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Quesito

Salve Padre,
le volevo cortesemente chiedere una domanda su questa situazione in qui sto avendo molti dubbi.
Innanzitutto sono un ragazzo di 16 anni che da qualche mese è tornato a Gesù, e da quasi 2 mesi invece alla fede cattolica.
Io sono stato battezzato cattolico e ho anche fatto la prima comunione a 10 anni, ma dopo di essa ho lasciato la fede cattolica per 6 anni: non andavo in Chiesa, non pregavo, peccavo molto, e non mi interessavo della Chiesa e nemmeno mi chiamavo cristiano, anzi a volte sembravo un agnostico o comunque credevo in Dio vagamente.
Come vi ho detto è da luglio che sono tornato a confessarmi e andare a Messa molto spesso, e sono molto felice di aver ripreso la fede cattolica, mi sento a casa e sento che qui devo restare per la mia vita.
Però informandomi ho scoperto l’apostasia, e so che commettendo questo si è scomunicati, quindi le volevo chiedere se davvero sono scomunicato siccome non sono stato fedele per 6 anni. Mi viene molta ansia e tristezza perché soprattutto mi sono confessato varie volte e ho partecipato a molte Messe ormai.
Quindi pensare di aver fatto ciò da scomunicato mi fa paura e piangere.
Scusate il disturbo e grazie mille per qualunque risposta.
Buona giornata.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. sono contentissimo che Gesù Cristo sia diventato di nuovo il padrone del tuo cuore. 
Gesù non viene per portare via qualcosa, ma per portare la sua presenza personale nel nostro cuore.
Non è una presenza ingombrante, anzi!

2. San Tommaso d’Aquino in un’antifona scritta per la festa del Corpus Domini dice: “Quanto è soave, Signore la tua presenza”.
È una presenza che non dà mai fastidio, non è mai noiosa e soprattutto sazia.
Non può essere che così perché quando si è uniti al Signore si è uniti alla sorgente di ogni dolcezza.
Penso in questo momento a Giorgio La Pira, che è stato sindaco storico di Firenze. Aveva recuperato la fede in età un pò più tarda della tua.
Aveva 22 anni quando partecipò alla Messa di Pasqua e gli sembrò che “l’innocenza di Dio penetrasse in quel momento in tutte le sue vene”.
Di qui è partita una vita nuova, fatta di adorazione, di contemplazione, di preghiera, di dedizione al prossimo, al bene civile e internazionale senza fine.

3. Al contrario, quando viene il nostro avversario, come ha detto Gesù nel Vangelo, “viene solo per rubare, per distruggere e per uccidere” (Gv 10,10).
Prima del tuo ritorno a Cristo, eri interiormente derubato e con alcune distruzioni.
Adesso è cominciata una nuova primavera, carica di tante promesse.

4. Detto questo, secondo il Codice di diritto canonico, non cade in alcuna censura ecclesiastica chi è minore di 16 anni (cfr. canone 1323). 
Pertanto sotto questo aspetto non sei stato soggetto ad alcuna scomunica.

5. Inoltre la tua non è stata una vera e propria apostasia.
Per apostasia si intende il ripudio della fede cattolica o della fede cristiana.
In te non c’è stato ripudio, ma molta negligenza, molta indifferenza.

6. Soprattutto va tenuto conto dell’età adolescenziale.
È un’età, quella dell’adolescenza, nella quale il ragazzo sotto il profilo psicologico stacca il cordone ombelicale dai propri genitori e dagli adulti.
Nel suo modo di agire e di determinarsi desidera essere autonomo, mentre prima era come sotto tutela.
È un’età provvidenziale se la si vive bene. Perché è un periodo in cui ci si appropria in maniera personale e ancor più convincente dei motivi del ben vivere e soprattutto dei motivi della fede.
Purtroppo molti ragazzi si lasciano sopraffare dai miraggi di falsi piaceri. 
E, ancor più, non trovano nessuno che si prenda cura della loro anima.

7. In conclusione, sotto l’aspetto disciplinare e canonico puoi stare del tutto tranquillo.
Ti chiedo invece di pregare perché il Signore conceda anche ad altri ragazzi la grazia che ha dato a te: quella di risorgere.
Per il dono che il Signore ti ha fatto dovresti rimanere in rendimento di grazie senza fine!

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo