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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono molto turbata dal rapporto con il mio ragazzo.
Sebbene io abbia sempre voluto mantenere purezza e castità, all’inizio del nostro rapporto non ho avuto la forza di dire di no a lui che non condivideva questo mio desiderio.
Col tempo però sono riuscita un passo per volta a riprendere la mia posizione e infine lui, dopo un lungo periodo di crisi, ha accettato di avere con me un rapporto privo di sessualità (anche se rimangono lievi cedimenti da parte mia, subito bloccati, e ancora un po’ di confusione su quale sia il limite tra un bacio o un abbraccio e un disordine).
Purtroppo il periodo di crisi che c’è stato e l’iniziale errore di condotta, uniti alla distanza spaziale che ci separa hanno portato il rapporto ad una situazione di conflitto, che io riconosco e voglio eliminare. Capisco che il nostro rapporto deve ricominciare da capo sulla base di un’amicizia e di un desiderio di accompagnare l’altro nella propria realizzazione e santificazione, ma non so come farlo capire a lui.
Questo ragazzo non è credente, io prego molto per la sua conversione, ma spesso mi domando se sia utile e lecito da parte mia farlo, perchè essa dipende anche dalla sua volontà, dalla sua risposta al Signore.
Inoltre il pensiero che non sarà lui, alla fine, mio marito mi rattrista molto perchè mi sento profondamente in colpa nei confronti del mio futuro eventuale marito e temo che egli non potrà mai essere felice, né amarmi con serenità per il fatto che io mi sono donata a un altro.
Mi scuso per la lunghezza della mia domanda.
La ringrazio molto per la sua attenzione e le chiedo un ricordo nella preghiera,sia per me che per lui.
grazie
G.
Risposta del sacerdote
Carissima G.,
1. l’unione nella fede è l’intimità più profonda che vi possa essere tra due persone.
La condivisione delle proprie vedute di fondo, della propria esperienza in Cristo è motivo di continua crescita interiore dei coniugi, di santificazione comune e anche della santificazione dei vostri figli.
2. Quando san Paolo chiede di sposarsi nel Signore, chiede proprio questo, l’unità nella fede.
Se non vi è condivisione nella fede, in che cosa la vostra condivisione di vita sarà piena?
Quando si tratterà di educare i figli alla fede, un coniuge dirà di sì e l’altro di no. Ed questo sarà già motivo di rovina di tutto l’impianto educativo.
Se si tratterà di andare a Messa, uno dirà di sì e l’atro di no.
Se si tratterà di pregare insieme, uno dirà sì e l’altro di no.
Se si tratterà di santificare nella maniera più belle gli eventi più alti dell’anno liturgico, uno dirà di sì e l’altro di no.
Se si tratterà di fare un cammino penitenziale, di ascolto comune della Parola di Dio, uno dirà di sì e l’atro di no.
Se si tratterà di osservare la legge di Dio nell’intimità coniugale, uno dirà di sì e l’altro di no.
E su questa linea potrei proseguire fino alla fine.
3. Vedo che hai le idee chiare sul significato del matrimonio cristiano: percorrere insieme una via comune di santificazione.
Che fare per farlo capire al tuo ragazzo dal momento che non è credente?
Hai già capito da sola quello che devi fare: devi parlarne esplicitamente con lui e dirgli che su questo punto, che costituisce la base di fondo per il tuo matrimonio, sei risoluta.
4. Certo hai commesso degli errori: perché se non ti fossi concessa, lui sarebbe ancora alla ricerca della conquista del tuo cuore (e non del corpo) e di quello che vi è custodito dentro come tesoro preziosissimo: l’unione personale con Dio da cuore e cuore, che illumina e santifica tutto il tuo cammino.
5. Ma io ho fiducia che tutto si possa ricuperare, soprattutto se tu ti mostri nuova davanti a lui.
Fai bene a pregare per lui.
Ricordalo soprattutto nel momento della consacrazione e della Comunione.
Il Santo Curato d’Ars diceva che quando noi preghiamo per una persona in particolare durante la consacrazione, lo Spirito Santo in quel momento tocca la mente e il cuore della persona per cui preghiamo.
Aggiungi anche dei sacrifici.
Magari fai anche celebrare delle Sante Messe per la sua conversione.
6. Se questa conversione non arrivasse o se comunque la vostra relazione dovesse finire, se tu però sarai rinnovata e ben confermata interiormente non dovrai temere nulla per il tuo futuro marito: non saranno i tuoi errori del passato a condizionarlo. Il tuo presente invece, se ci sarà (e mi auguro grande), lo affascinerà e non gli farà avere alcun timore.
Anzi l’unico timore che avrà, sarà quello di perderti.
Ti assicuro la mia preghiera, perché questo timore diventi ben presto il timore del tuo attuale ragazzo.
Se giungerà a questo timore, sarà lui il tuo futuro marito.
Ti benedico.
Padre Angelo