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Quesito

Caro Padre Angelo,
Le scrissi tempo addietro per spiegarle la mia difficile convivenza con l’ortodossia. Mi dispiace sempre ancora che fu una lettera assai lunga. 
Lei mi disse ‘Pertanto fa il tuo dovere: ritorna all’ovile a capo del quale Cristo ha messo Pietro.’
Volevo farle sapere semplicemente che all’ovile ci sono ritornato e quest’ estate ho fatto la confessione e ricevuto la Comunione in una chiesa cattolica di Jesolo. 
Ora sono ritornato in Inghilterra dove vivo e continuerò a partecipare regolarmente alla Messa e a confessarmi/prendere la Comunione. Sento la presenza viva di Cristo in me fin da Jesolo.
La ringrazio ancora del suo incoraggiamento e delle sue preghiere e prego che Dio continui sempre ad ispirarla nel suo bel cammino Cristiano!
Un caro saluto,
P.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. sono contento per quello che hai fatto.
A vantaggio dei nostri visitatori, ricordo che hai sposato una donna ortodossa e che hai due bellissimi bambini.
L’hai sposata nella chiesa ortodossa russa e da quel momento hai cominciato a frequentare tale chiesa ortodossa.
Avevi scelto il rito ortodosso perché uscivi da una lontananza dalla chiesa cattolica e soprattutto perché avevi aderito ad una setta indiana.
È stato merito di tua moglie riportarti a Cristo. Inizialmente sei tornato alla Chiesa cattolica, ma col matrimonio e soprattutto con la nascita dei figli sei passato alla liturgia ortodossa.
Anzi, gli ortodossi ti hanno fatto uscire ufficialmente dalla Chiesa cattolica con il conferimento della cresima.

2. Col tempo, però ti sei accorto che gli ortodossi non vanno d’accordo fra di loro neanche sul piano dottrinale.
Per la Chiesa greca tu non saresti neanche cristiano perché la chiesa greca considera invalido il battesimo dei cattolici.
Mentre la Chiesa russa riconosce valido il nostro battesimo e per questo si sono limitati a cresimarti.
Poi ti sei accorto anche di questo: mentre nelle chiese ortodosse ci sono tensioni e litigi (sicché alcune anche oggi continuano a scomunicarsi a vicenda) nella chiesa cattolica l’autorità del Papa è un punto di riferimento e serve se non altro a sminuire le tensioni.

3. Ciò che ti ha convinto ritornare la chiesa cattolica è stato il conflitto della Russia con l’Ucraina. Qui riporto le tue testuali parole
“La mia crisi con la chiesa ortodossa è arrivata al culmine con la guerra in Ucraina. Quando sentii il patriarca di Russia per così dire ‘benedire’ l’attacco della Russia in Ucraina ed inoltre aggiungere commenti (in omelie in chiesa) che sembravano essere opposte allo spirito e amore cristiano (sempre in riferimento alla guerra)… ne fui profondamente scosso. Non riuscivo più a partecipare alle liturgie in quanto nei riti della Chiesa ortodossa russa si commemora il patriarca russo un paio di volte ogni domenica (che equivale a dire ‘Io sono d’accordo con quello che dice il capo di questa chiesa’). Era contro la mia coscienza in tutto e per tutto. Quello che lui aveva detto sulla guerra e l’apparente disprezzo totale della morte e ferimento di tanti innocenti (nonché distruzione delle loro case e vite) era totalmente contrario a tutto ciò che Dio, il prete cattolico, i miei famigliari e gli altri compaesani cattolici mi avevano insegnato fin da piccolo. 
Con gran dispiacere, smisi di frequentare la chiesa russa. Anche mia moglie ne fu rattristata (i miei piccoli bambini rimasero confusi) ma lei mi rispettò capendo (col tempo) che è un tema complicato e che diverse persone nella nostra chiesa se ne sono andati per lo stesso motivo. Lei continua ad andarci perché non vuole pensare troppo a quello che succede in Ucraina e perché i nostri figli sono abituati ad andare lì (hanno anche diversi amici in chiesa ecc.). In pratica lei non vuole scombussolare la situazione e la capisco. Quindi ci rispettiamo a vicenda ma… purtroppo c’è stato un forte ‘spaccamento’ in ciò che eravamo abituati a fare come famiglia. Inoltre sono diventato un orfano spirituale. Non ho una chiesa in cui andare. Inizialmente ho pensato di frequentare la chiesa ortodossa di un’etnia diversa, per es. quella rumena (la chiesa rumena ha infatti criticato le parole del patriarca russo e molti preti russi sono passati alla chiesa rumena proprio per il loro dissenso verso la chiesa russa). Ma da un lato la chiesa rumena si trova lontana e poi mi sentirei troppo fuori posto in quanto condividerei solo la fede ma non la cultura e la lingua (almeno in quella russa avevo la mia famiglia con me). Tengo anche a precisare che viviamo all’estero e non in Italia.
E cosi, pian piano mi è ritornato il mio amore per la chiesa cattolica, come ce l’avevo da piccolo. Ho iniziato a rileggere il catechismo della chiesa cattolica, a recitare il rosario, a guardare tv2000, a guardare film di santi cattolici. Trovo molta gioia in queste pratiche, ma è anche difficile approcciarmi a questa ricerca, in quanto nella chiesa ortodossa russa mi è stato insegnato ad nauseam che quello che proviene dalla chiesa cattolica è scismatico, privo di spirito, e molto spesso condizionato dal diavolo (come le apparizioni mariane). Addentrarmi nella fede dei miei padri è quindi un passo che mi piace fare, ma difficile in quanto a volte ho anche paura di fare la cosa sbagliata. Ho ragionato a lungo ultimamente se partecipare ad una messa cattolica oppure no. Da un lato sento che così facendo tradirei la mia famiglia e la chiesa ortodossa. Non voglio confondere troppo i miei bambini, né avere un’unione spirituale con la mia famiglia che è sì cristiana, ma basata su dogmi molto diversi e in più faremmo parte di due chiese che si accusano a vicenda di essere scismatiche!
Ma ultimamente lo Spirito mi ha chiamato un po’ più fortemente a partecipare ad una messa cattolica e cosi ieri ho finalmente partecipato ad una di esse (l’ultima fu 10 anni fa!). Mi sono astenuto dal ricevere l’Eucaristia (che equivarrebbe altrimenti ad un’automatica scomunica della chiesa ortodossa). Sono rimasto un po’ deluso, ma non troppo. Sapevo che il rito mi sarebbe apparso un po’ floscio e privo di serietà viste le lunghissime liturgie a cui ero abituato. Eppure, anche guardando messe cattoliche on-line nelle ultime settimane ho ritrovato un certo amore cristiano (semplice e concreto!) che non vedevo da tempo nella chiesa ortodossa. 
Che fare dunque? Seguire i miei bisogni spirituali o quelli della mia famiglia nell’insieme? Se non c’era la mia famiglia, probabilmente mi sarei già ricongiunto con la chiesa cattolica, ma così come stanno le cose la scelta è molto più difficile. Non voglio avere una fede diversa (o quantomeno far parte di chiese con dogmi diversi) da quella dei miei figli. È una situazione che mi lacera di tristezza – eravamo così uniti nella fede, specialmente la domenica”.

4. Sono contento per quello che hai fatto a Jesolo: ti sei confessato e ti sei comunicato.
E continui a farlo anche adesso con il felice risultato che hai descritto con queste parole: “Sento la presenza viva di Cristo in me fin da Jesolo”.
Questo certamente a motivo della Santa Comunione che noi cattolici, nelle giuste disposizioni spirituali, possiamo fare tutti i giorni o comunque tutte le domeniche.
Ricordo che durante il sinodo sull’eucaristia tenutosi nel 2005 un vescovo ortodosso russo, invitato a parteciparvi, volle ricordare come esempio di serietà che i fedeli della chiesa russa fanno la Comunione solo quattro volte all’anno, precedute da pratiche penitenziali e da confessione.
Nella chiesa cattolica puoi fare la Comunione tutte le settimane ed è proprio questo che, insieme al conservarti in grazia di Dio, ti fa sentire viva dentro di te la presenza di Cristo.
(Per la precisione nella Rocor, ossia nella Chiesa russa ‘in esilio’ formata dai russi che fuggirono le persecuzioni comuniste, si viene incoraggiati a fare la Comunione ogni settimana, sempre con la giusta preparazione). 

5. San Tommaso d’Aquino chiedendosi se sia lecito ricevere ogni giorno questo sacramento scrive: “Circa l’uso di questo sacramento possiamo considerare due cose. La prima da parte del sacramento stesso, la cui virtù è salutare per gli uomini. E sotto quest’aspetto è utile riceverlo quotidianamente, perché ogni giorno se ne riceva il frutto. Di qui le parole di Sant’Ambrogio: “Se il sangue di Cristo ogni volta che si effonde, si effonde a remissione dei peccati, io che pecco continuamente devo riceverlo sempre, sempre devo prendere la medicina”.
In secondo luogo possiamo considerare la cosa da parte di chi si comunica, il quale è tenuto ad accostarsi a questo sacramento con grande devozione e riverenza. Perciò se uno ogni giorno si trova preparato, è cosa lodevole che lo faccia ogni giorno. Per cui Sant’Agostino dopo aver detto, “Ricevilo ogni giorno, perché ogni giorno ti giovi”, soggiunge: “Vivi così da meritare di riceverlo ogni giorno” (Somma teologica, III, 80,10). 

6. San Tommaso ricorda poi che l’amore di Dio non rimane mai ozioso, ma opera cose grandi, come disse a suo tempo San Gregorio magno.
Anche nella Santa Comunione l’amore di Dio non rimane mai ozioso ma opera cose molto grandi per questo, San Tommaso scrive: “Con questo sacramento, per quanto dipende dalla sua efficacia, l’abito della grazia e delle virtù non viene soltanto conferito, ma anche posto in attività, conforme alle parole di San Paolo: “La carità di Cristo ci sospinge”. Ecco perché in forza di questo sacramento l’anima spiritualmente si ristora, in quanto rimane deliziata e quasi inebriata dalla dolcezza della bontà divina, secondo l’espressione dei Cantici: “Mangiate, amici; bevete, inebriatevi, carissimi” (Ib., III, 79, 1, ad 2).

7. Tornando alla Chiesa cattolica e facendo la Comunione tutte le settimane permetti all’amore di Dio di fare cose molto grandi nella tua vita.
Mi auguro che anche i tuoi figli, e successivamente anche tua moglie, possano gustare quello che stai gustando tu.

Per questo ti assicuro vivamente la mia preghiera e ti benedico.
Con te benedico anche la tua bella famiglia.
Padre Angelo