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Quesito

Carissimo Padre Angelo,
come sta?
Le scrivo perché vorrei chiederle qualche spiegazione riguarda al famoso detto di Gesù: "…non sono venuto ad abolire ma a perfezionare".
In particolare mi domando come si concilia il fatto che i discepoli spigolavano grano durante il sabato quando, come fecero notare i giudei osservanti, la Legge lo proibiva. E che fosse proibito ci è ben noto dal libro dei Numeri 15,32: "Mentre i figli d’Israele erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato….." e in particolare Numeri 15, 35: "Il Signore disse a Mosè: L’uomo morirà:  lo lapiderà tutta la comunità fuori dell’accampamento".
Ora, il testo biblico è qui molto chiaro; si dice che l’ordine venne direttamente da Dio. Quell’uomo aveva infranto una legge che non poteva in alcun modo conoscere, ciò nonostante Iddio lo ha giudicato colpevole, e ben si noti, il giudizio non è stato emesso da Mosè "…a causa della durezza di cuore del suo popolo".
Dunque Gesù ha in questo caso realmente abolito la Legge!!!
A meno che, Gesù stesso non volesse mettere in dubbio la veridicità di quel testo, che sinceramente suona falso e manipolato anche a me.
Ma se così fosse, subito mi viene un’altra domanda: se dell’antico testamento non ci possiamo fidare quale testimonianza sincera della Parola di Dio, perché le varie versioni del catechismo della Chiesa si rifanno continuamente a questi testi, che lo stesso Cristo ha contestato in diverse occasioni?
Con affetto e stima,
Matteo


Risposta del sacerdote

Caro Matteo,
1. Dio ha dato al popolo d’Israele una triplice legge:
– quella morale, ribadendo i dettami della legge naturale col Decalogo;
– quella cerimoniale (cultuale, religiosa);
– quella civile (i cosiddetti “precetti giudiziali”).

2. Nel Nuovo Testamento Gesù confermò la legge morale: “Se vuoi entrare nella vita eterna, osserva i comandamenti” (Mt 19,17).
Nello stesso tempo dice: “Non sono venuto per abolire la legge ma per portarla a compimento” (Mt 5,17).
Anzi, la ripristina nel suo splendore là dove erano concesse deroghe (Mt 19,8).

3. Le leggi cultuali e giudiziali, invece, vengono superate dalla “legge nuova (lex nova)”, che è la grazia dello Spirito Santo, che ci rende partecipi del culto di Gesù Cristo e uniti nei vincoli della carità.
Le leggi cultuali era prefigurazione del nuovo culto che Cristo avrebbe portato all’umanità. Pertanto col suo avvento sono tutte superate.
Le leggi giudiziali erano tipiche di una società teocratica, che era governata direttamente da Dio.
Gesù è venuto a dare a Cesare la sua autonomia nell’ambito delle realtà temporali: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” (Mt 22,21).

4. Circa la vicenda dei discepoli che raccolgono le spighe e le mangiano: qui il Signore se la prende con l’osservanza tutta esteriore della legge secondo l’interpretazione data dai farisei, i quali avrebbero preferito piuttosto che i discepoli del Signore cadessero a terra per fame, ma non raccogliessero spighe!
Qui il Signore ricorda che la legge (e anche il sabato) è fatta per servire l’uomo, e non il contrario.

5. Per il passo che mi hai riportato (raccolta della legna di sabato) va ricordato che presso gli ebrei il cucinare per il sabato andava fatto il venerdì. Il riposo doveva essere assoluto.
Qui si è trattato semplicemente dell’infrazione di una legge, non  di un caso di necessità.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo