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Quesito

Salve Rev. P. Angelo,
ho un piccolo problema con la mia parrocchia…non mi permettono di fare la Cresima perchè convivo…
questo problema è insorto perchè la mia compagna è stata così onesta da dire la verità sul nostro stato…
Esiste una legge che mi permette di farmi Cresimare??? alla fine io sono molto cattolico…mi sposerò sicuramente, visto che ho fatto anche il corso prematrimoniale con tanto di certificato…
purtroppo adesso un Matrimonio ha i suoi costi e avendo ristrutturato casa e arredata non siamo riusciti a sposarci.
La necessita della Cresima è insorta sia perchè mi hanno chiesto di battezzare una bambina e sia perchè ho sempre saputo che per contrarre Matrimonio bisogna avere la Cresima, così avendo tutte le carte in regola avrai potuto sposarmi tranquillamente.
Il parroco del mio paese mi ha imposto di sposarmi se voglio ricevere la Cresima oppure non devo convivere più.
Adesso mi chiedo non avendo la possibilità economica di affrontare un Matrimonio…la soluzione sarebbe lasciare la persona che tanto amo oppure rinunciare a battezzare una bambina.
Sono veramente sconvolto…
Grazie per l’attenzione
Le porgo Cordiali Saluti
Aldo


Risposta del sacerdote

Caro Aldo,
1. la Cresima è un Sacramento che viene dato per l’aumento della grazia santificante a chi già la possiede.
Questo aumento o ulteriore forza viene data perché siamo attrezzati a essere testimoni di Cristo di fronte al mondo. Una volta si diceva: per diventare soldati di Cristo.
Questo sacramento presuppone che uno sia già in grazia di Dio, perché se si è morti alla vita di grazia non si può fare crescere nulla.
Per questo prima della Cresima, se uno è in peccato mortale deve confessarsi.
Diversamente compie un sacrilegio.

2. Ora tu, a motivo della convivenza, vivi oggettivamente in stato di peccato mortale.
Permanendo la volontà di convivere, il sacerdote confessore, qualora tu decidessi di andare a confessarti, non potrebbe darti l’assoluzione.
E anche se lo facesse, compirebbe un sacrilegio e lo farebbe compiere anche a te.

3. Il compito del padrino è quello di affiancarsi all’opera di educazione dei genitori.
Non è necessario che ci si metta a fare delle prediche.
La prima predica, ed è indubbiamente la più convincente, è quella della testimonianza della vita cristiana.
Ma a motivo della convivenza tu in questo momento dai una contro testimonianza.
Per questo la Chiesa dice che non si può svolgere questo compito se non si hanno le carte in regola.

4. Mi dici che sei molto cattolico. Credo senza dubbio ai tuoi convincimenti interiori.
Ma la convivenza è in aperto contrasto con la fede cristiana. Voi infatti non siete marito e moglie e lo sapete molto bene.
Mi dici che per ora non potete sposarvi per motivi economici.
Ebbene, perché allora non continuare a vivere in castità e purezza come due fidanzati che si fidano di ciò che il Signore chiede loro?

5. Sì, la tua testimonianza di purezza sarebbe il miglior credito per svolgere il ruolo di padrino.

6. Lo stesso discorso vale anche per il tuo matrimonio.
Finché convivi non puoi ricevere la cresima. Sarebbe un sacrilegio.
A questo punto viene spontaneo chiedersi: ma non è meglio vivere in purezza piuttosto che rinunciare al sacramento della Cresima?

7. Credilo, con la convivenza è più quello che distruggi che quello che costruisci, anche a livello di rapporto di coppia.

8. Dici che siete stati onesti al dirlo al parroco: era il minimo che potevate fare.
A che serve ingannare il parroco per poter compiere sacrilegi su sacrilegi e offendere Dio? Si possono ingannare gli uomini, ma Dio non può essere ingannato.

9. Se vuoi il mio consiglio: interrompete la convivenza. Vivete il resto del fidanzamento in  purezza come Dio vuole.
Così porrete solide basi per un’autentica vita cristiana, che ti darà la possibilità di fare la confessione dei tuoi peccati e di poter ricevere la S. Comunione.
Non dovete anteporre nulla alla volontà di Nostro Signore.
Anzi la sua volontà deve essere la bussola di orientamento della costruzione della vostra vita cristiana e della vostra vita di famiglia.

Per questo ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo