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Buon giorno padre Angelo,
abbiamo festeggiato da pochi giorni il primo Novembre la festa di tutti i Santi…. e vorrei porle proprio una domanda sui santi:
Ho sentito parlare di santi inesistenti, cioè di santi che in realtà non sono mai esistiti e che sono frutto della fantasia popolare. Proprio un sacerdote durante la Messa il giorno di san Rocco disse che di questo santo non si sa praticamente niente, nemmeno se sia realmente esistito. Inoltre cercando su internet ho scoperto che ci sono anche dubbi sulla reale esistenza di diversi santi, tra cui san Espedito, santa Filomena, santa Barbara. Anche del mio santo protettore, san Vito, di storico non si sa niente,infatti c’è chi dice che sia nato in Sicilia e chi in Lucania…. e anche sul suo martirio ci sono grosse contraddizioni, chi dice che sia stato calato nell’olio bollente e chi che sia stato sottoposto alla tortura della catasta, e non si sa dove questo sia avvenuto… ma soprattutto leggendo la sua vita si percepisce subito che è un insieme di leggende piene di miracoli strepitosi e gesti eclatanti, insomma sembra di leggere una bellissima favola medioevale… e non le nego di aver dubitato della reale esistenza di questo santo!
La mia domanda è questa: se una persona (o una città) ha come santo patrono un santo mai esistito oppure se si chiede l’intercessione di un santo inesistente…. in realtà non si sta affidando a nessuno?
Mi spiego meglio: se prego un santo chiedo vuol dire che chiedo la sua intercessione, ma se questo non esiste la mia preghiera va a vuoto?… cioè nessun santo pregherà per le mie intenzioni? Oppure se chiamo mio figlio Rocco (e quindi lo affido a san Rocco), se questo santo non esiste mio figlio si troverebbe senza un protettore e un intercessore?
La ringrazio anticipatamente e le invio cordiali saluti.
Vito
Caro Vito,
1. sui Santi cosiddetti inesistenti è necessario andare cauti, perché talvolta non trovando documenti relativi alla loro vita si dice frettolosamente che non sono neanche esistiti.
Ti posso garantire per esperienza personale di due monache del 1600, fondatrici di un Monastero domenicano, i cui corpi sono conservati incorrotti, di cui conosciamo il nome, il cognome, da dove provenivano, quando e quanto sono vissute, ma tutti i documenti relativi alla loro vita sono bruciati in un incendio.
Tutto quello che sappiamo lo conosciamo dalla testimonianza delle consorelle superstiti e da quelle che sono venute dopo di loro fino ad oggi.
La stessa cosa vale per la beata Imelda Lambertini.
2. In ogni caso, supposto anche che qualche santo non sia esistito, va riconosciuto che un determinato culto si è cominciato a darglielo anche perché si è potuto sperimentare l’efficacia della sua protezione con le grazie ottenute.
La devozione verso i santi si sviluppa in genere partendo da questa strada.
Se non ci sono grazie, non c’è neanche il culto e non se ne tramanda la memoria.
3. Ora sapendo che una canonizzazione avviene perché la Chiesa proclama santa una determinata persona e la presenta come modello di vita e intercessore in cielo vuol dire che in Cielo c’è questa persona.
Che il Cielo abbia un nome o una storia diversa da quella che è raccontata dalla terra cambia poco.
Il Signore non è poi così fiscale!
4. Sul potere di canonizzare va ricordato che Gesù Cristo ha dato alla Chiesa ampi poteri.
Ha detto infatti: “In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo” (Mt 18,18).
Ebbene, se la Chiesa proclama che un determinato Santo è patrono di una città o è intercessore per una particolare causa, è necessario dedurre che in Cielo venga ratificato quanto è stato decretato sulla terra.
Ciò significa che in Cielo quell’intercessore c’è.
Sicché la nostra preghiera non cade mai nel vuoto.
5. Ha fatto scalpore a suo tempo la vicenda di Santa Filomena, della quale il santo Curato d’Ars era devotissimo.
In un primo tempo la si era identificata con una martire trovata nelle catacombe. Poi qualcuno ha detto che si trattava di un errore e che forse non è mai esistita.
Intanto però la preghiera di molti è salita a Dio invocando di Santa Filomena e ha ottenuto numerosissime grazie.
Il Santo Curato stesso attribuì a santa Filomena una sua guarigione miracolosa.
6. Che dire allora nel caso che Santa Filomena non sia mai esistita?
Che il Signore ha accolto la preghiera che gli è stata rivolta con umiltà per l’intercessione di questa Santa.
La preghiera infatti è sempre rivolta a Dio, sorgente della grazia, della santità e della gloria.
E che il Signore in virtù dell’umiltà con cui quella preghiera gli è stata presentata e anche in virtù dell’intercessione di tutti i Santi che in Paradiso pregano per noi – anche dei più umili – ha esaudito i desideri dei fedeli.
7. Ragion per cui è necessario affermare due cose:
primo, essere cauti nel dire che alcuni Santi non sono mai esistiti;
secondo, che la preghiera rivolta a Dio per la loro intercessione Gli è sempre stata gradita perché guardando all’umiltà di chi pregava ha accolto a suo favore anche l’intercessione di tutti i Santi.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo