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Quesito
Salve padre Angelo,
se un Sindaco celebra un matrimonio tra due persone dello stesso sesso, commette peccato mortale?
Le volevo anche chiedere cosa può significare il fatto che gli abitanti di Sodoma volevano abusare dei due angeli.
Grazie mille,
Cristiano
Risposta del sacerdote
Caro Cristiano,
1. il 3 giugno 2003, memoria liturgica dei Santi Carlo Lwanga e compagni martiri, la Congregazione per la dottrina della fede ha emanato un documento “circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali”.
2. Ebbene, nel n. 5 di tale documento si legge: “In presenza del riconoscimento legale delle unioni omosessuali, oppure dell’equiparazione legale delle medesime al matrimonio con accesso ai diritti che sono propri di quest’ultimo, è doveroso opporsi in forma chiara e incisiva.
Ci si deve astenere da qualsiasi tipo di cooperazione formale alla promulgazione o all’applicazione di leggi così gravemente ingiuste nonché, per quanto è possibile, dalla cooperazione materiale sul piano applicativo.
In questa materia ognuno può rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza” (n. 5).
Come varai notato, il documento dice anche che è necessario astenersi dall’applicazione di tali leggi e cioè di accogliere o trascrivere tali unioni.
3. In Italia è stato attuato il riconoscimento legale delle unioni omosessuali.
Evidentemente chi ha deliberato questo dovrà risponderne davanti a Dio.
Il fatto è grave, soprattutto se si tiene presente che un cristiano deve essere luce del mondo e si impegna pubblicamente ad essere sale della terra.
Tenendo presente quanto dice l’istruzione della Congregazione per la dottrina della fede al n. 5: “La coscienza morale esige di essere, in ogni occasione, testimoni della verità morale integrale, alla quale si oppongono sia l’approvazione delle relazioni omosessuali sia l’ingiusta discriminazione nei confronti delle persone omosessuali” alla domanda se si tratti di peccato mortale per chi delibera o applica queste leggi alla luce del documento vaticano la risposta è affermativa.
Lo è almeno sotto il profilo oggettivo.
Soggettivamente non tocca a noi dare un giudizio. Le coscienze le giudica solo il Signore.
4. Tuttavia si dà il caso che alcuni si uniscano con persone dello stesso sesso senza essere omosessuali e senza voler dar appoggio a simili unioni.
È capitato che qualcuno abbia dichiarato pubblicamente di non essere omosessuale e di stabilire questa unione semplicemente per fruire di determinati vantaggi.
Qui evidentemente si tratta di una presa in giro della legge.
Verrebbe da dire: ben gli sta al legislatore che ha fatto questo. E furbe le persone che ne fruiscono per altri scopi.
In questo caso mi pare di poter dire che non c’è alcun peccato né da parte di chi applica questa legge né da parte di chi la sfrutta.
5. Mi chiedi infine che cosa possa significare il fatto che gli abitanti di Sodoma volevano abusare dei due angeli.
Va ricordato anzitutto che questi angeli erano quelli che si erano incontrati con Abramo alla quercia di Mamre. Ad essi Abramo aveva dato ospitalità ed essi garantirono che entro un anno finalmente sarebbe arrivato un figlio per Abramo e per Sara.
Due di essi si incamminarono per Sodoma (Gn 18,22 e Gn 19,1).
Il terzo rimase con Abramo e gli confidò il proposito di distruggere le due città.
6. Quando i due arrivarono in Sodoma ecco che cosa successe: quei due uomini (angeli) “non si erano ancora coricati, quand’ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono attorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». Lot uscì verso di loro sulla soglia e, dopo aver chiuso la porta dietro di sé, disse: «No, fratelli miei, non fate del male!” (Gn 19,4-7).
La Bibbia di Gerusalemme in Gn 19,5 commenta: “Il vizio contro natura, che trae il nome da questo racconto, era in abominio agli israeliti (cfr. Lv 18,22: “Non avrai con un maschio relazioni come si hanno con una donna: è abominio”) e punito con la morte (cfr. Lv 20,13: “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro”), ma era diffuso intorno a loro (Lv 20,23: “Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi. Esse hanno fatto tutte quelle cose; perciò io le ho in abominio”).
7. Per comprendere la gravità del fatto è necessario ricordare quanto si legge in Gn 18,20: “Disse allora il Signore: Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave”.
“Questo grido, scrive sant’Agostino significa la sfacciataggine e l’impudenza con la quale i cittadini di quella città violavano pubblicamente le leggi più sacrosante della natura”.
Non si tratta di violazioni della legge dell’ospitalità. Qui si parla di “grido troppo grande” e si dice che “il loro peccato” era “molto grave”.
8. La Bibbia Emmaus collega la vicenda dei due uomini con una pratica di fecondità: “Qui c’è anche un’esplicita condanna dei culti cananei della fertilità che comprendevano tra l’altro, l’omosessualità sacra (Lev 20,23; Gdc 19,22.23): attraverso il prostituto e la prostituta sacra ci si illudeva di entrare in comunione con la divinità per ottenere fertilità e fecondità” (Nota a Gn 19,5).
In ogni caso però l’azione compiuta, indipendentemente dall’inclinazione sessuale degli abitanti di quella città, è gravemente immorale perché è contro natura.
Va notato che “il grido troppo grande” che era salito al cielo per questo “peccato molto grave” (Gn 18,20) è antecedente alla vicenda dei due. E fa pensare proprio a quel peccato che nella Sacra Scrittura ha preso nome da questa città.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo