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Quesito
Salve Padre,
mi chiamo Alessandro. Volevo fare 2 domande per quanto riguarda il perdonare.
So che noi cristiani dobbiamo sempre perdonare. Ma se uno ne approfitta e non si pente di ciò che ha fatto ma chiede perdono dobbiamo perdonare?
E se noi siamo ancora un po’ arrabbiati e non pronti a perdonare, dobbiamo perdonare lo stesso anche se non viene dal cuore?
Risposta del sacerdote
Caro Alessandro,
1. i cristiani hanno sempre il cuore aperto al perdono.
Ma il loro perdono scende solo a coloro che sono pentiti.
Gesù fa la stessa cosa con noi. Perdona solo se siamo pentiti e se perdoniamo a nostra volta.
Ci ha insegnato a pregare così: “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12).
Poi ha proseguito dicendo: “Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Mt 6,14-15).
2. Dio è essenzialmente misericordia e perdono.
Ma il suo perdono raggiunge solo quelli che sono pentiti.
Se manca il pentimento, Dio non perdona.
Di più: se manca il nostro perdono agli altri, neanche Dio perdona.
Da questo si ricava che se domandiamo perdono ma non siamo pentiti, Dio non perdona. La stessa cosa possiamo farla anche noi.
3. Sant’Agostino osserva che non bisogna trascurare questo fatto: che “fra tutte le espressioni con cui il Signore ci ha comandato di pregare nel Pater, egli ha giudicato di sottolineare soprattutto quella che riguarda la remissione dei peccati, nella quale ha voluto che noi fossimo misericordiosi, consiglio che ci insegna come sfuggire dalle nostre miserie” (De sermone Domini).
4. San Cipriano dice: “Non c’è nessuna scusa per te nel giorno del giudizio perché sarai giudicato secondo la tua intenzione, e quello che avrai fatto lo riceverai”.
Pertanto: se si dà il perdono, lo si riceve.
Se non lo si dà, non lo si riceve.
5. Quando viene detto: “Dio perdona tutti, tutti, tutti”è sottinteso che Dio è sempre aperto al perdono.
Infatti Dio è amore. Il suo amore divino raggiunge tutti i cuori e li spinge al pentimento e a ricevere il perdono.
Ma se il cuore rimane chiuso, il perdono di Dio non vi entra.
Per questo Gesù ha detto: “Neanche il Padre vostro perdonerà i vostri peccati” (Mt 6,5).
Dire semplicemente che Dio perdona tutti, tutti, tutti è ambiguo e può trarre molti in inganno, pensando che Dio perdona anche se non ci si pente e non ci si converte.
6. Inoltre San Giovanni Crisostomo sottolinea anche l’aggettivo usato da Gesù parlando del Padre perché dice: Padre vostro celeste.
Scrive infatti: “Ricorda poi i cieli e il Padre per stimolare con ciò l’uditore: nulla infatti ti rende simile a Dio come il perdonare chi ti fa ingiuria. È disdicevole se chi è figlio di tale padre diventa crudele, e, chiamato al cielo, conserva la mentalità terrena è propria di questa vita”.
7. Chiedi infine: se siamo ancora arrabbiati e non siamo ancora pronti al perdono in che modo possiamo perdonare?
Il perdono cristiano non chiede di essere accompagnato essenzialmente dalle emozioni del cuore.
Il nostro cuore può essere ancora ferito e indicibilmente addolorato come nel caso in cui venga profanato il corpo dei propri figli.
Il Signore non chiede le emozioni perché non è in nostro potere suscitarle come si vuole. Chiede invece quel moto spirituale per cui siamo pronti a ripetere anche in eventuali circostanze le parole di Gesù: “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12).
È un atto della volontà che può coesistere in qualche modo con il ribollimento dei sentimenti.
Augurandoti ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo