Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano
Inglese
Caro Padre Angelo,
la saluto e la ammiro per le risposte sempre soddisfacenti che trovo nel sito. Mi chiamo Manuel.
Avrei questa domanda da farle… premetto che è un anno ora che sto seguendo la chiesa mi sono ravveduto e sto cercando Dio dentro di me, fino a 1 anno fa credevo in Dio ma correvo nella direzione sbagliata; posso dire che ora mi sento abbastanza bene perché grazie a lui sto facendo nuove conoscenze e sto trovando molta stabilita che fino a prima non credevo. Pensavo di aver peccato così gravemente da non meritare più il suo perdono..
Per fortuna ho superato quel periodo e la mia vita e cambiata.
La domanda che le volevo fare era questa: mi sono fidanzato da qualche mese ed ho rapporti prematrimoniali con la mia ragazza… volevo sapere da lei quanto possa essere grave questo peccato.
Le vorrei anticipare che ogni volta che lei mi invita a fare rapporti io cerco sempre di evitare e lei mi risponde che la desidero poco e forse non le piaccio… io ovviamente non sarei contrario se solo non fosse per la strada che sto percorrendo con fede fin ora.
In poche parole cerco di creare meno rapporti possibili. A volte mi irrigidisco e cerco di sviare ed a volte la accontento e passiamo la notte insieme.
Gli ho parlato anche della mia fede ma comunque sia ho paura di venire a meno delle promesse che sto facendo al Signore o meglio di disobbedirgli, dall’altro lato invece ho paura che lei si faccia idee magari strane su di me.
Dagli altri pareri che ho sentito mi è stato detto che è lecito il rapporto basta che ci sia sentimento…. ma vorrei una risposta magari più chiara da lei.
Una seconda domanda poi sarebbe quella di sapere se posso prendere la comunione lo stesso perché per me è molto importante.
La ringrazio in anticipo e le auguro buona giornata!
Caro Manuel,
1. prima di passare alla risposta sulle domande che mi hai fatto desidero sottolineare l’evento grande che è avvenuto nella tua vita: aver trovato Dio dentro la Chiesa.
E avendolo trovato senti maggiore stabilità nella tua vita. In una parola ti senti meglio e sei abbastanza contento.
2. Ti sei espresso con molta semplicità, ma hai detto cose importantissime che tutti possono comprendere.
Trovando Dio hai trovato stabilità perché hai trovato la verità su te stesso.
Solo Colui che ti ha fatto può dirti tutta la verità su te stesso, sul senso della tua vita, sull’obiettivo da raggiungere.
L’hai trovata non in qualsiasi religione, ma nella Chiesa, e cioè nel Vangelo, in Gesù Cristo, che è Dio fatto uomo.
3. Anche se le parola santità e santificazione non compaiono nella tua mail, tuttavia hai capito bene che il disegno di Dio su di noi è quello indicato da Gesù: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 6,48).
In riferimento a questo obiettivo che ci trascende avverti che c’è qualche cosa che non va in quelle azioni che comunemente vengono chiamate peccato, come ad esempio i rapporti prematrimoniali.
4. Nella Chiesa hai trovato Dio.
Non semplicemente il Dio che sta in cielo, ma Colui che ti segue passo passo con un amore infinitamente più grande di quello di tutte le madri di questo mondo messe insieme.
Hai trovato Dio che ti perdona, che ti rialza, che non si stanca di te, che non ti schiaffeggia, ma ti vuole riempire di Sé.
L’hai trovato nei sacramenti e principalmente nell’Eucaristia e nella Confessione.
5. Prima vivevi in balìa degli eventi senza sapere dove andavi non andando mai al di là del piacere immediato. Ma rimanevi sempre insicuro, povero, come un mendicante, vivendo alla giornata.
Adesso sei nelle mani di Dio.
Anzi sei mano nella mano con Dio.
In quella mano hai trovato sicurezza, stabilità, serenità, come l’essere a casa, al sicuro.
Grazie per questa testimonianza.
6. Adesso vengo alle precise domande che mi hai fatto.
Mi dici anzitutto che hai rapporti prematrimoniali e mi chiedi se questo sia peccato.
Ebbene, con i rapporti prematrimoniali non ci si congiunge in qualsiasi modo, ma attraverso le potenze procreative.
Perché congiungersi per mezzo delle potenze procreative, frustrandole della loro finalità?
Quegli atti rimangono sempre potenzialmente procreativi, anche se si parla di sesso sicuro, come si dice oggi.
Già da questo punto di vista c’è un’enorme irresponsabilità.
7. Capite bene che in quegli atti c’è qualcosa di più grande di quello che voi pensate e capite anche che attraverso la contraccezione quegli atti sono impoveriti perché ne viene frustrata l’intrinseca capacità procreativa.
Capite istintivamente che quegli atti hanno significato vero solo all’interno del matrimonio.
Sono gli atti propri degli sposi.
Sono gli atti di coloro che si sono espropriati di se stessi e che ormai sono tra loro una cosa sola.
Gli sposi con quegli atti si danno in totalità, compresa la capacità di suscitare la vita.
8. Giovanni Paolo II ha detto che “la donazione fisica totale sarebbe menzogna se non fosse segno e frutto della donazione personale totale, nella quale tutta la persona, anche nella sua dimensione temporale, è presente: se la persona si riservasse qualcosa o la possibilità di decidere altrimenti per il futuro, già per questo essa non si donerebbe totalmente” (Familiaris consortio, 11).
9. Tu mi potresti chiedere: ma che cosa c’entrano i rapporti prematrimoniali con il cammino verso il Signore?
C’entrano tantissimo per tre motivi.
Primo perché in quel momento è come se tu staccassi la tua mano da quella di Dio per diventare arbitro di te stesso. È come se dicessi a Dio: le vie della santificazione le decido io.
È come se tu dicessi a Dio: io in questo momento non ti appartengo, appartengo solo a me. Il corpo è mio e ne faccio quello che voglio io.
10. Il secondo motivo, ed è preziosissimo, è che solo nell’amore vero ci si avvicina a Dio.
Ma, nonostante quello che comunemente si pensa, i rapporti prematrimoniali non sono amore vero, perché non ci si dona in totalità, non ci si mette in gioco e si concludono in quella concupiscenza che guasta la relazione con Dio e la spegne. Sicché poco per volta per Dio non si avverte più niente.
Ci potrà essere ancora la pratica religiosa, ma il fervore è spento.
Per questo San Pietro dice: “Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai cattivi desideri della carne, che fanno guerra all’anima” (1 Pt 2,11).
11. Il terzo motivo sta nel fatto che la sessualità non è una componente qualunque della nostra vita, ma ne tocca l’intimo nucleo.
Il disordine attuato in questo ambito ridonda negativamente e come per cerchi concentrici in tanti altri ambiti della nostra vita.
Poiché tocca l’intimo nucleo della persona, si introduce un disordine nel fondo di se stessi: viene alterato il rapporto con Dio, con se stessi e con gli altri.
Al posto del farsi dono, del perdersi, dell’immolarsi, si introduce l’autosoddisfazione, fatta passare con il termine di amore, ma che dell’amore vero ha solo il nome.
10. Sulla gravità di questo disordine ti riporto quanto dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: “La fornicazione è l’unione carnale tra un uomo e una donna liberi, al di fuori del matrimonio. Essa è gravemente contraria alla dignità delle persone e della sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all’educazione dei figli. Inoltre è un grave scandalo quando vi sia corruzione dei giovani” (CCC 2353).
I rapporti prematrimoniali sono appunto questo: l’unione carnale tra un uomo e una donna liberi, al di fuori del matrimonio.
12. Mi dici che hai sentito pareri in cui è stato detto che il rapporto prematrimoniale è lecito purché vi sia sentimento.
No, questo è sbagliato.
Non solo perché sarebbe la persona (con tutta la sua concupiscenza) che in definitiva decide ciò che è bene e ciò che è male, ma anche perché è necessario che il sentimento sia vero (e cioè secondo le indicazioni di Dio), che sia puro e che sia santo.
Il Magistero della Chiesa nella Dichiarazione Persona humana parlando esplicitamente dei rapporti prematrimoniali ha affermato che sono “in contrasto con la dottrina cristiana, secondo la quale ogni atto genitale umano deve svolgersi nel quadro del matrimonio” (PH 7).
Ha detto anche che “l’unione carnale non è legittima se tra l’uomo e la donna non si è instaurata una definitiva comunità di vita” (PH 7).
E ricorda che mentre “col matrimonio l’amore dei coniugi è assunto nell’amore irrevocabile che Cristo ha per la chiesa (cf. Ef 5,25-32)… l’unione dei corpi nell’impudicizia invece contamina il tempio dello Spirito Santo, quale è divenuto il cristiano” (PH 7).
Di per sé si tratta dunque di un peccato grave e prima di fare la Santa Comunione è necessario purificarsi attraverso la Confessione sacramentale.
13. Ti esorto dunque a camminare nelle vie di Dio.
Il vostro amore avrà tutto da guadagnare, perché diventerà più puro e perciò stesso più forte, più fedele e più santo.
Solo un amore più santo vi santifica e vi unisce sempre di più a Dio.
Vi accompagno con il ricordo nella preghiera e vi benedico.
Padre Angelo