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Quesito

Caro Padre Angelo,
che senso ha escludere i cardinali ultra ottantenni dal conclave?
Qual è la ratio di questa norma?
Non sarebbe opportuno abrogarla considerando che ora agli elettori è stata trovata una sistemazione conveniente nella casa di s. Marta in Vaticano?
Secondo la mia opinione è assurda una norma del genere considerando che:
a) al compimento dell’80° anno d’età non diventa fisicamente gravoso entrare in conclave e votare per l’elezione del Papa;
b) la vita media si è molto allungata rispetto al 1970 (quando Paolo VI emanò questa norma) per cui bisognerebbe, nella più restrittiva delle ipotesi, escludere solo gli ultra ottantacinquenni;
c) è assurda infine perché gli ultra ottantenni non godono di elettorato attivo (eleggere) ma conservano quello passivo (essere eletti Papi); dovrebbe invece essere il viceversa per evitare pontificati brevi.
Con viva cordialità in Jesu et Maria.
Alessandro


Risposta del sacerdote

Caro Alessandro,
penso che la legge stabilita da Paolo VI e confermata da Giovanni Paolo II abbia principalmente l’obiettivo di contenere il numero dei cardinali elettori entro il numero di 120.
Inoltre Paolo VI, e giustamente, sentiva l’esigenza di dare la possibilità a tutte le comunità cristiane di una certa consistenza di essere rappresentate in conclave.
Se si mantenesse in 120 il numero dei cardinali tra infra e ultraottentennni, molte comunità cristiane non sarebbero rappresentate.
Anche Giovanni Paolo II, nonostante la nuova casa di Santa Marta, non si è sentito di aumentare il numero dei cardinali elettori. Vi sarebbe il pericolo di un’inflazione.
Inoltre va ricordato che il cardinalato non è di istituzione divina, ma ecclesiastica. E addirittura si potrebbe perfino ipotizzare un cardinalato ad tempus.
Se così stanno le cose, gli ultimi Papi hanno fatto bene a stabilire questa norma che permette nel conclave una gestione dignitosa di un folto gruppo di persone in ogni caso non più giovanissime.
Non vedo l’assurdità nel godere di voce passiva, ma non di voce attiva: il Papa non può escludere nessuno dalla possibilità di essere eletto (purché abbia i requisiti stabiliti dal diritto divino).
Mentre di fatto il Papa esclude dalla voce attiva non soltanto i cardinali ultraottantenni, ma anche i vescovi, il clero e i fedeli di Roma (come avveniva in antico).

Ti ringrazio per il quesito, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo.