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Quesito
Gentile Padre Angelo,
Chi Le scrive è un ragazzo di 23 anni appena compiuti che lotta con se stesso con la propria spiritualità.
Sono sempre stato agnostico cercando di informarmi sulle verità Cristiane e non, sulle altre religioni e sull’ateismo. Dopo una lunga riflessione (3 anni) ho notato come mi trovo in linea con la Parola di Gesù Cristo. Visto che sono comunque battezzato e cresimato, dovrei affrontare un percorso o dei riti particolari dopo essermi volontariamente staccato dalla Chiesa e dal credo ed aver annunciato di "Non credere più a nessun Dio?". Come mi devo comportare? Lei cosa consiglia?
Cordiali Saluti.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la prima cosa che mi viene spontanea, dopo aver letto la tua breve email è la seguente: il dono dell’intelligenza che Dio ti ha dato non è stato usato invano o per cose vane.
Il desiderio di conoscere la verità ti ha portare ad informarti su tutto e alla fine hai scoperto Gesù Cristo.
2. Il tuo percorso per alcuni versi è abbastanza simile a quello del filosofo San Giustino. Siamo nel secondo secolo dell’attuale era. Andò alla ricerca della verità presso tutte le filosofie rimanendo insoddisfatto. Si ritirò in un luogo deserto vicino al mare a meditare e un anziano, al quale aveva confidato la propria delusione, gli rispose che nessuna filosofia poteva appagare lo spirito umano, perché la ragione è incapace da sola di garantire il pieno possesso della verità senza un aiuto divino.
Fu così che Gustino a 30 anni scoprì la verità insegnata e vissuta da Gesù.
Questa felice scoperta lo indusse a scrivere due Apologie dei cristiani, la prima delle quali fu dedicata niente meno che all’imperatore Antonino Pio e al senato romano.
3. Anche tu hai fatto il tuo percorso, caratterizzato forse da un primo fascino verso quello che leggevi. Ma alla fine sei approdato a Cristo.
La tua storia mi ha rimandato con la memoria a quella di un ragazzo, educato dai suoi genitori al di fuori di un prospettiva cristiana. Avvicinatosi per conto suo a Gesù e chiesto di poter fare la prima Comunione, gli chiesi: perché vuoi andare dietro a Cristo?
Mi rispose: “Perché sento che le sue parole sono vere”.
4. Non mi meraviglio di questo. Gesù è l’unico che ha detto: “Io sono la verità”.
Bada bene, non ha detto: “Io ho la verità”, ma “io sono la verità”.
Ciò significa che la sua vita e le sue parole danno una luce che svela il significato della vita e delle vicende di ogni uomo.
5. Una filosofa del nostra tempo, Edith Stein, assistente di Husserl, ebrea di origine e dichiaratasi atea a 14 anni, letto per caso un libro che le era capitato sotto gli occhi: “Vita di santa Teresa d’Avila scritta da lei medesima”, lo lesse, non distaccò gli occhi finché non ne terminò la lettura e poi disse: “Questa è la verità”, e cioè “questa è la verità della vita. Va vissuta così”.
Andò a comperarsi un catechismo della dottrina cristiana e in breve lo assimilò tutto. E poi spese tutta la sua vita, martirio compreso, per il Signore.
6. Forse qualche cosa di analogo deve essere successo anche a te.
Ma adesso mi chiedi che cosa devi fare dal momento che avevi dichiarato di non credere più in Dio e in nessuna religione.
7. Mi dici che sei sempre stato agnostico e che ad un certo momento, pur avendo ricevuto la Comunione e la Cresima, ha rifiutato tutto.
Proprio perché agnostico non puoi essere considerato un apostata, e cioè uno che in maniera consapevole e da adulto, ha abbandonato positivamente la fede. Mi pare che questa fede, da quando sei diventato adulto, non l’hai mai avuta.
8. Perciò la cosa che ti serve in questo momento è quella di farti abbracciare interamente da Gesù perché ti faccia del tutto nuovo e ti rivesta della grazia santificante.
Il primo passo sarà quello della confessione sacramentale.
A proposito ti consiglierei di fare la confessione generale di tutta la tua vita, come fece sant’Ignazio di Loyola quando all’età di 30 anni ricevette al grazia della conversione.
La sua confessione durò tre giorni.
La tua sarà più breve, più stringata, ma completa, che passa in rassegna tutti i comandamenti e i vizi capitali.
9. Dopo la confessione generale proverai una grande pace. Ti sentirai rinato.
Giovanni XXIII di tanto in tanto, pur essendo un santo, la faceva. Per quella fatta in occasione dei 25 anni di sacerdozio scrisse nel Giornale dell’anima: "Et dedit mihi Dominus fluvium pacis" (Is 66,12): Il Signore mi ha dato inondato con un fiume di pace).
Il Signore inonderà anche a te, ne sono certo.
Poi finalmente potrai accostarti alla Santa Comunione, dove il Signore verrà nel tuo cuore per mettersi a tua totale disposizione per essere luce per i tuoi pensieri, forza per le tue opere buone, fuoco per animarti e riempirti tutto del suo modo divino di amare.
Ti sarei grato se poi mi dicessi come è andata.
Intanto ti assicuro la mia preghiera e il mio ricordo nella S. Messa,
Ti auguro ogni bene e ti benedico.
Padre Angelo