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Quesito

Gentilissimo Padre,
sono capitata sul suo sito per pura casualità mentre ero qui disperata al PC a cercare un segno…. e Dio si vede che mi ha portato fin qui, fino a lei.
Le scrivo perchè ho commesso più volte un brutto peccato: l’adulterio.
Sono sempre stata per anni una moglie cristiana, seria, devota a mio marito.
Ma poi da un anno non so cosa mi è successo, ho perso completamente il cuore e la testa per un altro uomo tanto da aver pensato di fuggire con lui.
Tradisco mio marito ormai da un intero anno.
Mi sento uno schifo di persona, una pessima donna, una pessima cristiana.
Ogni volta che cado nel peccato corro in Chiesa dal sacerdote a confessarmi e a chiedere il perdono per il tradimento nuovamente compiuto.
Mi riprometto con forza di non farlo più ma poi magari dopo qualche mese ci ricasco.
Mi sento debole, vulnerabile, forse anche perchè da anni ormai le cose in casa con mio marito andavano  (e vanno) malissimo.
Le vorrei chiedere, se posso, due cose :

1) Quante volte Dio potrà ancora perdonarmi per il mio peccato? E’ vero che ogni volta mi confesso con cuore pentito e giuro che mai più ricadrò nel peccato ma poi ci ricasco e mi dico che ormai Dio si sarà stancato di perdonarmi e ormai non vi è più speranza per me.
Sono convinta che mi aspettano ormai le fiamme dell’inferno e non ci sia più salvezza né perdono per me. perchè quante volte Dio può perdonare uno stesso medesimo peccato?

2) Esiste una preghiera potente per aiutarmi a tornare in me e uscire da tale adulterio?
Una preghiera che posso invocare per non vedere mai più quest’altro uomo?
Mi sento debolissima e so che con le mie sole forze non ne uscirò mai.
Se la Chiesa ammettesse il divorzio tra i coniugi forse, glielo dico in onestà, mi sarei già separata e divorziata da mio marito per rifarmi una vita ma la Chiesa non ammette divorzio e io mi trovo sul precipizio…. sul bordo di un pericoloso burrone.
La ringrazio per avere avuto la pazienza di leggere tutta la mia mail .
Grazie di cuore.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. in questa situazione di peccato, vedo che corri subito al confessionale perché sei turbata e pentita per quello che fai.
E fai bene.
La confessione ti libera dal peccato, ti ridona la grazia (e con essa la forza di non ricadere) e puoi fare la Santa Comunione che ulteriormente ti irrobustisce.

2. Probabilmente manca una cosa perché tu possa avere la forza di smettere definitivamente questa storia che ti spezza la vita. Ed è proprio la cosa che vai ricercando e che chiedi anche a me.
La risposta viene dal Signore: “Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Mc 14,38).
San Pietro non ha pregato dopo aver sentito questo ammonimento del Signore. Ha preferito curiosare “per vedere come andava a finire” (Mt 26,58). Ed è caduto.
Ti occorre dunque molta preghiera.

3. Molto di più ti occorre questa preghiera perché vai cercando in un uomo quello che solo Dio ti può dare.
Il matrimonio è un sacramento e cioè un segno sacro. Il marito che un giorno hai sposato è un segno sacro, un richiamo di un altro Sposo, l’unico che può colmare il tuo cuore. E lo può colmare con la sua presenza, con la sua grazia, con le sue parole che non sono solo parole, ma parole e opere.
Solo Lui con la sua persona può abitare, mediante la grazia, dentro il tuo cuore.
Gli altri, per quanto amati, sono nel cuore con l’affetto, ma non con la loro persona.

4. Mi dici che se la Chiesa concedesse il divorzio avresti già abbandonato tuo marito e saresti fuggita con l’uomo che hai incontrato di recente.
Ma se tu avessi sposato proprio quest’ultimo uomo al posto di tuo marito, a distanza di anni probabilmente diresti la stessa cosa.

5. Molto spesso le insoddisfazioni del cuore nascono proprio dal fatto che cerchiamo nelle persone umane ciò che esse non possono darci. Perché quello che cerchiamo ce lo può dare in definiva solo il Signore.
Per questo ti esorto a intensificare molto la tua preghiera.
Devi sentire e godere la presenza del Signore nel cuore, godere per la sua parola e per quello che suscita in te.
Quando sentirai questo, non andrai più alla ricerca di cisterne screpolate (Ger 2,13).

Ti suggerisco di pregare ogni giorno col Santo Rosario, come ha chiesto la Madonna a Fatima.
Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo