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Quesito

Caro padre Angelo, 
La ringrazio per l’amore fraterno con il quale si impegna nel rispondere a quanti le chiedono consigli. Il vostro sito è stato per me spesso un punto di riferimento importante. Dio vi benedica.
Il mio problema è un ragazzo di cui sono innamorata: è ateo, o comunque fortemente agnostico. 
Questa cosa mi fa a volte desiderare di mollare tutto, di allontanarmi, per la paura di stare male dopo. Ma non riesco, gli voglio sinceramente bene.
Il problema di questa diversità, come può immaginare, è l’approccio alla sessualità. Per lui, come per l’uomo del nostro tempo, la sessualità e fondamentale per capire l’intesa di una coppia e addirittura per fondare l’amore. Non siamo ancora fidanzati, ma ci conosciamo da mesi, ci lega solo una forte attrazione di anime e sento che a breve ci fidanzeremo. Sa che sono credente, ma non sa che sono vergine e non sa che ho intenzione di seguire la mia fede in tutto e per tutto.
La sua pazienza nel conoscermi da poco più che amico, nonostante il carattere apertamente passionale, mi ha dato tempo di riflettere. Da mesi mi chiedo se credo veramente nei consigli di Dio, e quindi in Dio, e soprattutto mi sono informata sui metodi naturali durante il matrimonio. Non le nego che sono stata assalita da una sorta di vertigine e di rabbia, mi sono chiesta perché la sessualità il Signore l’abbia creata così complicata, l’ho vissuta come una serie di norme e restrizioni.
Non mi ero mai posta il problema del dopo nozze, perché mai mi sono sentita intimamente così pronta ad un matrimonio. Ho appena superato questa rabbia, cercherò di avere più fiducia in Dio e nella natura; credo sia giusto approfondire la conoscenza di me stessa adesso e non all’ultimo momento. Non mi sono mai trovata male nel seguire Dio, perchè dovrebbe tradirmi adesso?
Superato, o  quasi, il problema con la sessualità, rimane il problema più imminente: come fare con questo ragazzo? Fuggirne perché ateo? O affrontare la situazione spiegandogli al momento giusto cosa sento pur accettando che potrebbe rimanere ateo e prendermi per pazza per via della castità prematrimoniale (ma anche per quella matrimoniale)? Ora forse sarei in tempo per fuggire, ma in cuor mio mi sembra uno spreco gettare tanto sincero slancio d’amore che mi è stato proprio messo nel cuore da Dio. 
Grazie Padre.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. sono contento della tua volontà di essere vergine e di giungere tale al matrimonio.
Mi piace sottolineare che la Madonna, quando è apparsa a Lourdes, era vestita da figlia di Maria.
Le figlie di Maria, una volta, erano le ragazze che si impegnavano ad arrivare al matrimonio come Dio comanda, e cioè con la purezza dei loro affetti e con l’integrità del loro corpo.
Ed è stato proprio perché la Madonna era apparsa vestita da figlia di Maria che inizialmente alcuni la scambiarono per la presidente delle figlie di Maria di Lourdes che da poco era morta e che comparisse per domandare preghiere.

2. Il tuo proposito di vivere così e di arrivare vergine al matrimonio mi fa ben sperare anche per il tuo ragazzo perché se percorrerà anche lui i sentieri della purezza troverà Dio.
Gesù ha detto: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5,8).
L’autore del libro del Siracide dice di aver cercato la sapienza e di averla trovata nella purezza (Sir 51,20).
La Sapienza di cui egli parla non è una sapienza qualunque, ma è quella che è “uscita dalla bocca dell’Altissimo” (Sir 24,3) e che dice di se stessa: “Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno” (Sir 24,9) e che viene identificata col Verbo, col pensiero di Dio, con Dio stesso.
Allora vivendo nella purezza si trova Dio e, sempre con la purezza, lo si conserva mediante la grazia nella propria vita.

3. Dalla sua frequentazione ti puoi accorgere se qualcosa sta mutando nella sua vita.
Perché se ti ama, certamente deve rimanere affascinato da ciò che per te è una realtà molto cara, molto preziosa.
Dovrà pur domandarsi: che cos’è che mi affascina in lei?
Se in te troverà tutto puro e tutto splendente, non potrà non concludere: “è la purezza che la rende così”. Anzi, è Dio, le cui vie vuole seguire con fedeltà, che la rende così amabile e così affascinante.
E allora cercare te e cercare Dio sarà per lui in qualche modo la stessa cosa.
Pensa un po’: chi avrebbe potuto amare la Madonna senza sentirsi elevare a Dio?
Tutto in Lei era santificante. Tutto in lei era affascinante.

4. Allora puoi capire che grande compito il Signore ti ha dato: quello di santificarti ulteriormente e quello di presentare a lui attraverso di te una via per poterlo conoscere, amare e possedere.
Senza perdere molto tempo capirai se con il tuo ragazzo è possibile un cammino di condivisione delle realtà più belle e più preziose, se è possibile condividere le fondamenta stesse del matrimonio e della famiglia.

5. Se ti accorgessi invece che in lui tutto questo rimane una realtà inaccessibile, che rimane insensibile per ciò che per te è la realtà più preziosa, quella che costituisce il fondamento della condivisione di vita, di pensiero, di affetti e di prospettive, allora dovrai concludere che con lui – pur rimanendo affascinata per tanti aspetti della sua vita – non sarà possibile percorrere insieme il cammino della vita matrimoniale.
Sarà un distacco doloroso, ma sentirai da te stessa che dovrai farlo.

6. Penso che sia questo il senso per cui san Paolo dice che bisogna sposarsi “nel Signore” (1 Cor 7,39).
È del resto il significato che a quest’espressione dà la Bibbia di Gerusalemme: “essa (la donna) deve prendere un marito cristiano”, per vivere con lui in unione col Signore.

7. Nel frattempo fai tutto quello che è possibile per guadagnarlo a Cristo persuasa che le armi della preghiera e del sacrificio, come dice Santa Teresina, sono “le armi invincibili… che toccano le anime ben più che i discorsi”, come diverse volte ne aveva fatto esperienza (Storia di un’anima, 315).
Se puoi fai celebrare anche delle Messe per quest’intenzione. Domanda questa grazia per intercessione di Maria e delle anime del purgatorio.

8. Sono convinto anch’io che quanto è successo in te nei confronti di questo ragazzo non può essere un’occasione senza senso e che il Signore stesso ha suscitato verso di lui una tenerezza ancora più grande perché, notando i suoi talenti, vedi che gli manca il talento che riesce a comporre tutti gli altri in una preziosissima unità.
Mi unisco volentieri al tuo grande e segreto combattimento perché siano coronati tutti i tuoi desideri.
Per questo assicuro la mia preghiera per te e per lui e ambedue vi benedico.
Padre Angelo