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Quesito

Buona sera Padre Angelo,
sono un ragazzo di 18 anni e seguo la sua rubrica da qualche tempo (l’avevo trovata casualmente vagando per internet e l’ho trovata molto utile ed interessante).
Anzitutto voglio ringraziarla per la carità con cui risponde a tutti i quesiti: le sue risposte sono illuminanti. Poi vorrei porle io un quesito.
Durante la Santa Messa il pane consacrato diviene Corpo di Cristo. Ma si può dire che, essendo Dio uno e trino, il Corpo di Cristo sia al tempo stesso Corpo del Padre e dello Spirito Santo? Oppure nel Santissimo Sacramento Dio è presente solo nella persona del Figlio?
Collegata a questo quesito è un’esigenza "pratica", se vogliamo: durante l’adorazione eucaristica si sbaglia a pregare il Signore in tutte le tre Persone (come ad esempio con un Pater, un Gloria ecc.) E si sbaglia invece a pregare durante l’adorazione la Santa Vergine perché interceda per noi (ad esempio con un Ave o col Rosario?)
Ringraziandola anticipatamente per la risposta che vorrà darmi le chiedo di pregare per me Cristo Re che mi conceda la grazia di discernere rettamente quale sia realmente la sua volontà su di me e chiedo umilmente la sua benedizione.
Grazie, Jacopo.


Risposta del sacerdote

Caro Jacopo,
1. ti ringrazio anzitutto per le tue buone parole che sono di incoraggiamento.
Siamo uomini e abbiamo bisogno anche di chi ci dice: grazie, è un buon servizio quello che ci prestate.
Ma adesso vengo alle tue domande.

 

2. Mi chiedi se durante la Santa Messa il pane consacrato divenga non solo Corpo di Cristo, ma anche Corpo del Padre e dello Spirito Santo?
La risposta è la seguente: diventa solo Corpo di Cristo perché solo il Figlio ha assunto un corpo.

3. Tuttavia “in questo sacramento riceviamo la divinità del Figlio” (s. tommaso, Somma teologica, III, 73, 4) e con lui tutta la SS. Trinità.
Infatti anche se la persona del Padre e quella dello Spirito Santo non si trovano nel Sacramento eucaristico come termine della transustanziazione, né propriamente come alimento sacramentale, perché come tale solo il Verbo incarnato ha dato se stesso e ha fissato il rito eucaristico in termini che riguardano direttamente il suo corpo e il suo sangue, tuttavia, per concomitanza è presente la sua divinità e per reciproca immanenza, che in greco è detta pericoresis e in latino circuminsessio, sono presenti anche il Padre e lo Spirito.

4. Pertanto, stando alle tue domande, non è presente né il corpo del Padre né quello dello Spirito Santo perché non hanno assunto corpo e non sono il termine diretto della transustanziazione.
Dio però è presente non solo nella persona del Figlio ma – per reciproca inabitazione – è presente anche nella Persona del Padre e dello Spirito Santo.

5. Sicché nella adorazione eucaristica, stando davanti al Corpo di Cristo, anzi stando davanti alla Persona del Cristo, sei davanti al Padre e allo Spirito Santo, perché le tre Persone divine sono inseparabili e dove c’è l’una ci sono anche le altre.
Non sbagli dunque a rivolgerti al Padre o allo Spirito Santo mentre ti trovi in adorazione eucaristica.

6. Come non ti sbagli “a pregare durante l’adorazione la Santa Vergine perché interceda per noi (ad esempio con un Ave o col Rosario)”.
Infatti nell’Eucaristia Cristo è presente nella sua pienezza e questa abbraccia anche tutto ciò che da Cristo è vivificato e gli appartiene in maniera radicale: il suo corpo mistico.
Come l’anima di Cristo era in tutto il suo corpo, così ora col suo Santo Spirito è principio vivificante di tutto il suo corpo mistico, che gli è inseparabilmente unito. Sicché entrare in comunione con Cristo è la stessa cosa che entrare in comunione anche col suo corpo mistico e viceversa.
Pertanto nella SS. Eucaristia sempre veniamo messi in comunione con la B. V. Maria, con la sua maternità e con tutte le funzioni che ad essa sono collegate.
La Madonna è presente non come termine della transustaziazione, ma perché Cristo si rende presente con la totalità di se stesso e pertanto anche con il suo copro mistico.
Nell’adorazione eucaristica la B. V. Maria adora con noi e adora per noi.

7. Non è sbagliato dunque rivolgere il nostro pensiero e la nostra gratitudine alla Madonna proprio durante l’adorazione eucaristica: Cristo la tiene unita a Sé perché adori con noi e adori per noi.
Proprio tenendo presente questo fatto, un documento della Penitenzieria Apostolica (8 marzo1996) dice che “la prassi di pregare col santo Rosario (…) davanti al Santissimo Sacramento, sia conservato sia esposto (…) è da lodare perché in tal modo ad un tempo si adora il Signore nostro Gesù Cristo presente e si venera la beatissima vergine Maria con preghiere che sono essenzialmente bibliche (Padre nostro, Ave Maria nella sua prima parte e i misteri della salvezza).
Pertanto continuando nella pia consuetudine i fedeli faranno ottima cosa”.

8. La recita del Rosario davanti a Gesù nel sacramento è uno dei modi migliori per unirsi a Gesù che è lì presente in tutti gli eventi della sua vita e con tutto il suo insegnamento.
Da parte mia ti confido che non sono capace, se non rare volte, di stare davanti al Signore in adorazione eucaristica senza accompagnarmi col Rosario.
Lo trovo un aiuto validissimo e – per me –  indispensabile.
Altri riescono anche senza il Rosario. Sono contento per loro.
Certe volte li invidio nel loro stare in presenza silenziosa  e adorante.
Di recente ho visto una persona, proprio vicino a me, che è stata in preghiera silenziosa e adorante con lo sguardo fisso sul tabernacolo per 40 minuti. Io invece, a motivo del mio modo di essere e di fare, mi accompagnavo col Rosario.

9. Molto volentieri mi impegno a pregare per te, soprattutto a motivo del nobilissimo motivo per cui me lo hai chiesto: “Cristo Re mi conceda la grazia di discernere rettamente quale sia realmente la sua volontà su di me” e subito mio accingo a recitare un Rosario davanti A Gesù nel Sacramento.
Ti benedico.
Padre Angelo