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Quesito

Gentile Padre Angelo,
da tempo ormai studio i quesiti che le vengono posti (e particolarmente le risposte), che trovo davvero utili per la loro completezza, chiarezza, logicità e anche per il grande numero degli argomenti trattati. Che la Sapienza La illumini sempre, caro Padre!
Passo dunque a porLe un mio quesito: non ritiene che la disciplina dei fedeli riguardo alla religione sia ormai spesso inadeguata?
Molte persone cattoliche romane che conosco hanno affermato più volte dottrine eretiche con ostinazione (negando la transustanziazione, la necessità del battesimo dei bambini, ritenendo che Dio si possa conoscere anche senza la mediazione della Rivelazione e che si possa adorarlo nel Sacramento senza la mediazione della Successione Apostolica, e moltissime anche nel fideismo, ritenendo addirittura doveroso non credere nella possibilità della Ragione di concorrere alla formazione della giusta Dottrina).
Cercando di spiegare loro il come e il perché della dottrina cattolica ( nei miei limiti, ahimè non conosco la sacra Teologia come Lei, ma ne ho comunque una buona “infarinatura” grazie ad Agostino e alla Summa, che tra l’altro non ho ancora finito di studiare, e ovviamente al Catechismo ufficiale ) molte volte mi sono sentito dire che le mie argomentazioni sono troppo vecchie per essere ancora vere (!), da persone che si dichiarano cattoliche ( e ritengono che un Papa sia infallibile solo se non commette mai errori di alcun genere (!)).
Una volta mi hanno detto addirittura che non devo disturbare gli altri e parlare di argomenti che non vogliono ascoltare, dicendomi che sembravo Torquemada.
Talvolta mi chiedo se i miei amici e parenti sarebbero cattolici se non fossero stati cresciuti in un ambiente cattolico. La risposta che mi dò è troppo brutta anche solo per scriverla.
È giusto che i responsabili delle anime di tutti costoro non si impegnino sempre più con misure che dovrebbero essere normali per chi è cattolico?
È giusto che altri fedeli cerchino di aiutarli senza un giusto controllo ecclesiastico?
Ormai la città degli uomini è davvero indistinguibile da quella di Dio, sembra che le eresie e i malcostumi siano ovunque, fuori, e temo ormai nella chiesa.
Forse anch’io ho scritto eresie in questa lettera, certamente ho peccato di superbia.

La ringrazio per l’attenzione.
Sebastiano P.


Risposta del sacerdote

caro Sebastiano,
hai toccato uno dei punti più dolenti della vita della Chiesa d’oggi: la mancanza di catechesi.
Non parlo della catechesi iniziale (grazie a Dio questa c’è), ma di quella permanente per gli adulti.
Una volta c’era la catechesi che i parroci facevano durante i vespri della domenica. Era una catechesi organica e sistematica: ogni quattro anni toccava tutti i punti della dottrina e della morale cristiana.
Oggi questa forma di catechesi è crollata non perché non sia valida in se stessa, ma perché, stanti le trasformazioni della società, la gente di domenica è imprendibile. Bisogna accontentarsi che venga a Messa.
Questa catechesi in qualche modo si salva in alcuni gruppi e movimenti ecclesiali. Ma chi ne fruisce non è la massa, ma solo un esiguo numero.
A questa mancanza si deve aggiungere il clima del “fai da te” per cui ognuno si addomestica la religione e la morale come vuole. È il cosiddetto relativismo, di cui tanto parla Benedetto XVI.
I pastori sono consapevoli di tutto questo, ma non sanno da che parte cominciare.
Del resto se la soluzione fosse semplice, tutti la conoscerebbero e l’avrebbero già fatta propria.
Forse una strada passa anche attraverso i mezzi di comunicazione sociale di cui tu ed io in questo momento stiamo fruendo. Questo però è solo un canale. Bisogna raggiungere tutti!
La Chiesa oggi ha bisogno di profeti, nel senso più alto del termine, e cioè di persone che mosse dallo Spirito Santo aprano nuove strade di evangelizzazione e di catechesi per i giovani e per gli adulti.
Preghiamo il Signore perché susciti e dia al più presto questo dono alla sua Chiesa. É un dono indispensabile.

Tranquillizzati, caro Sebastiano, non ha detto alcuna eresia. L’amore per la Chiesa e per le anime ti muove a parlare e a far sentire la tua voce!
Ti ringrazio per aver portato l’attenzione su questo punto importante della vita cristiana.
Ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo