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Quesito
Caro Padre
Dio ama tutte le creature. Però dice: voi valete più dei passeri.
Sicuramente ama anche i peccatori.
Ma mi chiedo: ama ugualmente peccatori e giusti (di amore infinito) oppure ama di più il giusto? Cosa dice la scrittura? Se dice qualcosa.
Luca
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
Va detto anzitutto che l’amore di Dio è diverso dal nostro, perché noi amiamo una realtà per il bene che ha o che le desideriamo, mentre l’amore di Dio è causativo del bene. Dice S. Tommaso: “Dio non ama il bene come lo amiamo noi. Infatti, poiché la nostra volontà non è la causa della bontà delle cose, ma anzi, è mossa da tale bontà come dal suo oggetto, l’amore col quale vogliamo il bene per qualcuno non è causa della sua bontà, ma al contrario, la sua bontà, vera o supposta, suscita l’amore col quale vogliamo che conservi il bene che ha o acquisti quello che non ha ancora. A questo indirizziamo i nostri sforzi. Quello di Dio, invece, è un amore che infonde la bontà nelle creature” (S. TOMMASO, Somma teologica, I, 20, 2).
Questo significa che Dio non ama maggiormente una persona per il fatto che è più perfetta e più santa, ma una persona è più perfetta e più santa per il fatto che è più amata da Dio. In questo senso si capiscono meglio le parole di S. Paolo: “Che cosa ha tu che non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto; perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?” (1 Cor 4,7).
A questo punto, va detto che Dio comunica di fatto un bene più grande ai giusti che ai peccatori.
Ciò non toglie che il peccatore, con l’aiuto di Dio, possa disporsi ad accogliere tutto il bene che Dio gli vuole.
E allora può diventare più santo del giusto ed essere più amato da Dio.
Chi poi tra gli uomini e tra i santi concretamente sia più amato da Dio, è un mistero che appartiene a Dio. S. Tommaso, dopo tanti ragionamenti, conclude: “Comunque sia parrebbe presunzione voler dirimere una tale questione, poiché, come si dice nei Proverbi ‘‘chi scruta gli spiriti è il Signore (Pr 16,2) e nessun altro” (Ib., I, 20, 4, ad 3).
Credo di essere stato esauriente.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo