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Quesito

Salve,
grazie per la risposta.
Quindi dovrei interrompere la mia convivenza???
credo che non lo farò…mi spiace! dopo queste parole preferisco vivere nel peccato mortale.
Io penso che con la mia compagna non distruggiamo nulla (come dice lei), anzi costruiamo con amore più delle coppie che voi sposate, offrendo aiuto anche ai bisognosi… tra l’altro queste coppie spesso dopo qualche mese divorziano.
L’ennesima delusione che arriva dai predicatori di Dio, che predicano bene e razzolano male.
Mi spiace affermare questo, senza conoscerla, ma il mio è uno sfogo.
Visto che a me viene contestata la convivenza ecco alcune cose che io contesto invece ai preti
1)Non reputo giusto pagare per ricevere un sacramento, ecco il tariffario:
*battesimo 50 euro
*matrimonio 100 euro
*funerale 50euro
*messa per i defunti 10 euro
*cresima…per fortuna non si paga perchè è il vescovo in genere a farla, ma ti costringono a fare dei doni.
Quindi una persona povera dovrà vivere nel peccato.
2)Si parla di peccato mortale nei miei confronti…semplicemente perchè vivo con la persona che amo senza la consacrazione di Dio, allora come definiamo il peccato che molti preti fanno tradendo Dio, frequentando donne, avendo figli e abusando di bambini? ma la cosa più assurda che tranne i casi mediatici….il resto dei preti continuano a ricoprire il ruolo di prete, magari cambiandogli la sede come è successo all’ex parroco della mia parrocchia.
3)Si predica tanta povertà…i preti che conosco io vivono tutti nel lusso,in case nuove acquistate
"dopo" che hanno ricevono i voti, macchine ipermoderne,cellulari e computer di ultima generazione.
4)Celebrare il matrimonio a donne incinte col pancione e vestito bianco con velo annesso, non è un
peccato mortale?
5)Come mai non è obbligatorio vestirsi più da preti, con camicia scura e colletto? la vedo come una
mancanza di rispetto per chi sceglie di sposare Dio, che si è fatto uomo ed è morto per noi. I tempi
sono cambiati solo per voi? e poi la convivenza non viene accettata ed è un peccato mortale.
6)Potrei continuare ad elencare altre cose che disapprovo dei preti… ma chi sono io per farlo? un peccatore… meno di loro.
Nonostante tutto… e nonostante non potrò ricevere la Cresima, visto che vivo nel peccato… continuerò a essere un buon cattolico, perchè la mia fede è talmente forte da guardare oltre i preti.

"Ciò che è vero, deve essere vero per tutti e per sempre." Giovanni Paolo II

Cordiali Saluti
Aldo


Risposta del sacerdote

Caro Aldo, 
1. la tua mail, purtroppo, è polemica. 
Mi dispiace. 
Mi dispiace soprattutto perché preferisci vivere in peccato mortale ed esposto in qualsiasi momento al peggio.
Non è una bella scelta, soprattutto per uno che si definisce molto cattolico
Gesù ha detto: “che cosa giova all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la sua anima?” (Mt 16,26)
Inoltre non è condannando l’operato degli altri che salvi il tuo operato davanti a Dio.

2. Mi presenti le offerte indicate per la celebrazione dei sacramenti della tua diocesi.
Quando ero bambino mi insegnavano che in tali occasioni si contribuiva con un’offerta alle necessità della Chiesa.
Il matrimonio in chiesa ti fa spendere 100 euro.
Ma quale povero di questo mondo non è contento di tirarli fuori?
Non vi sono forse delle spese per apparecchiare la celebrazione, non vi è forse l’impegno del sacerdote che prepara due parole adatte alla vostra circostanza, la Chiesa non sarà forse ordinata, pulita per la vostra celebrazione, non vi saranno le luci accese e chissà quante altre cose?
Sarei contento di sapere quanto costerà la tua celebrazione del matrimonio: invitati, pranzo, inviti, fotografie, viaggio di nozze… solo per dire qualcosa…
E tu "molto cattolico" trovi eccessivo 100 euro per il momento principale?
Comunque se non li hai, dimmelo, te li mando io!

3. Tuttavia se tu dirai al sacerdote che non hai i soldi da dargli per la funzione, stai tranquillo che ti sposa lo stesso.
Né manderà i carabinieri a casa tua se non gli dai l’offerta che gli spetta.
Tra parentesi: parli di 10 euro per le messe per i defunti. Ma non sai che si celebrano le messe anche per i vivi?
E non sai che i 10 euro non sono la paga della Messa, ma indicano la volontà di unirsi con un sacrificio personale (per il bene della Chiesa) al sacrificio redentore di Cristo?
E che è per questo che si parla di un vantaggio particolare derivante dal sacrificio del Signore?

4. Mi parli del comportamento dei preti: ma sono proprio tutti così come me li descrivi?
Quelli che hai finora incontrato hanno tutti "abbusato" (sic, dalla tua mail) di te?
Sono stato bambino anch’io. Non me ne sono accorto.

5. Ma anche se fossero così come tu mi dici, il tuo peccato davanti a Dio rimane. 
Sai che quella ragazza non è ancora tua.
E sai anche più di me che quell’amore non è puro.

6. Mi dici che i preti che tu conosci vivono tutti nel lusso: vivono tutti in case nuove.
Come, non vivono in canonica? La casa non è forse della parrocchia?
Io ti direi: vieni a vedere come si vive dentro i conventi, se sono case nuove, se i frati hanno tutti le macchine iper… 
Io queste cose non le vedo, eppure vivo in convento. 
Tu che non ci sei, le vedi dappertutto. 
Ma questa è proprio bella!

7. Ti domando: perché celebrare un matrimonio per una donna in attesa è peccato?
Sarà stato un peccato la fornicazione. Ma se è pentita e si è confessata, perché bisognerebbe negarle il matrimonio?
Perché dovrebbe essere un peccato mortale la celebrazione del matrimonio! 
E la tua ragazza quando si sposerà, se si sposerà in Chiesa, che velo porterà?
Se porterà il velo bianco dopo aver convissuto per anni compirà un peccato mortale a motivo del velo?
È un peccato grave la convivenza, ma non il velo! Questo può portarlo del colore che vuole. Non è per il colore del velo che ci si salva davanti a Dio.

8. Circa la veste: premesso che la veste non è l’essenza del sacerdozio, io tuttavia la porto sempre. Evidentemente non come dici tu, perché sono un frate domenicano e quindi porto la veste bianca.
Ma portare o non portare la veste ecclesiastica non è un peccato grave.
Invece la fornicazione lo è.

9. Ti voglio dire un’ultima cosa: Nostro Signore dice che il diavolo è il padre della menzogna (Gv 8,44).
Dire che l’amore di conviventi per un cristiano è un amore puro, è frutto di questa paternità.
Io al Signore ci credo.

10. E credo anche ai preti che perché mi danno la Parola di Dio, perché pregano per me, perché vivono per me, perché mi danno i sacramenti. 
Quando avevano la tua età, hanno rinunciato a formarsi una famiglia per salvarmi l’anima.
E vedo che anche oggi tanti giovani che entrano in seminario continuano a fare la stessa scelta.
Io sono contento di questi seminaristi e di questi sacerdoti.
Tu li vedi una banda di egoisti, io no. 
Vedo il loro travaglio quando devono fare la scelta per entrare in Seminario, vedo il loro combattimento, la loro volontà di salire sempre più in alto nella santità, li vedo forti e fedeli anche quando la gente non capisce le esigenze del Vangelo e li lascia soli.
Ripeto: io sono contento di questi seminaristi e di questi sacerdoti.
Non sono invece contento delle convivenze perché l’esperienza sessuale fuori del matrimonio – come ha detto il beato papa Giovanni Paolo II in Familiaris consortio n. 11- è una menzogna.

Ti saluto anch’io cordialmente, ma sul serio perché ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo