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Quesito

Salve,
Ho bisogno delle risposte a delle mie domande.
Vi racconto la vicenda dall’inizio.
Quest’estate ho conosciuto il mio ex.
Lui faceva tanto per me, mi corteggiata, mi faceva sentire importante e mi fece subito entrare in famiglia.
Io inizialmente non lo amavo, lo tardivo e pensavo di lasciarlo.
Avevo troppi sensi di colpa, così smisi di tradirlo, chiesi perdono al Signore, e pregai padre pio di farmi innamorare di lui, e di avere dei figli con lui.
Dopo poco, me ne innamorai perdutamente…
Una settimana dopo che gli dissi ti amo, io ero in ovulazione, e, per sbaglio, abbiamo avuto un rapporto completo.
Ne parlammo, e lui mi disse che se fossi rimasta incinta, avremmo portato avanti la gravidanza.
Dopo un po’ di tempo, iniziai ad avere mal di stomaco e nausee.
Avrei dovuto comprare il test di gravidanza il giorno dopo, quando mia madre mi diede il decotto di prezzemolo e del riso immerso in quel decotto.
Io sapevo che il decotto di prezzemolo avesse delle proprietà abortive.
Non volevo prenderlo, ma poi, presa dalla confusione, la paura di avere un figlio con una persona che amavo ma appena conosciuta e il mal di stomaco, feci l’errore di prendere quel decotto….
Era come se qualcosa si fosse impossessata di me, presi quel riso anche se non volevo, era come se il mio corpo si muovesse da solo.
Mia madre me lo diede anche la mattina dopo, appena sveglia e contro la mia volontà, dato che appena sveglia ero incosciente.
Così, iniziarono perdite di colori strani, e vidi anche due piccolissimi feti, grandi meno di un centimetro.
Sono veramente addolorata, a distanza di mesi, per questo episodio.
Mi sento malissimo e vorrei tanto tornare indietro.
I primi tempi, sognavo i miei figli per molte notti.
Sto male ogni volta che vedo donne in attesa e bambini.
Il mio ex diceva che non avevo fatto il test di gravidanza, quindi per lui non ho avuto un aborto.
Avevamo pianificato di andare a convivere, mio padre ci ha comprato una casa.
Diceva che presto avremmo provato ad avere dei figli.
Poi, il giorno di San Valentino, eravamo in vacanza. Lui si chiuse nel bagno e lo sentii dire al telefono a una ragazza “oggi é la nostra festa, ti amo”.
Lui ha continuato a negare,ma poi allontanammo…
io mi sono vendicata contattando una mia vecchia fiamma. Successe la stessa cosa che é successa quando presi il decotto, era come se qualcosa si fosse impossessata di me, e iniziai a fare sesso per telefono con questa persona.
Dopo questo episodio, mi sentii tremendamente male e impura, così chiesi perdono a Dio.
Dopo qualche giorno, lui aveva il desiderio di fare pace con me, mi controlló il telefono, e trovó le video chiamate con questa persona.
Si arrabbió, ma poi mi ha perdonata.
Siamo stati per 11 giorni in quarantena insieme, ma poi l’ho sentito di nuovo parlare al telefono con una ragazza.
Ci siamo lasciati da qualche giorno, con conseguente sofferenza da parte mia.
Io penso che il tradimento sia una punizione di dio per il mio precedente tradimento e per l’aborto.
Mi struggo ogni giorno, pensando che se non avessi preso quel decotto, io e lui staremmo ancora insieme, saremmo uniti e adesso sarei incinta e felice.
Cosa può essere che si impossessa di me, e mi fa fare cose orribili?
Quando avevo 15 anni feci un patto demoniaco, chiesi che tutte le ragazze di mia conoscenza fossero mie amiche, e di far innamorare di me tutti gli uomini.
In seguito, qualcosa si impossessó di me, era come se avessi perso il controllo delle mie parole e delle mie azioni, e andai in psichiatria.
Mi confessai e il prete mi fece pregare.
Ho fatto anche delle preghiere a San Michele arcangelo, per scacciare il demonio.
Avró ottenuto il perdono da parte del Signore?
Il patto é ancora in corso? O me ne sono liberata?
Voglio scacciare il demonio e farmi perdonare dal Signore per queste mie azioni orribili.
Come posso fare?
Potrei ricevere nuovamente una grazia?

 


 

Risposta del sacerdote

Carissima,
1. è tutta triste questa storia.
È la storia di chi si affranca dalla signoria di Cristo che è l’unica signoria che rende autenticamente liberi (cf. Gv 8,32).
Sganciarsi dalla signoria di Cristo non è libertà, ma consegnarsi a colui che, quando viene, viene per rubare, per uccidere, per distruggere (cf. Gv 10,10).

2. Quando a 15 anni patteggiavi con satana perché tutti i maschi ti corressero dietro e tutte le ragazze ti fossero amiche che cosa guadagnavi?
Già soggiogata da colui con cui patteggiavi ti mettevi al posto di Dio.
Che cosa avevi da dare a tutte le ragazze? E ugualmente che cosa avevi da dare al cuore e alla mente di tutti gli uomini?
Avresti potuto essere tutto il loro bene?

3. Anche il diavolo quando ha tentato il Signore ha cercato di mettersi al posto di Dio: “Ti darò tutti i regni della terra se prostrato mi adorerai” (Mt 4,9).
A parte il fatto che non avrebbe potuto dare nessun regno e nessun bene della terra perché i regni e i beni della terra non sono suoi ma di Dio, che cosa avrebbe potuto dare se non l’esperienza dell’inferno?
È tutta un inganno la seduzione del demonio.
Hai voluto aprirti totalmente al tuo avversario addirittura con patto.
Ed è venuto, sì, ma per farti fare l’esperienza dell’inferno.
È venuto per rubare, per uccidere e per distruggere (Gv 10,10).
Ti ha rubato la dignità di persona e di donna, ha ucciso un innocente, ha torturato attraverso reciproci sospetti e tradimenti le vostre amicizie e infine le ha distrutte.

4. Non sto a prendere in considerazione tutti i peccati che di fatto hai elencato. Sono autentici errori e autogol che hai commesso.
Di alcuni forse non hai ancora la consapevolezza che siano peccato, a cominciare dalle impurità, dai rapporti sessuali, al non santificare le feste, al progettare la convivenza…

5. Vengo invece a dirti che cosa puoi fare.
La prima cosa, indubbiamente è una sincera confessione dei tuoi peccati fatta al sacerdote.
Una confessione che, mentre decidi di cambiare vita, straccia il patto col diavolo.
Devi decidere di cambiare vita e seguire il Signore.
Perché una confessione che non abbia il proposito di cominciare a vivere in maniera diversa, e cioè come vuole il Signore, non straccia il patto col diavolo.

6. È necessaria quindi una vita fatta di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di puntuale santificazione delle feste, di confessione regolare e frequente, di conformità alla legge del Signore soprattutto nel sesto e nel nono comandamento (non commettere atti impuri e non coltivare desideri impuri).

7. E dopo aver cambiato vita devi essere vigilante e non sentirti troppo sicura di te stessa. Perché colui che prima ti aveva soggiogata e devastata non  vuole darsi per vinto.
Fa come ha detto il Signore nel Vangelo: “Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova.
Allora dice: «Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito». E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna.
Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima” (Mt 12,43-45).

8. Mi chiedi infine se puoi ottenere di nuovo una grazia.
Ebbene a questo proposito è illuminante la figura della Maddalena. Non sappiamo se avesse patteggiato col demonio. Una cosa però è certa: il Signore aveva cacciato da lei sette demoni (Mc 19,6).
Dopo la conversione visse una vita così pura che secondo Sant’Agostino per purezza è seconda soltanto alla Madonna.
E secondo la tradizione riportata dai Bollandisti (storici accreditati) nella sua vita non ricevette soltanto una grazia, ma fu tutta una grazia, perché visse per trentatre anni solo di Eucaristia, anticipando fenomeni mistici che saranno rivissuti nel corso dei secoli da varie persone, come avvenne nel secolo scorso per 36 anni in Teresa Neumann morta nel 1962 e per 40 in Marthe Robin morta nl 1981.

9. Non dico che tu debba aspirare a questo perché si tratta di un singolare dono di Dio che viene dato solo a chi Dio vuole e per i suoi salvifici disegni.
Dico solo che come la Maddalena convertita non ricevette solo una grazia, ma la sua vita in seguito fu tutta una grazia, così analogamente può avvenire anche per te e attuarsi ciò che tanto desidera il Signore e cioè che “dove abbondò il peccato lì sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20).

Coraggio, dunque.
Il Signore ti vuole tutta nuova e ricca di ogni grazia.
Ti accompagno con la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo