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Quesito

Caro fratello
ho trovato di estremo interesse sul vostro sito la sezione “Un sacerdote risponde”.
Mi sorge spesso un dubbio riguardo l’uso del vocabolo sacerdote come equivalente a presbitero.
Dato che sia le Scritture che gli scritti dei Padri Apostolici ben differenziano i due significati vorresti cortesemente chiarirne l’uso corretto. Con gli auguri per la Santa Pasqua fraternamente ti saluto.
Cesare M.


Risposta del sacerdote

Caro Cesare,
le parole sacerdote e presbitero non sono equipollenti.

1. Il sacerdote è incaricato di dare culto al Signore.
E sotto questo aspetto tutti i cristiani col battesimo diventano sacerdoti.
Sono incaricati di dare a Dio, anzi di prolungare nel tempo e nello spazio, il culto espresso da Gesù.
I cristiani, nella Sacra Scrittura, sono chiamati sacerdozio santo.

2. I presbiteri invece sono i collaboratori dei vescovi nel suo triplice incarico di insegnare, di santificare e di governare le anime.
E siccome il principale di questi tre è quello di santificare le anime ed esso si esprime nel culto e nella celebrazione dei sacramenti, i presbiteri sono chiamati anche sacerdoti.
Il loro sacerdozio, come insegna il Concilio, si differenzia da quello comune dei battezzati, non solo per grado, ma di essenza. I Presbiteri infatti esercitano il sacerdozio di Cristo agendo in persona Christi, identificandosi con Cristo. Hanno il potere divino di consacrare, di rimettere i peccati…
Per questa particolare partecipazione al sacerdozio di Cristo sono detti sacerdoti.
Ma il loro nome proprio è quelli di presbiteri, che significa anziani. Nella forma abbreviata e più comune sono chiamati preti.

Ti ringrazio per gli auguri pasquali che ricambio di cuore con una preghiera.
Ti benedico.
Padre Angelo