Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro P. Angelo,
ecco la mia quarta considerazione:
In varie risposte, nei casi in cui le coppie non potevano avere rapporti con i metodi naturali (malattie, ciclo irregolare….), ha scritto che occorre astenersi e non usare il preservativo. Ma stiamo scherzando? Andiamo a dire queste cose alle giovani coppie, però dopo non ci lamentiamo se purtroppo il numero dei divorzi è in costante aumento, visto che nel 90% dei casi le cause sono dovute a problemi sessuali diretti o indiretti!!! Io non  ho dubbi sul fatto che è meglio il preservativo piuttosto che non avere rapporti. Dio ha creato il sesso con il fine della procreazione, ma anche con quello della mutua appartenenza e del piacere affinché una coppia trovi nel fare l’amore la forza per continuare a volersi bene e a stare insieme, volere il bene dell’altro, alimentare l’amore (vedi Cantico dei Cantici).
Grazie M.


Risposta del sacerdote

Caro M.,
1. Anzitutto la premessa che è sbagliata. Scrivi infatti: quando in una coppia non possono usare i metodi naturali a causa di malattie e cicli irregolari.
Se tu andassi da un esperto di metodi naturali ti direbbe che questi casi in cui in maniera assoluta non vi è alternativa all’astinenza non esistono.
Vorrei che tu andassi da qualcuno di questi esperti, e non solo da quelli che in maniera pregiudiziale dicono che i metodi naturali non possono essere applicati.

2. È vero che il matrimonio è ordinato al mutuo amore e alla procreazione. Ma il magistero della Chiesa insiste su questo fatto: che il vero amore è legato all’apertura alla vita.
Diversamente si falsifica l’intimo linguaggio del gesto.
Si falsifica.
Vale a dire si mente, si dice una bugia.
E la bugia è questa: che là dove si dice di donarsi in totalità, in realtà ci si rifiuta di donarsi in totalità e di mettersi in gioco.
Jean Guitton diceva che nel dire bugie alla fine ci si stanca.

3. Non mi meraviglio che i fallimenti di tante coppie siano dovuti in gran parte a queste bugie dette a iosa prima e dopo il matrimonio.
È vero proprio tutto il contrario di quello che affermi: vorrei sapere quali sono le coppie che falliscono per assenza di rapporti sessuali.
Inoltre in genere certe assenze di rapporti coniugali non sono dovute a motivi etici, ma psicologici, caratteriali e fisiologici. I motivi del fallimento stanno altrove.

4. Ma poi è sbagliato il modo di porti dinanzi ai metodi naturali: per te sono intesi come sinonimo di forma contraccettiva.
In realtà i metodi naturali vanno perseguiti all’interno di un percorso etico, di autodominio, di superamento di se stesso, di capacità di scoprire e vivere altre maniere di comunione.
Ed per questo che la Chiesa parla di castità o continenza coniugale. I metodi naturali sono una maniera, un metodo, appunto, non l’obiettivo.
L’obiettivo resta la santità.

5. Certo meraviglia che un catechista mostri non conosca l’insegnamento della Chiesa in una materia così importante e decisiva per la vita di grazia.
Meraviglia ancora di più il giudicare con tanta sicurezza partendo addirittura da premesse sbagliate. Scrivi infatti: Ma stiamo scherzando?
Meraviglia l’assenza del riferimento a Dio come a punto di arrivo della vita di coppia.
Meraviglia anche la sufficienza nei confronti del magistero della Chiesa e che non traspaia nessun desiderio di conoscerlo, di capirlo, di farlo proprio e di approfondirlo.
Dio ha detto: “il talamo sia senza macchia” (Eb 13,4).
Il cristiano deve domandarsi che cosa significhi questo.
Perché i peccati di impurità spengono il gusto delle cose di Dio, impediscono di vivere da cuore a cuore con Lui, fanno sentire Dio lontano, inafferrabile, irraggiungibile.
Nei peccati di impurità Dio diventa un’idea, non il protagonista della nostra esistenza. Dio cessa di essere lo Sposo numero uno, di cui quello che ci sta accanto è un segno e un richiamo.

Ti assicuro il mio ricordo nella preghiera affinché il Signore ti illumini e ti dia un’affettuosa disposizione d’animo ad ascoltare la Sua Chiesa.
Ti saluto cordialmente e ti benedico.
Padre Angelo