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Padre Angelo,
mi scusi il disturbo: gli evangelici dicono che nei Maccabei Antioco epifane morì più di una volta e in modo diverso. Ma è vero?
Dicono ancora che in Sapienza 11 Dio ha creato il mondo da una materia già esistente?
Dicono poi che i 7 libri che loro non riconoscono sono pieni di errori.
Cercano di confondermi, perché vengo dal loro ambiente.
Sono un ex evangelico che da un mese frequenta la chiesa cattolica.
Mi aiuti per favore.
Grazie per la sua risposta
Carissimo,
1. sono contento che ti sia staccato dagli evangelici.
È senza dubbio una delle grazie più belle hai ricevuto dal Signore.
Così puoi accostarti ai sacramenti e ricevere quella vita e quella linfa divina che Cristo fa scorrere in noi.
Gesù ha detto chiaramente: “Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,1-5).
C’è una vita divina che scorre da Cristo a noi.
2. Questa vita divina è la grazia che viene ricevuta e alimentata in via ordinaria attraverso i sacramenti.
Finalmente puoi confessarti e sperimentare ciò che dice il catechismo della Chiesa cattolica: “In coloro che ricevono il sacramento della Penitenza con cuore contrito e in una disposizione religiosa, ne conseguono la pace e la serenità della coscienza insieme a una vivissima consolazione dello spirito” (CCC 1468).
3. Potrai nutrirti di Cristo accostandoti alla mensa eucaristica e fare l’esperienza di cui dice San Tommaso: “Per la potenza di questo sacramento, l’anima è spiritualmente ristorata dal fatto che è spiritualmente gaia e, in un certo modo, inebriata dalla dolcezza della bontà divina, secondo quanto è detto nel Cantico (5,1): Mangiate, miei amici; io vi inebrierò miei prediletti” (Somma teologica, III, 79,1, ad 2).
4. Senza dire dell’esperienza della presenza materna di Maria in ogni momento della vita, secondo quanto Cristo le ha detto: “Donna, ecco tuo figlio” (Gv 19,26).
Avrai la possibilità di sperimentarlo in continuazione.
Negando la devozione alla Madonna gli evangelici, come del resto i protestanti, privano la gente di quella presenza che Cristo ha messo in antinomia con quella del nostro avversario: “Porrò inimicizia tra te e la donna” (Gn 3,15).
Per questo arrivando alla Chiesa cattolica ricevi una delle grazie più belle e immeritate.
5. Ma adesso veniamo ai due testi che mi hai citato.
Il primo riguarda Antioco epifane, di cui nessuno dice che è morto più di una volta e in modo diverso. Queste sono sciocchezze.
Nei libri dei Maccabei (che gli evangelicici rigettano) si parla più volte della morte di Antioco.
In una lettera scritta dai fratelli giudei e riportata all’inizio del secondo libro si legge: “Dopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco e aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi, fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori. In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte i sacrileghi” (2 Mac 1,16-17).
Se è questo il testo cui fanno riferimento gli evangelici, va rilevato quanto dice la Bibbia di Gerusalemme in due note.
6. La prima in 2 Mac 1,10: “L’autore sacro, inserendo tale lettera prima della sua opera, non si fa garante del suo valore storico”
La seconda nota in 2 Mac 1,16: “Questo racconto popolare della fine di Antioco non corrisponde né a quello di 9,1ss, né a quello di 1 Mac 6,1s.
Le circostanze reali della sua morte non erano ancora note e forse sono state ricalcate fittizziamente su quelle di Antioco III, che morì in un’imboscata con tutto il suo esercito, dopo aver saccheggiato il tempio di Bel, sempre in Elimaide”.
7. C’è da chiedersi: che problemi ci sono per la nostra fede sulle circostanze reali della fine di Antioco epifane, un re pagano?
La realtà è che gli evangelici, come i protestanti, escludono i libri dei Maccabei dalle Sacre Scritture perché parlano esplicitamente dei suffragi dei defunti.
Ecco il testo: “Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d’argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione. Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato” (2 Mac 43-45).
8. Questo testo, indipendentemente dal fatto che sia accettato tra i libri della Scrittura, testimonia chiaramente quale fosse la fede degli ebrei prima della venuta di Cristo e al tempo della sua venuta sulla necessità di una purificazione dopo la morte.
9. Circa il secondo problema il versetto cui essi fanno riferimento è il seguente: “Certo, non aveva difficoltà la tua mano onnipotente, che aveva creato il mondo da una materia senza forma” (Sap11,17)
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “Espressione filosofica ispirata parzialmente a Platone (Timeo 51 A) è divenuta in quel tempo usuale per indicare lo stato indiferrenziato della materia, ritenuta eterna. L’autore non ha alcun motivo di sottrarre la materia all’attività creatrice di Dio e pensa forse all’organizzazione del mondo a partire dalla massa caotica (Gn 1,1)”.
10. Va osservato anche questo versetto è stato scritto dal medesimo autore che nello stesso libro afferma: “Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola” (Sap 9,1).
E nel medesimo capitolo, poco dopo le parole “incriminate” secondo gli evangelici, ha scritto: “Poiché tu ami tutte le cose esistenti (è compresa anche la materia non ancora formata, n.d.r.) e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l’avessi chiamata all’esistenza?” (Sap 11,25-26).
11. Ebbene, come avrebbe potuto scrivere queste cose il medesimo autore nel medesimo capitolo se Dio non fosse autore anche della materia informe?
Il testo non dice che la materia senza forma non sia stata creata da Dio.
L’autore si è servito della mentalità comune al pensiero greco che concorda in qualche modo con quanto si legge all’inizio della Genesi: “In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe” (Gn 1,1-2).
Da questa terra informe, come emerge da Genesi 1,2 e da Sap 11,17 Dio ha plasmato le varie creature.
Per gli evangelici è difficile conciliare le due cose perché leggono in senso materiale le Scritture. Sono infatti fondamentalisti.
12. Gli errori di cui sarebbero zeppi i 7 libri che essi rigettano sono tutti del tenore di quelli che mi hai riportato.
Non ci vuole proprio molto per confutarli.
Ti auguro una vita cristiana piena in seno alla Chiesa Cattolica.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo