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Quesito

Buongiorno, Padre Angelo. 
La disturbo ancora un momento.
San Paolo, nato nel 4, non ha conosciuto Gesù. È noto dove abbia sentito i contenuti della sua predicazione? Ha letto i Vangeli? Ne ha sentito parlare? O la sua sapienza è frutto di quella straordinaria conversione sulla via di Damasco?
Grazie.
Buona giornata


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. a proposito di quanto hai chiesto una cosa è sicura: San Paolo non aveva letto i Vangeli perché i Vangeli non erano ancora stati scritti.
La Bibbia di Gerusalemme dice che la conversione di San Paolo avvenne verso l’anno 33. Dopo un soggiorno in Arabia e un ritorno a Damasco dove rimase tre anni (Gal 1,17) salì a Gerusalemme verso l’anno 37 (cfr. La Bibbia di Gerusalemme, p. 2657).
Il Vangelo a quei tempi era predicato. Di certo è che San Paolo conosceva questa nuova dottrina, tant’è che la combatteva.
Dunque dai circoli dei farisei, ai quali egli apparteneva, aveva appreso tante cose riguardanti Gesù e il suo insegnamento.
Quando verso il 37 va a Gerusalemme e poi sta insieme con Pietro per 15 giorni certamente ricevette molte informazioni.

2. Tuttavia ci sono due affermazioni di San Paolo che fanno pensare anche ad un’altra fonte, Gesù, che gli è apparso dal cielo.
La prima di queste affermazioni la troviamo in 1 Cor 11,23-24 quando a proposito dell’Eucaristia scrive: “Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me”.
Il biblista Giuseppe Ricciotti commenta: “Quanto alla fonte da cui proviene l’insegnamento è da San Paolo stesso indicata con le parole: io ho ricevuto dal Signore, ove il pronome io anche in greco è posto a principio evidentemente a scopo di rilievo. È quindi spontaneo concludere che Paolo si appella ad una rivelazione personale: la quale tuttavia non aveva comunicato qualcosa che per lui era totalmente nuova, bensì aveva confermato e approfondito nel suo arcano significato ciò che egli già sapeva dalla comune catechesi apostolica fin dal tempo del suo battesimo a Damasco” (G. Ricciotti, Le lettere di San Paolo, p. 89).

3. Del medesimo sentire è anche Marco Sales il quale sottolinea quel “ho ricevuto: e cioèper una rivelazione immediata del Signore, forse durante i primi tre anni passati in Arabia poco dopo la sua conversione. L’apostolo aveva comunicato ai Corinzi con tutta esattezza quanto gli era stato rivelato da Dio intorno all’Eucaristia”.

4. Giuseppe Ricciotti continua: “In conclusione l’insegnamento impartito da Paolo ai Corinzi riguardo all’Eucaristia non deve essere datato dal tempo di questa lettera (primavera del 56) ma dall’epoca in cui egli li catechizzò per la prima volta, ossia dall’anno 51; l’epoca poi in cui Paolo a sua volta apprese la dottrina dell’Eucaristia risale a molto più in alto. Le sue prime nozioni essenziali devono essere assegnate al tempo della conversione (anno 36), e il loro approfondimento agli anni successivi, in cui Paolo rafforzò e approfondì la sua nuova fede sia mediante relazioni personali sia al contatto con le varie cristianità di Siria e della Giudea, e personalmente con Pietro” (p. 89).

5. La Bibbia di Gerusalemme commenta le parole “ho ricevuto dal Signore così: “Non con una rivelazione diretta mediante una tradizione risalente al Signore”.
Questa conclusione forse è troppo frettolosa perché non si può escludere la rivelazione personale cui San Paolo fa riferimento.
Infatti rimane vero quanto San Paolo dice in Gal 1,11-12: “Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo”.

6. Giuseppe Ricciotti commenta così tale affermazione: “Questa rivelazione non esclude in alcun modo la dipendenza di Paolo anche dalla comune catechesi emanante dagli apostoli, bensì rappresenta insieme con questa un fattore della formazione di Paolo in quanto apostolo” (Ib., p. 216).

7. Conclude Giuseppe Ricciotti: “Alcuni insegnamenti impartiti ai fedeli da Paolo durante la sua operosità di apostolo sono attribuiti a rivelazioni avute: l’insegnamento circa l’Eucaristia che egli ha impartito ai fedeli di Corinto è comunicato a lui dal Cristo: “Io infatti ho ricevuto dal Signore ciò che poi vi ho trasmesso”.
Così pure parlando di matrimonio e verginità agli stessi corinzi egli impartisce varie norme, delle quali alcune provengono non da lui personalmente ma dal Signore (cfr.1 Cor 7,10), altre invece provengono non dal Signore ma da lui” (G. Ricciotti, Paolo apostolo, p. 264).

Augurandoti ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo