Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Caro Padre,
scusi se Le rivolgo anche questa domanda. Una notte ho avuto un sogno piuttosto scabroso. Poi mi sono resoconto che era un solo un sogno. Ho commesso un peccato?
La ringrazio anticipatamente.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
per commettere un peccato grave si devono realizzare insieme tre condizioni.
La prima è che vi sia materia grave. E qui c’é.
La seconda, che vi sia la piena avvertenza della mente. Per piena avvertenza della mente s’intende la capacità di governare i propri atti. Ora nel sogno questa capacità non c’è, anche se ci può sembrare di possederla.
Terzo, ci vuole il deliberato consenso della volontà. E anche questo nel sogno non c’è, proprio non c’è la capacità di governare i nostri atti.
Pertanto, quanto avviene nel sogno, non va imputato a colpa.
Tuttavia, come insegna san Tommaso, bisogna vedere se questi sogni sono stati occasionati da immagini turpi, da discorsi osceni e da altro commesso in giornata. Perché, anche se nel sogno non c’è responsabilità, tuttavia il nostro corpo si può risvegliare sotto l’assedio delle tentazioni e inclinato al male. E in questo ci può essere una spinta al peccato oppure anche motivo di sensazioni o fantasticherie impure.
Nella speranza di essere stato chiaro, ti ringrazio per la domanda, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo.