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Quesito
Francesco mi pone due domande.
La prima è di carattere personale (e a questa ho risposto personalmente).La seconda è la seguente.
Ecco lo stralcio della lettera che può essere utile a tutti i nostri visitatori.
Caro Padre Angelo,
(…)
Un secondo punto riguarda una questione comparsa qualche giorno fa sul Suo sito: se le azioni meritorie (come le preghiere) non sono valide se chi le compie non è in stato di Grazia, se uno prega in questa situazione ad esempio per i suoi cari, non vi è alcun effetto?
Le chiedo una preghiera per me, per i miei cari e per tutta l’umanità.
Grazie,
Francesco
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
rispondo alla tua domanda sul merito.
Bisogna fare bene attenzione: non ho detto che le preghiere o le opere buone compiute senza la grazia di Dio non sono valide, ma che non sono meritorie soprannaturalmente. E cioè non giovano per aumentare il merito davanti a Dio per la vita futura. Sono infatti opere morte.
Ho riportato anche il pensiero di Santa Caterina da Siena: “nessuna utilità nell’ordine della grazia possiamo fare né a noi, né agli altri, senza la carità” e che “senza la carità, nessun bene o atto di virtù vale per la vita eterna”.
Dove Santa Caterina parla di carità puoi leggervi benissimo grazia, perché la carità è il principio vivificante della grazia
Ho detto invece che le preghiere e le opere buone compiute in peccato, proprio perché sono opere buone sebbene morte, possono meritare qualche bene temporale in ordine alla vita presente. E a questo punto ho riportato di nuovo la dottrina della Santa: “tuttavia nessun bene si deve tralasciare, perché ogni bene è rimunerato e ogni colpa punita”.
Santa Caterina soggiunge: “Il bene, senza la carità, non vale per la vita eterna, ma vale per molte altre cose, ricevendo grazia da Dio. Poiché Dio non vuole che quel bene passi senza rimunerazione, lo rimunera alcune volte concedendogli il tempo per convertirsi, talvolta ponendo il peccatore nel cuore dei servi di Dio esortandoli a pregare per lui… Oppure lo rimunera in cose temporali, quando il peccatore non si dispone, per sua colpa, a ricevere le grazie spirituali”.
Pertanto le preghiere che una persona, priva della grazia di Dio, fa per i suoi cari, mentre non le giovano per aumentare il merito per la vita futura, tuttavia sono utili per ottenere grazie di ordine temporale, come la salute, il buon andamento degli affari, la pace in famiglia, ecc…
Colgo l’occasione per dirti che stasera nella celebrazione della Santa Messa pregherò per te, per le tue intenzioni e per i tuoi cari.
Ti benedico.
Padre Angelo