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Quesito

Padre,
vorrei rivolgerle una domanda molto semplice.
In passato, trovandomi in difficoltà avevo chiesto aiuto alla Madonna,  impegnandomi a fare il voto di non mangiare dolci per il resto della mia vita.
Per un lungo periodo di tempo sono riuscita ad essere coerente e fedele al voto fatto, poi però ho iniziato a mangiare qualche biscottino a colazione, una brioche, ultimamente ho serie difficoltà a resistere dal non mangiare nulla di dolce.
Ci tengo a sottolineare che per me è un vero sacrificio non mangiare dolci, io sono sempre stata una golosa e non avendo alcun problema di linea mi concedevo molte leccornie.
Diciamo che adesso il mio sacrificio che offro alla
Madonna è di non mangiare la cioccolata e i dolci particolarmente ‘‘golosi’, ma per il resto non riesco a rinunciare proprio a tutto.
Questo mio atteggiamento è una mancanza di rispetto nei confronti della Vergine Santissima con la quale avevo preso un impegno serio?
Crede che è causa di dolore per la Madonna?
La prego mi dia delucidazioni a riguardo
Cordiali saluti
F.


Risposta del sacerdote

Carissima F.,
1. fare i voti è una bella cosa.
Ma devono essere fatti tenendo i piedi per terra, soppesando tutte le situazioni per non trovarsi nell’impossibilità di adempierli.
Tu hai fato il voto di non mangiare dolci per tutta la vita. Ma se ti trovi ad una festa e ti porgono dei pasticcini perché condivida la gioia dei festeggiati, tu che cosa fai?
Astenerti dai dolci in simile occasione è come offenderli!
Dire che hai fatto voto non è cosa opportuna. Sembra che tu voglia metterti in mostra.

2. Di fatto tu hai cominciato a derogare dal voto e di per sé questo non è bello.
La Scrittura dice: “Adempirò i miei voti fatti al Signore” (Sal 116,14).

3. Questo sta a dimostrare quanto si debba raccomandare prudenza prima di compiere dei voti e, soprattutto se ci si impegna per tutta la vita, è estremamente opportuno passare attraverso il vaglio del sacerdote confessore.
Che fare pertanto?

4. Dal momento che secondo la legge della Chiesa solo il parroco può dispensare dal voto privato, ti consiglio di recarti da un parroco.
Non è necessario che sia il tuo. Ma è necessario che sia parroco.
A lui manifesterai tutto quello che hai fatto e i motivi per cui l’hai fatto.
Gli dirai che a questo voto hai cominciato a derogare e che temi di rimangiarti tutto e di dispiacere a Dio e a Maria.
Gli chiederai di disciplinarti in questa materia, e cioè che ti dica fino a quando devi sentirti vincolata al voto e su che cosa praticamente tu ti debba astenere, per non dover mancare di carità e di cortesia verso nessuno.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo