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Quesito

caro padre,
io sono una persona cattolica, ma però da circa 28 anni convivo con S. la mia compagna che lo conosciuta che era sposata con 2 figli.
Ha divorziato dal marito, e il suo matrimonio è stato annullato anche dalla Sacra Rota.
Dal quel momento stiamo assieme, io le voglio un bene dell’anima molto di più del primo giorno che ci siamo conosciuti.
Se noi rimaniamo conviventi, quando arriverà il giorno della nostra morte ci rivedremo nell’aldilà? O, per vederci, ci dobbiamo sposare?
È un peccato vivere convivendo senza sposarsi?

Cordiali saluti.
Attendo una sua risposta.
Grazie padre.
A.


Risposta del sacerdote

Caro A.,
1. la donna con cui vivi non è tua, né tu sei suo.
Di per sé ognuno di voi è libero nei confronti dell’altro, può lasciarlo in ogni momento, senza alcun onere. E questo proprio perché non vi appartenete.

2. I rapporti sessuali, invece, vogliono dire che vi donate interamente.
Ma la totalità del dono esige anche l’esclusività, che qui invece non c’è, proprio a motivo della libertà che godete l’uno nei confronti dell’altro.

3. Che la totalità del dono esiga l’esclusività è chiaro: quando ci si dona in totalità, si attua un esproprio di se stessi, non ci si appartiene più. Da quel momento si appartiene all’altro.

4. Il matrimonio fra voi due renderebbe vero il vostro rapporto e lo solidificherebbe.

5. Per due battezzati convivere, senza essere sposati, è un peccato. È uno stato di fornicazione continua.
La fornicazione è il rapporto sessuale tra due persone non sposate.

6. Saprai anche che in questo stato non ci si può accostare alla confessione e ricevere il perdono dei peccati. Né conseguentemente si può fare la Santa Comunione.
Tralasciare beni così grandi è un disprezzo verso il Signore, il quale ci ha meritato a caro prezzo questi beni inestimabili.

7. Chi è battezzato vive il proprio matrimonio secondo Dio solo se lo celebra anche in forma sacramentale.
Con il sacramento voi vi donate a vicenda beni non solo umani, ma anche divini.

8. Amatevi dunque più che potete, donandovi a vicenda Dio, la sua grazia, la sua vita eterna.
Se non vi comunicate questi beni, per quanto vi possa sembrare di volervi un bene dell’anima, vi amate ancora troppo poco. Perché vi amate come persone che non hanno conosciuto Dio, come persone che non hanno conosciuto Gesù Cristo.

9. Senza la vita di grazia, mettete a repentaglio anche il vostro Paradiso e la possibilità di ritrovarvi uniti di là.

10. Ti assicuro la mia preghiera perché possiate fare al più presto quel grande passo che merita di essere fatto.
Così potrete confessarvi e fare la Santa Comunione. Vivrete con la presenza di Dio nell’anima. Sarà tutta un’altra cosa.

Ti saluto cordialmente e ti benedico.
Padre Angelo