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Quesito
Cari Amici domenicani,
vi chiedo per favore di rispondere privatamente alla situazione che sottopongo alla Vostra attenzione; se però ritenete che possa essere di aiuto ad altri pubblicate quanto scrivo (so che ogni eventuale riferimento personale verrà tralasciato).
Sono sposato da qualche anno, ho un figlio e so che mia moglie non mi ama. È una donna molto attenta alle necessità familiari e crede fortemente in Dio – ed in nostro Signore Gesù – ma – ormai spesso – non appena ci sono conflitti (verbali) mi ricorda i miei limiti (e ne ho) e che sposarmi ed avere un figlio è stato un grandissimo errore.
Questo mi rattrista profondamente e benché io sia convinto che ciò ha un senso e che non c’è ingiustizia in questa sofferenza e solitudine – manca infatti ogni affettività profonda tra noi ed ogni intimità da quasi tre anni – inizio a cedere nella purezza.
Non vorrei cadere, perché la sessualità che ho sempre ritenuto naturale in rapporto in cui vi è amore diventerebbe espressione della mia miseria.
Vi chiedo per favore una risposta ed una preghiera.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. le tue parole “benché io sia convinto che ciò ha un senso e che non c’è ingiustizia in questa sofferenza e solitudine” ti rendono onore.
Certamente il Signore ti parla e ti ricorda che cosa è essenzialmente il matrimonio cristiano: un sacramento, e cioè un segno sacro e un richiamo a ravvivare un’altra unione, quella con il vero Sposo, che non delude mai.
2. Tua moglie, il segno di quest’altro sposalizio, è venuta meno agli impegni che si è assunta nel giorno del tuo matrimonio: “e prometto di amarti e di rispettarti per tutti i giorni della vita”.
3. Ma sarebbe inutile e dannoso rimproverarle questa mancanza di impegno.
C’è un matrimonio da ricuperare e una famiglia da salvare.
Il vostro bambino ha assoluto bisogno della famiglia e della buona armonia fra voi due.
4. Che cosa puoi fare?
Ricordare l’obiettivo ultimo della tua vita: la santità.
È proprio per mezzo della santità di vita che potrai ricuperare tua moglie.
Non è stato così per S. Rita da Cascia?
Ti ricordo quanto si legge in Is 30,15: “Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza»”.
In latino, al posto della “calma” c’era “il silenzio”.
Quando tua moglie sbotta, rimani in un silenzio calmo, pieno di amore per Dio e per lei. Offri tutto al Signore per lei e per il tuo bambino.
Questi atti di silenzio siano l’offerta preziosa che porti all’altare quando vai a Messa.
Perché a Messa il Signore ci chiede di unire i nostri sacrifici al suo. Lui li impreziosisce e li presenta al Padre insieme al suo sacrificio per la redenzione del mondo.
5. Prega per tua moglie.
Prega per lei in particolare modo dopo la S. Comunione.
Senti che cosa avvenne per la preghiera fatta dopo una Comunione di santa Caterina da Siena. Te la trascrivo dalla sua vita scritta dal b. Raimondo da Capua: “Quindi cominciò a pregare per tutti e per alcuni in particolare, e specialmente per il suo confessore.
Costui in quel momento si trovava nella chiesa dei frati, senza pensare ad alcuna cosa che lo invitasse al raccoglimento; anzi, come egli scrive, tutt’altro disposto che alla preghiera. Mentre la vergine pregava per lui, egli si trovò in un attimo col pensiero vòlto a cose sante, e si sentì come non mai un gran bisogno di pregare, e dentro il cuore un certo non so che di nuovo. Strabiliato, si domandò con ansia da che derivasse una simile grazia. Era ancora sopra pensiero, quando per caso s’imbattè in una delle compagne della santa vergine, la quale gli disse: «Padre vi assicuro che alla tal’ora, Caterina ha pregato molto per voi». Dalla coincidenza dell’ora, egli capì subito l’origine dell’improvvisa illuminazione che aveva avuto” (n.192).
Puoi pregare per tua moglie dopo la S. Comunione con la recita del S. Rosario.
Tu dirai: ma le mie preghiere non sono quelle di S. Caterina. E allora in quel momento chiedi a S. Caterina di donarti il merito delle sue preghiere. Sarà molto contenta di farlo.
6. Ti consiglio di recitare il S. Rosario tutti i giorni. Vedrai che porterà pace.
Fai anche alcune pratiche penitenziali, memore di quello che ha detto il Signore: che certa specie di demoni si scaccia solo con la preghiera e con il digiuno.
7. Sul fronte della purezza non cedere.
Anzi, per rimanere forte ti consiglio la confessione frequente.
Vedrai che la confessione darà forza a te e in maniera misteriosa ma efficace darà forza anche a tua moglie.
La confessione attira sempre la benedizione divina su una casa.
Così il problema della purezza si risolverà da solo, perché avrai la mente e il cuore pieno di altri desideri.
Ti dico che puoi contare sulla mia preghiera.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo