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Quesito

Stimato Padre,
non sono credente ma non per questo mi difetta l’interesse per la spiritualità e per le cognizioni che l’umanità intorno ad essa
erige. Talvolta leggo con molto piacere gli argomenti di questo forum, naturalmente non con l’occhio della credente che vi cerca verità di fede, ma sempre con il rispetto e l’attenzione che certamente merita la trattazione di argomenti mirabili, complessi e suggestivi di meditazione.
Sarei molto felice di apprendere la Sua valente opinione riguardo una questione che spesso mi pongo: quali argomentazioni si possono addurre a sostegno dell’idea che esistano intelligenze e volontà incorporee, siano o meno quelle che la tradizione culturale Cristiana insegna, situate fuori dalla materia e dalle leggi naturali sensibili?
Lungo il mio percorso di vita non ho saputo costruirne di mie e devo confessare che non me ne sono state proposte di persuasive. Certo, mi rendo conto che aspirazioni come quelle che Jacopo da Belgrado affidava alla dissertazione “Dell’esistenza di Dio da teoremi geometrici dimostrata” sono rimaste serrate del recinto dei suoi buoni propositi e che non possono essere rivivificate, tuttavia, a dispetto di una impossibile “dimostrazione”, una qualche forma di “plausibilità” che getti un ponte tra le fede (il Suo caso) e la laicità (il mio) potrebbe pure esistere e fruttare qualche dialogo.
La ringrazio moltissimo per avermi letto e La saluto con ammirata cordialità.
G.


Risposta del sacerdote

Carissima G.,
1. ti domando scusa innanzitutto per il forte ritardo con cui ti rispondo. Solo oggi sono giunto alla tua del 9 settembre 2020.
Alla tua domanda la teologia cattolica risponde affermativamente.

2. Vi è innanzitutto l’intelligenza e la volontà di Dio. Dio è intelligenza. Dio è volontà.
Come vedi, non ho scritto Dio ha intelligenza, oppure ha volontà. Dio infatti, come diceva l’antico filosofo greco Aristotele, è atto puro.
Dio è pienezza di intelligenza e pienezza di volontà.
L’esistenza di Dio è riconoscibile attraverso il ragionamento partendo dalle opere da lui compiute. La fede cristiana di questo è certa partendo da quanto dice San Paolo: “Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute” (Rm 1,20).

3. Vi sono poi sostanze spirituali dotate di intelletto e di volontà. Tali ad esempio sono gli Angeli.
Come avrai notato, ho scritto che gli Angeli sono sostanze spirituali dotate di intelletto e volontà. A differenza di Dio che è intelletto ed è volontà, gli angeli hanno intelletto e volontà.
Proprio a motivo della loro natura incorporea, San Tommaso li definisce anche “menti (intelligenze) spirituali”.
Della loro esistenza la Chiesa è certa tanto che ha fissato la loro esistenza come dogma di fede.
Nel “credo” che si esprime durante la Messa questa verità viene attestata con le seguenti parole: “Credo in un solo Dio, padre onnipotente, creatore del cielo della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Tra queste realtà invisibili vi sono gli Angeli.

4. Parimenti, dal momento che i demoni sono Angeli, anche i demoni sono dotati di intelletto e di volontà. Sono realtà incorporee.

5. L’esistenza degli Angeli santi e dei demoni non si può provare con la ragione. Tuttavia tante persone, degne di fede per la loro veracità e santità, attestano di aver avuto visione di Angeli. Lo afferma inequivocabilmente anche la Sacra Scrittura.
 L’esistenza dei demoni è provata da tante esperienze di persone ossesse, infestate e possedute.

6. Ugualmente anche le anime separate dai corpi, e pertanto le anime dei defunti, sono dotate di intelletto e di volontà. Sono sostanze in corporee.
Tali sostanze incorporee, secondo la dottrina della Chiesa, attualmente si trovano in paradiso, in purgatorio oppure all’inferno.
L’immortalità dell’anima e pertanto l’esistenza di sostanze incorporee dotate di intelletto non è soltanto un articolo di fede, ma è dimostrabile razionalmente.
Sant’Agostino asserisce che ben prima della sua conversione, dopo aver letto l’Ortensio di Cicerone e le opere di Platone, ne fu convinto.
Cicerone e Platone erano pensatori pagani.

7. Penso che sia possibile un ponte di discussione comune tra credenti e non credenti.
Vi sono le esperienze di persone infestate. Si può concludere a priori che questi fenomeni non esistono?
Non è raro il caso di psichiatri che si arrendono e riconoscono che ad un certo punto deve intervenire un altro, e nella fattispecie un esorcista.
Ugualmente vi sono esperienze di persone sante e anche non sante che affermano di aver ricevuto apparizioni di angeli, di santi, di demoni, di anime del purgatorio, della Beata Vergine. Tali persone sono psicologicamente sane.
Bisognerebbe subito archiviare tali fenomeni e catalogarli nell’irrazionale?
La nostra riflessione deve partire da dati di fatto ed esaminarli nella loro oggettività e riconoscere che tra le esperienze umane ve ne sono alcune che rimandano ad un mondo trascendente.

Ti ringrazio per la gentilezza e per il grande rispetto con cui hai scritto.
Ti ricordo nella preghiera. Sono certo che ne sarai contenta.
Ti benedico.
Padre Angelo