Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Gentile p. Angelo,
sono un ragazzo di 25 anni molto attivo in parrocchia e nel Movimento Eucaristico Giovanile (MEG, un movimento seguito dai pp. gesuiti).
Da un po’ mi passa per la testa l’idea di diventare in futuro diacono, ma non ne voglio ancora parlare con nessuno, essendo la cosa un po’ prematura. Non credo di avere una vocazione al sacerdozio, ma l’idea di fare un servizio nella Chiesa e per la Chiesa mi fa sentire bene.
La mia domanda è: un diacono permanente sposato come vive la proprio sessualità? E’ tenuto alla castità dopo l’ordinazione o può avere rapporti con la propria moglie e anche figli?
Grazie per una sua eventuale risposta


Risposta del sacerdote

Carissimo,
tutti sono tenuti alla castità, evidentemente ognuno secondo le esigenze del proprio stato.
Per una persona sposata vivere castamente non significa non avere rapporti coniugali, ma viverli secondo la legge di Dio, e cioè senza fare contraccezione e senza usare del coniuge a scopo di libidine.
Il diacono sposato è tenuto alla castità delle persone sposate, non alla castità dei sacerdoti o dei religiosi, i quali promettono di astenersi in assoluto da qualsiasi uso della genitalità.
Pertanto il diacono sposato può avere figli generati anche dopo l’ordinazione diaconale.
Tuttavia la Chiesa chiede ai diaconi sposati di rimanere vedovi (e pertanto di non risposarsi) qualora morisse la moglie. In altri termini, non concede loro di risposarsi.
Ti porgo i più cordiali auguri per il tuo futuro, perché sia tutto secondo il volere di Dio.
Ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo