Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Reverendo padre Angelo.
Prima di tutto La ringrazio per la sua risposta alla domanda da me fatta. Vorrei che sapesse che il suo sito, ovvero la sua rubrica è molto d’aiuto. Per la sua ortodossia, chiarezza ecc..
Sappia che le sue risposte si leggono, anche, nella Siberia più sperduta. La ringrazio di tutto il cuore per il suo operato.
Mi chiamo Roman, tra poco dovrei diventare sacerdote (ho 40 anni) in rito bizantino e partiamo, con mia moglie, da Pietroburgo in Siberia.
Dio m’ha chiamato in questo modo. Non perché sono un bravo ragazzo. Semplicemente Gli ho dato la mia disponibilità.
Le chiedo di ricordarsi di me nelle Sue preghiere.
E ancora un grande grazie.
P.S. Mi scuso per il mio italiano.
Caro Roman,
1. anzitutto ci felicitiamo con te per la tua prossima ordinazione sacerdotale.
Chissà quante grazie il Signore ha preparato per te e per tutti coloro che ti festeggeranno in quel giorno.
Don Bosco diceva che è benedetta la famiglia che dona un figlio al sacerdozio.
A me pare di poter dire che è benedetta anche la comunità cristiana dalla quale il Signore trae qualcuno al sacerdozio.
2. Il sacerdote è immagine viva di Gesù sommo ed eterno sacerdote, che è venuto a noi “pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).
Se è così, si comprende bene perché un’ordinazione sacerdotale sia una benedizione per tutti.
San Tommaso dice che per mezzo dell’infusione del carattere (in questo caso del carattere sacerdotale) l’anima viene santificata.
Anche tu in quel giorno verrai ulteriormente santificato e quella santità ti verrà data non solo per te stesso ma anche per il popolo cristiano.
Nel giorno della tua ordinazione la comunicherai con la tua sola presenza.
Poi la comunicherai attraverso il tuo ministero, principalmente per mezzo della predicazione e della celebrazione dei sacramenti.
3. Ti ringrazio di avermi detto che dopo l’ordinazione andrai con tua moglie nella sperduta Siberia.
Intanto ricordo ai nostri visitatori che i sacerdoti cattolici delle Chiese orientali non sono tenuti al celibato.
Lì la Chiesa ordina sacerdoti anche uomini sposati.
Ma anche lì non permette ai sacerdoti di sposarsi dopo l’ordinazione e qualora disgraziatamente dovessero rimanere vedovi non possono passare ad altre nozze.
4. Mi scrivi: “Sappia che le sue risposte si leggono, anche, nella Siberia più sperduta”.
Penso che questo faccia piacere a tanti nostri visitatori che ci seguono per i medesimi motivi per cui ci segui tu.
Per mezzo del nostro sito si accostano a Cristo cercando la purezza della dottrina, quella che in definitiva appaga l’anima.
5. Ma fa piacere in particolare che il nostro sito sia letto anche nella Siberia più sperduta.
Leggendo la tua mail mi sono subito venute alla mente le parole del Salmo 19: “Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio” (Sal 19,5) che trovano un’eco in San Paolo quando dice: “Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio” (Rm 10,18).
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “la loro voce: quella dei predicatori del Vangelo”.
6. Nel salmo 18 si legge di Dio che “cavalcava un cherubino e volava, si librava sulle ali del vento” (Sal 18,11).
Dio si serve degli Angeli per eseguire i suoi ordini facendo trovare talvolta nel web quanto si va cercando.
E il web, come gli angeli, ha la prontezza del vento.
7. Non si tratta solo di portare una notizia, ma anche di compiere grandi cose, come quando nel Salmo 104 si allude all’azione del vento che aveva reso asciutto il mare e aveva permesso agli israeliti di passare tra due muraglie d’acqua: “Cammini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri” (Sal 104,3-4). “E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero.
Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra” (Es 14,21-22).
Solo quando saremo nell’eternità vedremo tutto il bene che il Signore ha operato nei cuori anche attraverso questo nostro umile servizio.
8. Un’ultima cosa: don Bosco diceva che il Signore non nega nulla ad un novello sacerdote nel giorno della sua prima Messa.
A te chiedo di domandare al Signore che molti altri giovani facciano quello che il Signore ti ha concesso di fare: “Dio m’ha chiamato in questo modo. Non perché sono un bravo ragazzo. Semplicemente Gli ho dato la mia disponibilità”.
Ti ricorderò al Signore perché nel momento dell’infusione del carattere ti santifichi abbondantemente a beneficio tuo personale e ti tutti coloro che il Signore ti ha affidato.
Ti benedico.
Padre Angelo
p.s.: il tuo italiano è ottimo. Complimenti!