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Quesito

Caro padre Angelo,
sono un ragazzo di 22 anni da sempre vicino alla Chiesa. Tuttavia per tutta la fase dell’adolescenza sono caduto nel peccato dell’impurità, visualizzavo siti pornografici anche a carattere omosessuale, avevo una vita sessuale sregolata: non rispettavo il mio corpo, sono caduto nella lussuria con una ragazza e infine ho avuto anche un’esperienza omosessuale. Infine sono arrivato al punto di avere dei grossi dubbi di fede e sono stato tentato di pensare che Dio non esistesse. Se l’avessi fatto penso che non  sarei più uscito da questa situazione. Tuttavia proprio quando ho toccato il fondo il Signore è venuto a riprendermi. Ora da qualche mese che deciso di interrompere questa situazione, tuttavia solo adesso mi rendo conto di quanto male mi abbia fatto il vivere in maniera così dissoluta.
Sono molto confuso, non capisco più se mi piacciono gli uomini o le donne, spesso sono tentato di cadere di nuovo in questo vero e proprio inferno, ma tento di resistere. Ogni volta che ricado mi confesso subito, sto chiedendo al Signore di liberarmi da tutto questo. La prego di darmi una mano e se può le chiedo di ricordarsi di me nella santa Messa.
La ringrazio per tutto quello che fa per noi, il Signore la benedica!


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. aveva ragione il beato Papa Giovanni Paolo II a dire che “il peccato ha le sue prime e più importanti conseguenze sul peccatore stesso: cioè nella relazione di questi con Dio, che è il fondamento stesso della vita umana; nel suo spirito, indebolendone la volontà ed oscurandone l’intelligenza” (Reconciliatio et Poenitentia, 16), e finisce col rivolgersi contro l’uomo stesso, con un’oscura e potente forza di distruzione” (RP 17).
Parli della tua esperienza passata come di “vero e proprio inferno”. E ci credo.

2. Inoltre una curiosità malsana scatena passioni ed emozioni che attuano una vera e propria dipendenza, facendo sentire attrazione.
La pornografia ti ha devastato interiormente facendoti sentire un cumulo di macerie.
Nel frattempo dalla curiosità omosessuale sei passato anche ad un atto di omosessualità e hai avuto esperienze di lussuria con una ragazza.

3. Non mi meraviglio della conseguenza più disastrosa dalla quale sei scampato per un intervento misericordioso del Signore: “sono arrivato al punto di avere dei grossi dubbi di fede e sono stato tentato di pensare che Dio non esistesse”.
La lussuria spegne il gusto delle cose di Dio e acceca l’anima.

4. Nel frattempo ti è venuta a mancare la Comunione vera e intima con Dio, l’assaporamento della sua Parola, della sua presenza, delle delizie che Dio comunica ad un’anima pura.
C’è stato un allontanamento progressivo da Dio.
Il peccato non è semplicemente un’infrazione ai comandamenti, ma è anzitutto un allontanamento da Dio.
Accumulando i peccati, ti sei sempre più allontanato, al punto quasi da essere perso del tutto.

5. Che fare adesso, in un momento in  cui ti senti in te stesso diviso e non sai neanche più se ti piacciano gli uomini o le donne?
Hai bisogno di ricuperare la verginità morale, e cioè di ripartire da capo con un cuore puro.
Secondo Sant’Agostino è possibile ricuperare la verginità morale, attraverso un’esperienza di prolungata e perfetta castità.

6. Questa castità non consiste semplicemente nel mettere un freno alle inclinazioni disordinate. Ci vuole anche questo, senza dubbio, ma c’è bisogno innanzitutto di un’altra cosa.
San Tommaso dice che l’assaporamento delle realtà divine e la pienezza di Spirito Santo rendono inattivo il fomite della concupiscenza (le inclinazioni disordinate).
Come chi è reduce da una brutta malattia deve fare una buona convalescenza, così anche tu hai bisogno di tornare all’assaporamento delle realtà divine per essere pieno di Spirito Santo. Il resto svanisce quasi da solo (rende inattivo il fomite).
Potrei consigliarti la partecipazione quotidiana alla S. Messa con la S. Comunione, la confessione frequente (settimanale), il santo Rosario tutti i giorni, la lettura della Sacra Scrittura, nonché la lettura di opere spirituali e di vite di Santi.
In questo modo ti riempirai in breve della presenza di Dio e sentirai da te stesso che anche il minimo assecondamento del peccato ti distoglie dalle delizie del cielo e che i desideri della carne fanno guerra all’anima.

7. Voglio aggiungere anche quanto ho scritto di recente ad un altro visitatore: la “dipendenza si slega solo con grande forza d’animo accompagnata dalla grazia di Dio”.
Con la grande forza d’animo: sicché tutto ciò che nello sguardo, nei pensieri, nei sentimenti e nei comportamenti ti può portare verso la direzione sbagliata lo devi rimuovere con prontezza.
Con la grazia di Dio: non solo invocando l’intercessione dei Santi ma anche nel rimuovere per amore del Signore pensieri, emozioni, sguardi, comportamenti che il Signore non vuole.
E non li vuole perché non giovano e non edificano nulla.
Concludevo con questo giovane: “Sii forte dunque con te stesso e ancor più forte nell’amore per il Signore”. Lo ripeto anche per te.

Ben volentieri ti ricorderò nelle mie preghiere e soprattutto nella celebrazione della S. Messa,
Solo la santità di vita, e non il peccato, ti renderà veramente felice.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo