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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono un ragazzo che si vuole convertire devotamente al Signore, lo vuole amare veramente tanto.
Sono qui per scrivere che adesso mi trovo in crisi con la mia ragazza non soltanto per un discorso di castità totale, cosa che approvo totalmente, mentre lei fa un po’ fatica ma ci prova, ma più che altro è che non riesco a capire bene se il bacio colombino sia un peccato mortale si o no.
La cosa mi preoccupa tanto perché come posso mantenere o trovare una relazione dove ci si limita anche nei baci? Quale ragazza acconsentirebbe? Quello che so è che il bacio colombino può portare a polluzione nell’uomo, ma è sempre così? Ed è un peccato mortale se avviene la polluzione in un bacio colombino tra fidanzati? E se non avviene? Mi capisce padre, è così difficile per me, il bacio è alla base un gesto fisico di amore, non è che dopo mi porta a fare altri atti sessuali, anzi mi astengo e come! Vorrei solo baciare la mia ragazza senza cadere in altre cose, perché le voglio tanto bene ed è così complicato che non possa non esserci un bacio di questo tipo. Lei forse mi potrà dire che l’uso dei genitali deve essere compiuto in matrimonio e così è vero, ma una polluzione dovuta ad un bacio non capisco dov’è che i genitali vengano usati e a quale scopo.
Mi aiuti la prego a fare chiarezza, desidererei tanto la pace e non rimanere solo ma avere un giorno una moglie e dei figli.
Grazie mille.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sono molto contento che il Signore stia lavorando per la tua conversione perché, come ricorda la Scrittura, “è lui che suscita in noi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore” (Fil 2,13).
Cerca di corrispondere con generosità perché quando si apre la porta al Signore è sempre a nostro grande vantaggio. Quando entra nella vita di qualcuno, vi entra sempre con le mani cariche di grazia di ogni genere.
2. Cerca di corrispondergli anche nella purezza, nella castità. La castità conferisce una grande libertà interiore.
Penso che ti sarai già accorto della profonda differenza che c’è tra il vivere serenamente nella castità sotto il dominio della ragione e lasciarsi andare sotto il crepitio degli istinti carnali. In questo secondo caso c’è schiavitù dei sensi.
La libertà interiore è un bene immenso al quale tutti dovrebbero aspirare.
3. Prima di entrare nel discorso che mi presenti in questa mail, è necessario ricordare il principio generale: tutto deve cooperare alla santificazione.
Questo è l’obiettivo da raggiungere in ogni stadio della propria vita.
Se non si tiene presente questo orizzonte, non si riesce a capire più in profondità perché certi atti non siano corretti.
Dice infatti la Sacra Scrittura: “Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito” (1 Ts 4,3-8).
4. La Sacra Scrittura dice anche: “Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie.
Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne” (Rm 13,13-14).
E: “Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai cattivi desideri della carne, che fanno guerra all’anima” (1 Pt 2,11).
5. Il Santo Papa Giovanni Paolo II nella lettera Novo millennio ineunte (6.1.2001) che indica il cammino della Chiesa nel terzo millennio della storia, scrive: “E in primo luogo non esito a dire che la prospettiva in cui deve porsi tutto il cammino pastorale è quella della santità. (…).
Additare la santità resta più che mai un’urgenza della pastorale” (NMI, 30).
Dice che si deve instaurare nelle vite delle nostre comunità e anche nella vita personale una pedagogia della santità: “È ora di riproporre a tutti con convinzione questa «misura alta» della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della comunità ecclesiale e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione.
È però anche evidente che i percorsi della santità sono personali, ed esigono una vera e propria pedagogia della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone” (NMI, 31).
6. Pertanto instaura anche tu nella tua vita personale una vera e propria pedagogia della santità.
Allora tutto diventa chiaro anche in riferimento alle manifestazioni affettive di cui mi parli. Di per sé il bacio è un gesto di affetto.
Ma certi baci travolgono e inevitabilmente portano oltre, anche se inizialmente si è deciso diversamente.
Per questo certe manifestazioni affettive sono riservate al matrimonio perché sono vissute in un contesto che può estuare in una vera e totale donazione di sé.
7. Pertanto ti esorto a essere santo anche in questa particolare età della tua vita.
Sarai contento.
Nella purezza, che assicura la libertà interiore, potrai custodire dentro di te il tesoro più bello del tuo cuore: il possesso di Dio.
Con questo augurio ti benedico e ti ricordo in modo particolare nella preghiera.
Padre Angelo