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Quesito
Buongiorno Padre,
volevo chiederle delucidazioni in merito a 1 Timoteo 2,5. È questo in contrasto con l’idea che i santi e defunti possono pregare per noi?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. in nessun modo si può prendere l’affermazione di San Paolo a Timoteo “Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù” (1 Tm 2,5) per negare l’intercessione dei santi e degli altri nostri fratelli nella fede.
Questo perché il Signore ci ha ordinato di pregare gli uni per gli altri.
Già nell’Antico Testamento Dio aveva ordinato gli amici di Giobbe di andare da questo suo servo e di chiedergli di pregare per loro perché proprio in virtù della sua preghiera fossero liberati dai castighi che soprastavano su di loro.
Ecco che cosa si legge: “Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe” (Gb 42,8).
2. Ugualmente nell’Antico Testamento si fa riferimento alle preghiere dei santi che sono già andati di là.
In 2 Mac 15,13-14 Giuda il maccabeo riferisce di “un sogno degno di fede, anzi una vera visione. La sua visione era questa: Onia, che era stato sommo sacerdote, uomo onesto e buono, modesto nel portamento, mite nel contegno, spedito ed elegante nel parlare, occupato fin dalla fanciullezza in tutto ciò che è proprio della virtù, con le mani protese pregava per tutta la comunità dei Giudei. Poi, allo stesso modo, era apparso un uomo distinto per età senile e maestà, circonfuso di dignità meravigliosa e piena di magnificenza. Presa la parola, Onia disse: «Questi è l’amico dei suoi fratelli, che prega molto per il popolo e per la città santa, Geremia, il profeta di Dio». E Geremia stendendo la destra consegnò a Giuda una spada d’oro, pronunciando queste parole nel porgerla: «Prendi la spada sacra come dono di Dio; con questa abbatterai i nemici»” (2 Mac 15,11-16).
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “Questa è la prima testimonianza di una credenza nella preghiera dei giusti defunti per i vivi”.
3. Inoltre, se intercedono i santi che sono sulla terra perché non possono intercedere quelli del cielo? La Sacra Scrittura nell’Antico Testamento presenta diverse testimonianze di intercessione.
Abramo intercede quando dice: “Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?” (Gn 18,23-24).
Così pure Mosè: “Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: «Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra»? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: «Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre».
Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo”(Es 32,11-14).
Così pure Samuele: “Disse poi Samuele: «Radunate tutto Israele a Mispa, perché voglio pregare il Signore per voi»” (1 Sam 7,5).
“Tutto il popolo perciò disse a Samuele: «Prega il Signore, tuo Dio, per noi tuoi servi che non abbiamo a morire, poiché abbiamo aggiunto a tutti i nostri peccati il male di aver chiesto per noi un re»” (1 Sam 12,19).
In Amos: “Io dissi: «Signore Dio, perdona! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo»” (Am 7,2-6).
Abbiamo anche il caso in cui Dio chiede a Geremia di non pregare per il popolo: “Tu, poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò quando mi invocheranno nella loro sventura” (Ger 11,14).
Tuttavia la preghiera di Geremia è ritenuta così preziosa che il re Sedecia va da lui e gli dice «Prega per noi il Signore, nostro Dio» (Ger 37,3).
4. Si potrebbe replicare: ma nell’Antico Testamento non era ancora venuto Gesù, l’unico mediatore nostro
È vero.
In una precedente risposta ad un nostro visitatore avevo scritto: Certo l’unico vero mediatore tra Dio e gli uomini è Gesù a motivo della sua duplice natura umana e divina.
Gesù è mediatore tra Dio e gli uomini perché è Dio.
Solo perché è Dio può unire la nostra anima a Sé, a Dio.
Ecco il limpido insegnamento di San Tommaso: “L’ufficio proprio del mediatore è di unire coloro presso i quali esercita questa funzione; infatti gli estremi si uniscono nel punto intermedio.
Ma unire perfettamente gli uomini e Dio è opera di Cristo, che ha riconciliato gli uomini con Dio, secondo le parole di San Paolo: “È stato Dio a riconciliare con sé il mondo in Cristo” (2 Cor 5,19).
Perciò Cristo soltanto è il mediatore perfetto tra Dio e gli uomini, in quanto con la sua morte ha riconciliato con Dio il genere umano.
Per cui l’Apostolo, dopo aver detto che “uno solo è il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù” (1 Tm 2,5), soggiunge: “il quale ha dato se stesso in riscatto di tutti” (1 Tm 2,6).
Nulla proibisce però che altri possano chiamarsi mediatori tra Dio e gli uomini in modo imperfetto, in quanto cioè cooperano a tale unione in modo dispositivo o ministeriale” (Somma teologica, III, 26,1).
5. Nell’ultima riga di San Tommaso c’è la risposta sulla mediazione di Maria.
La mediazione di Maria è diversa da quella di Cristo.
Solo Cristo ha meritato l’unione dell’uomo con Dio e può unire a Dio.
Maria, in quanto è creatura sebbene la più alta e vicinissima a Dio, Maria non può unire direttamente a Lui.
Ma in quanto è Madre di Dio può intercedere per coloro che Dio stesso le ha affidato come figli e può disporli all’unione con Dio.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica sembra riprendere proprio le parole da San Tommaso: “Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, nella unità della sua Persona divina; per questo motivo è l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini” (CCC 280).
6. La Madonna è anche figura della Chiesa che prega per tutti gli uomini e domanda la grazia della loro conversione.
È dovere della Chiesa pregare per tutti come si legge nella Scrittura: “In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.
E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo” (Ef 6,-18-19).
Quest’intercessione vicendevole non è una forma di mediazione?
7. Sull’intercessione dei Santi e sulla loro mediazione il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: “Essi contemplano Dio, lo lodano e non cessano di prendersi cura di coloro che hanno lasciato sulla terra.
Entrando nella «gioia» del loro Signore, essi sono stati stabiliti «su molto».
La loro intercessione è il più alto servizio che rendono al Disegno di Dio.
Possiamo e dobbiamo pregarli d’intercedere per noi e per il mondo intero” (CCCC 2683).
Con l’augurio che tu possa fruire sempre della mediazione della Beata Vergine Maria e di tutti i santi, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo