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Quesito

Ch.mo Padre Angelo
Saluti a Lei. Mi chiamo Emanuele.
La presente è per porgerLe una domanda molto tecnica, a parer mio, a cui io non so dare risposta. Nel levitico, 11, troviamo un elenco di animali di cui non ci si dovrebbe nutrire, pena il "rimanere impuri fino a sera".
Orbene il mio quesito è: che significa impuro fino a sera? significa forse che bisogna (o bisognava, quando non c’erano controlli sanitari adeguati) aspettare per vedere gli effetti di eventuali malattie di cui le membra degli animali elencati sono portatori, prima di stare a fianco ad altri umani (per i rischi di contagio)?
Tra l’altro vedo che vi è menzionato anche il suino, dunque da cristiano dovrei astenermi dal consumare carne di suino in ogni forma (a ben vedere nelle diete occidentali ne facciamo largo uso!). E con animali non menzionati, come ci si comporta? …
Fino ad oggi, nel momento in cui ho letto questa parte delle scritture, credevo che potessimo mangiare quello che volessimo, ora mi stanno venendo forti dubbi. Sono certo che Lei mi saprà rispondere.
Un cordiale saluto, un sincero grazie e complimenti per il sito, molto bello.
A presto.
Emanuele


Risposta del sacerdote

Caro Emanuele,
1. ecco che cosa dice la Bibbia di Gerusalemme a proposito dgeli animali impuri:
“La «legge di purità» (cc 11-16) è unita alla «legge di santità» (cc 17-26) come i due aspetti, negativo e positivo, di una stessa esigenza divina.
Le regole date qui si fondano su proibizioni religiose molto antiche: è puro ciò che può avvicinare a Dio, è impuro ciò che rende inetti al suo culto o ne è escluso.
Gli animali puri sono quelli che possono essere offerti a Dio (Gen 7,2), gli animali impuri sono quelli che i pagani considerano come sacri o che, sembrando ripugnanti o cattivi all’uomo, sono considerati non graditi a Dio (11). (…)
Di questa vecchia legislazione si conserverà la lezione di un ideale di purezza morale, protetto da regole positive” (cfr nota a Lv 11).

2. Del medesimo tenore trovo quanto scritto in un Commentario biblico:
“Si comincia nel cap. 11 a parlare degli animali puri e impuri.
Una distinzione tra gli animali puri e impuri esisteva già certamente al tempo del diluvio (Gn 7,2-3; 8,20), e trova pure una conferma nella legislazione di parecchi popoli orientali per es. i Persiani, gli Egizi, ecc.
Le prescrizioni che Dio dà ad Israele non hanno la loro ragione solo nell’igiene (la carne degli animali impuri è generalmente malsana in Oriente, mentre invece quella degli animali puri dà un alimento salubre. Cf. Vigouroux, Le Livres saints et la critique rationaliste, t. III, p. 616), o nel simbolismo allegorico (gli animali impuri sono simbolo dei vizi dai quali deve guardarsi Israele), oppure in un certo qual orrore che l’uomo sente verso certi animali, ma sono destinate a ricordare agli Israeliti che:
1°- essi sono un popolo sacerdotale separato ed eletto fra tutti per essere il popolo di Dio (cfr. Lv 20,24-25; Es 20,31; Dt 14,31) e perciò:
2°- devono tenersi lontani da tutte le superstizioni e i culti pagani, e
3° – con la mondezza esteriore disporsi alla mondezza interiore del cuore, che li deve preparare a ricevere il futuro Messia (cfr, Lv 11,44).
Così Israele anche nel cibo doveva apparire come un popolo a parte, tutto dato alla santità.
È però da notare che l’immondezza, che portavano con sé questi animali, era puramente esteriore e legale, e non contaminava l’anima (eccetto che uno ne avesse mangiato deliberatamente e per disubbidienza) ma allontanava dai sacrifici e dall’ingresso nel santuario”.
Si trattava di una purità legale, non morale. Anche venire a contatto con i pagani era motivo di contaminazione.

3. La segregazione fino a sera non era per vedere gli effetti… ma una sorta di pena per l’impurità contratta.

4. Le leggi rituali (riguardanti il culto) dell’Antico Testamento e altre prescrizioni che regolamentavano la vita del popolo non valgono più nel nuovo Testamento.

5. A proposito della purità dei cibi, delle contaminazioni e di che cosa si possa mangiare ecco che cosa ha detto il Signore. “Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti” (Mc 7,18-19).
Dobbiamo dunque a stare a quello che ha detto il Signore: ha dichiarato puri tutti gli alimenti.

6. Puoi dunque mangiare tutto quello che vuoi, purché ti faccia bene.

Ti saluto, ti ricordo al Signore ti benedico.
Padre Angelo