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Quesito

Caro Padre Angelo,
sono un divorziato e risposato.
Nel mio primo matrimonio non mi era possibile condurre una vita di fede insieme a mia moglie, che non era credente.
Ho ceduto al desiderio della separazione e ho pregato Dio che mi facesse incontrare una persona dolce e semplice, che mi volesse bene e che ponesse al primo posto valori veri come Dio, famiglia e figli.
Puntualmente ho conosciuto la mia attuale moglie, una creatura dolcissima che risponde in tutto e per tutto alle caratteristiche che ho detto.
Io e mia moglie cerchiamo per quanto ci è possibile di condurre una vita di fede in Gesù Cristo nostro Signore. Crediamo di poter dire di avere una fede, certamente non perfetta ma profondamente sentita da entrambi. Siamo certi inoltre che la fede in Dio e le nostre preghiere ci abbiano ottenuto la meravigliosa grazia di nostro figlio Alessandro, arrivato finalmente dopo anni di attesa.
Tuttavia siamo angustiati dal non poter accedere ai Sacramenti di Confessione e Comunione.
Le domande che vorrei porle sono le seguenti:
anche mia moglie, che non ha avuto matrimoni precedenti, è impossibilitata alla Confessione e Comunione a causa del mio peccato grave?
Ci è possibile accedere alla pratica dei primi nove venerdì del mese tramite la Comunione Spirituale?
Le promesse di Gesù legate alle orazioni di Santa Brigida sono conseguibili anche ai divorziati e risposati?
La ringrazio se avrà modo di rispondere alle mie domande.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. dopo il naufragio del primo matrimonio puoi domandarti se sia stato un vero matrimonio. Le cause che possono dichiarare la sua nullità sono molte.
Pertanto il primo consiglio che ti do è di rivolgerti ad un giudice del tribunale ecclesiastico per esporgli la tua situazione e per vedere se vi possono essere buone speranze per una dichiarazione di nullità.
In tal caso, potrai regolarizzare la tua nuova unione e soprattutto potrai vivere più serenamente il tuo rapporto con il Signore accostandoti, insieme con tua moglie e il tuo figlio Alessandro, ai sacramenti della Chiesa.

2. Intanto, mentre perdura la tua attuale situazione, anche colei che tu chiami moglie non può accostarsi ai sacramenti. Infatti accetta di stare unito a uno che ha promesso di vivere nella buona e nella cattiva sorte con un’altra persona, e cioè con colei che davanti a Dio, fino a prova contraria, è sua moglie.
È di fatto connivente con la tua situazione irregolare.

3. Attualmente c’è di mezzo Alessandro, e per amor suo siete impegnati a stare insieme, anche se non siete sposi.
Potreste ambedue accedere ai sacramenti nel caso che promettiate davanti al confessore di non vivere da sposi, da marito e da moglie, perché davanti a Dio non lo siete.
E se vi impegnate in questa linea, il sacerdote può darvi l’assoluzione dei peccati, potete fare la Santa Comunione e anche tutte le altre pratiche molto belle che state già facendo.

4. La pratica dei primi venerdì del mese richiede la Confessione la Santa Comunione. Nella vostra attuale situazione voi non potreste riceverne i benefici.
Ma nessuno vi può proibire di andare a Messa, fare la Comunione spirituale e altre pratiche penitenziali che certamente non sono un sostitutivo della Confessione, ma servono per tenervi umili davanti al Signore e affidarvi incessantemente alla sua infinita misericordia.
E il Signore, che certamente guarda le pratiche, guarderà ancor più il vostro cuore.

5. La stessa cosa vale anche per le preghiere di santa Brigida. Il Signore ha ascoltato la preghiera del pubblicano che gli diceva: “Abbi pietà di me perché sono un peccatore”. Ascolta volentieri anche le vostre preghiere e vi è vicino, come avrete sentito molte volte.

Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo