a lungo.
Quando invece si lasciava andare a pensieri peccaminosi, lì per lì provava anche un certo piacere, ma poi si sentiva triste e ne provava disgusto.
7. Ti chiedo di recitare il santo Rosario ogni giorno e domandare a Maria di darti la grazia della purezza.
A Sant’Ignazio un giorno gliel’ha data e, come lui stesso attesta, questa purezza fu di molti carati, così da non essere stato più turbato da certe cose.
Adesso scendo per la celebrazione della Messa. Ti porto con me, ti affido al Signore e alla Madonna.
Ti benedico.
Padre Angelo