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Quesito

Reverendo padre Angelo,
vorrei un chiarimento circa la natura del peccato: se infatti Gesù in croce ha pregato il Padre di perdonare i suoi uccisori in quanto essi NON SANNO QUELLO CHE FANNO, come è possibile che una persona possa compiere intenzionalmente un peccato ed esserne cosciente?
La ringrazio anticipatamente per la risposta e la saluto.
  Alberto


Risposta del sacerdote

Caro Alberto,
1. il Signore stava pregando per quelli che martellavano su di lui inchiodandolo alla croce e anche per i loro mandanti.
Senti che cosa dice San Paolo: “Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria” (1 Cor 2,8).

2. In senso più generale, le parole di Gesù possono essere riferite a noi che sappiamo bene quello che facciamo, ma non conosciamo fino in fondo quale grave ingiuria sia il ribellarsi a Dio col peccato.
Solo Gesù conosce l’enormità di ogni peccato. Per questo chiede perdono al posto nostro.

3. Pertanto come intenzionalmente si è capaci di compiere il bene, così intenzionalmente si è capaci anche di compiere il male.
Gesù pertanto non ci deresponsabilizza.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
  Padre Angelo