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Quesito
Carissimo Padre Angelo,
non Le scrivo spesso ma leggo le Sue risposte dove ho trovato gia’ soluzioni a tantissimi dubbi. Grazie per la Sua pazienza e accoratezza con la quale tratta tutti gli argomenti!
Vorrei domandare una cosa che mi fa pensare da quando ho letto certe riflessioni sul danno che possono arrecare a una persona le pratiche occulte o anche un avvicinamento ad esse per gioco o per curiosita’. Ho letto anche interviste con gli sacerdoti che in una o altra maniera trattano il tema dell’esorcismo e della possessione.
La mia domanda e’ questa: come mai basta aprire un poco la porta al diavolo per lasciarlo prendere possesso della vita di una persona (non necessariamente in forma della possessione) ma e’ cosi’ difficile lasciare che Dio “prenda possesso” di una persona?
Piu’ in generale, senza andare ai casi estremi, come mai per perdere la grazia di Dio basta pochissimo, per esempio mancare una volta per pigrizia alla Messa domenicale, e invece ci vuole tantissimo perche’ una persona che ha vissuto a lungo nel peccato mortale possa essere di nuovamente in grazia di Dio?
Grazie in anticipo
Olga
Risposta del sacerdote
Cara Olga,
1. scrivi: come mai basta aprire un poco la porta al diavolo per lasciarlo prendere possesso della vita di una persona (non necessariamente in forma della possessione)?
Potrei dire che non è vero che il demonio prenda possesso di una persona appena questa lascia aperto uno spiraglio per il peccato.
Certamente l’influsso del demonio è certo, tanto è vero che San Pietro ammonisce: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1 Pt 5,8).
Tuttavia va ricordato che mentre il diavolo fa la sua parte, la fa anche il Signore e in maniera molto più forte.
Sì, esiste nel mondo il mistero dell’iniquità, come dice San Paolo. Ma il mistero della pietà (la redenzione di Cristo) è molto più forte.
Anzi, il vero protagonista della storia è il mistero della pietà al quale anche il mistero dell’iniquità (che da Dio è soltanto permesso e ben circoscritto) serve al mistero della pietà.
Noi vediamo le cose che non vanno. Ed è comprensibile che sia così.
Ma siamo certi che la grazia di Dio lavora in maniera misteriosa nel cuore di tutti. Sicché nella vita delle singole persone, come vi sono peccati e imperfezioni, così vi sono atti virtuosi, di spinta verso il bene e verso un’autentica conversione.
2. È vero che per perdere la grazia di Dio ci vuole pochissimo. Ma ci vuole poco anche per ricuperarla. Basta il pentimento e la confessione sacramentale.
Più in generale però si deve riconoscere che è più facile distruggere che costruire.
La Basilica di San Pietro è stata costruita in un lasso di tempio abbastanza ampio. Per distruggerla basta un attimo, una bomba.
Tuttavia nell’ordine della grazia si può compire in un istante quello che da un punto di vista umano richiede un lavorio senza fine. La conversione e l’illuminazione della fede talvolta sono opera di un istante.
Ti ringrazio per la costanza con cui ci segui e anche per la benevolenza che hai per noi.
Ti saluto nel Signore, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo