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Salve,
nell’augurarvi un Santo Natale, volevo sapere qualche informazione in più sulla foto scattata da una suora messicana al Santissimo Sacramento, che mostra un bellissimo volto di Gesù sorridente e che metto sul link (cancellato, n.d.r.) qui sotto.
La Chiesa si è pronunciata in proposito?
Ci sono libri o testi che spiegano in modo approfondito dove si trova la foto, etc?
Grazie di cuore
Laura
Cara Laura,
1. non è il primo caso di fenomeni del genere.
Su di essi la Chiesa non si è mai pronunciata.
Vi sono varie spiegazioni da parte di Tizio o di Caio, come ad esempio quella secondo cui dal subcosciente di una persona partirebbe l’immagine di una figura sedimentata nella nostra memoria.
In realtà le immagini che compaiono non sono mai del tutto nuove.
Si tratterebbe pertanto di un fenomeno psicologico.
2. È difficile però dire con certezza che si tratti solo di questo.
È una supposizione.
E alle supposizioni non si può dare il certificato di argomentazione apodittica.
Rimane però che questa spiegazione può essere plausibile.
Per questo non si deve gridare al miracolo e la Chiesa fa bene a non pronunciarsi.
3. Sotto il profilo teologico si potrebbero avanzare altre ipotesi.
Per tenere i piedi per terra la prima può essere questa: che si tratti di uno scherzo del nostro avversario.
San Paolo direbbe: “Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce” (2 Cor 11,14).
4. Per questo San Tommaso dice che in simili casi è necessaria “la discrezione degli spiriti, quella discrezione che Dio diede in modo speciale a Sant’Antonio abate.
Si può discernere se si tratta di Satana perché l’Angelo buono all’inizio esorta al bene e a perseverare in esso, mentre l’Angelo cattivo in principio mostra il bene ma poi, volendo soddisfare il proprio desiderio che è quello di ingannare e far cadere, induce e istiga al male.
San Giovanni averte di non credere ad ogni spirito (1 Gv 4,1).
E per questo Giosuè quando vide l’Angelo nel suo campo “si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei dei nostri o dei nostri nemici?»” (Gs 5,13).
Diverso infatti è il segno: sebbene l’Angelo buono all’inizio sia terrificante (incuta timore), tuttavia subito consola e conforta, come avvenne per Zaccaria quando gli disse: Non temere, Zaccaria e alla Beata Vergine: non temere Maria…
Mentre l’angelo cattivo rende stupefatti e poi lascia desolati. E questo giusto per far cadere più facilmente chi è rimasto stupefatto e persuaderlo a sé”.
5. Questo commento di san Tommaso è illuminante.
Il nostro avversario può fare cose che stupiscono per poi far montare in superbia i soggetti di questi fenomeni così da credere di essere anime privilegiate e così più facilmente si impadronisce della loro anima.
6. Ebbene, quale condotta devono tenere coloro che sono oggetto di simili fenomeni?
La risposta è quella che viene da Santa Teresa d’Avila: “Anche se il pittore fosse un uomo pessimo, non per questo dobbiamo meno onorare il ritratto del Cristo fatto da lui” (Castello interiore, VI mansione, c. IX).
Pertanto coloro che sono favoriti di apparizioni che rappresentano Gesù Cristo, la B. Vergine o i Santi devono rendere a queste apparizioni gli onori che sono loro dovuti perché quand’anche fossero il risultato di un’illusione dell’immaginazione o del demonio, tuttavia questi onori sarebbero riferiti alle persone rappresentate nell’apparizione.
Così facendo non ci si sbaglia, soprattutto se si evita di pensare di essere anime sante e si rimane in umiltà.
7. Tuttavia, ed ecco una terza spiegazione, non si può escludere a priori che questi fenomeni possano provenire da Dio al fine di incoraggiare i più deboli nella pratica della vita cristiana.
I criteri per diagnosticare la loro provenienza sono quelli classici e ricordati così dal domenicano A. M. Meynard:
“Di tutte le visioni corporali si deve giudicare dagli effetti che producono.
1. Se il turbamento e il timore che assalgono l’anima a tutta prima sono a poco a poco seguiti da una grande gioia, da una pace durevole, da un lume interno e da una santa disposizione alla pietà e all’orazione, benché questi effetti non siano ancora completi perché l’anima non è abbastanza purificata, è una prova che la visione viene da Dio, perché le visioni diaboliche cominciano col godimento sensibile e finiscono con la tristezza, col turbamento e con l’aridità.
2. Le apparizioni che hanno Dio per principio recano sempre all’anima frutti di salute: un’ardente carità e una grande energia nella pratica delle virtù, la rinunzia a se stesso e a ogni cosa creata, un santo zelo per la perfezione e principalmente una profonda umiltà.
L’anima così favorita si guarda bene dal manifestare indiscretamente quello che ha veduto e solo con la massima ripugnanza ne dà conto al suo padre spirituale.
Nelle false visioni succede il contrario: l’anima non ne prova che una vana compiacenza e ne parla spesso senza motivo” (Trattato della vita interiore, risposta318).
8. In conclusione, il fenomeno che mi hai segnalato per l’oggetto che rappresenta è di per sé buono.
Verrebbe da dire insieme con San Paolo: “Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti. Questi lo fanno per amore, sapendo che io sono stato incaricato della difesa del Vangelo; quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni non rette, pensando di accrescere dolore alle mie catene. Ma questo che importa? Purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene” (Fil 1,15-18).
Ti auguro un felice proseguimento dell’ottava di Natale.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo