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Quesito

Caro Padre Angelo,
ho scoperto per puro caso questo forum, spero che almeno Lei riesca a darmi una risposta obiettiva e sincera. Non so più a chi rivolgermi, mi sento davvero solo. Le premetto che sarò molto prolisso.
Ho 22 anni e sono fidanzato da più di un anno con una ragazza che ha segnato radicalmente la mia vita.
Dopo una forte delusione d’amore, mi ero chiuso totalmente ad ogni forma di sano affetto/sentimento, ma l’arrivo di questa ragazza ha fatto sì che io mi aprissi totalmente a questo magnifico mondo, l’Amore. Inizialmente, il rapporto si è  sviluppato in modo uniforme ed entrambi avevamo la stessa visione di esso.
Condividevamo tutto: corsi universitari, palestra, svago, uscite con i miei e con i suoi amici, ma anche rapporti sessuali. Proprio quest’ultimo avveniva con assoluta disinvoltura, soprattutto da parte sua, essendo che non fosse vergine, al contrario di me. Capisce bene che, per un uomo, avere il primo rapporto sessuale con la propria fidanzata crea un legame di grande affetto nei suoi confronti. Frequentiamo la Chiesa, siamo praticanti, insomma siamo quei ragazzi che in Chiesa non ci “Stanno”, ma ci “Vanno”. La differenza è che lei frequenta una comunità cristiana viva… mentre io mi limito a a un piccolo impegno nella vita parrocchiale.
Orbene, da 9 mesi dal suo ultimo ritiro, le cose tra me e lei stanno letteralmente decandendo. La ragazza ha deciso di intraprendere la strada della Castità. Per me è stato come un macigno, un pugno nello stomaco. Provo sensazioni di forte sconforto, implacabile dolore e profonda insicurezza. Piango periodicamente e reagisco male ogni qual volta mi avvicino a lei e vedo che tutto ciò che vorrei non è corrisposto. …
E’ vero, siamo fidanzati, ma il rapporto che abbiamo in questo momento, nella pratica, non ha niente di diverso da quello di due migliori amici. Sostiene che io pensi solo alla sessualità, ma ripetutamente le ho fatto capire che non è così, condividendo continuamente di tutto…
Ci amiamo tanto. E’ la donna con la quale vorrei condividere il sacramento del Matrimonio il prima possibile, non appena potrò mettere in tasca qualche euro per renderle la vita dignitosa. Vorrei che momenti del genere, però, terminassero.
E’ vero, io devo rispettare la sua volontà e il suo credo, ma lei deve fare passi avanti nei miei confronti. Siamo in due, una coppia è formata da due persone, non da una sola volontà.
La prego, però, di rispondermi concretamente, senza giri di parole, da uomo a uomo. Vorrei dei consigli pratici, comportamenti che potrei attuare, modalità per affrontare tale problemi…
La ringrazio per la pazienza dedicatami.
A.


Risposta del sacerdote

Caro A.,
1. quel ritiro che la tua ragazza ha fatto è stato provvidenziale.
Finalmente ha cominciato a volerti bene in maniera seria.

  1. Tu soffri perché non hai rapporti sessuali.
    Ma se tu le volessi bene, se tu volessi il suo bene, la rispetteresti e saresti contento di farla contenta.
    Invece di fatto sei triste perché quei rapporti li cerci principalmente per te stesso.
    Aveva ragione Giovanni Paolo II a dire che i rapporti prematrimoniali sono una menzogna.
    E ha ragione un bravo teologo francese a dire che “la lussuria è una menzogna a fior di pelle, un possesso che si maschera da dono”.

  2. Ad un certo momento mi scrivi: “E’ vero, io devo rispettare la sua volontà e il suo credo”.
    Ma il suo credo non è anche il tuo?
    La regola della tua vita non è come per ogni uomo, prima ancora che per ogni cristiano, la legge di Dio?

  3. Dici anche: “ma lei deve fare passi avanti nei miei confronti”.
    E cioè verso ciò che non è vero amore? Verso il peccato? Verso il rimanere privi della presenza santa e personale di Dio dentro il vostro cuore?
    È bello stare in continuazione in peccato, lontano col cuore dal Signore?
    Non senti che anche nei confronti di Dio in te si stanno spegnendo tante cose?

  4. “Siamo in due, una coppia è formata da due persone, non da una sola volontà”:
    ma non siete insieme per tendere verso Dio?

  5. Mi dici che vuoi condivivere con lei tutto fino in fondo.
    Mi verrebbe da risponderti: allora condividi la sessualità fino in fondo, e cioè anche nella sua finalità procreativa!
    Non ti accorgi che mediante la contraccezione falsifichi quel gesto e lo snaturi?

  6. Mi dici anche che il primo rapporto sessuale ha ingigantito l’amore.
    Non è vero.
    Ha ingigantito la passione, ha ingigantito l’attrazione fisica, che dell’amore è pure una buona componente se l’amore rimane vero, non snaturato.
    La tua ragazza di questo se n’è accorta. E ti sta dicendo che l’amore è fatto di altro e che ti vede fissato sul sesso e che ci si può voler bene anche senza rapporti falsificati!
    Ma trova in te un ragazzo ancora accecato dalla passionalità.
    Quello che la tua ragazza sta facendo con te è un gran servizio: ti insegna ad amare.
    Mi auguro che tu lo possa capire presto e la possa ringraziare.
    E insieme con lei ringraziare anche il buon Dio che ti ha aperto gli occhi e dischiuso il cuore.

  7. Non sto a riportarti le motivazioni per cui i rapporti prematrimoniali non sono leciti.
    Basta che tu clicchi nella rubrica dove ci sono tutte le risposte di seguito e che cerchi “rapporti prematrimonali”.
    E troverai tutte le ragioni di questo mondo per capire che sono sbagliati e non preparano nulla di buono.

  8. Sarei contento se tu ti confessasi al più presto. Quante cose capiresti in quella confessione.
    E mi auguro che nel frattempo non abbia fatto la S. Comunione. Sarebbe stata anche questa una finzione e un sacrilegio.

  9. Come vedi, ti ho risposto senza giri di parole.
    Sono stato concreto, immediato.
    Forse qualche affermazione di primo acchito ti avrà urtato.
    Ma a ben vedere vedrai che la legge di Dio non ti è nemica. È l’unica che ti fa compiere passi da gigante anche nell’amore vicendevole, e lo rende puro, sano e duraturo.

Ti assicuro la mia preghiera.
Prego anche per la tua ragazza, perché il Signore la consolidi sempre di più e insieme conte cresca in santità.
Ti benedico. Anzi, vi benedico.
Padre Angelo