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Quesito

Caro Padre Angelo,
buongiorno, vorrei porLe due domande..
1) Può satana suscitare la frequenza ai sacramenti e/o preghiera?
2) Qual è la differenza tra sacrificio di Gesù nei mistici e la Santa messa? Quali sono le caratteristiche?
Saluti Nicola, grazie come sempre….


Risposta del sacerdote

Caro Nicola,
1. per la prima domanda, in linea generale no. Perché si darebbe la zappa sui piedi.
Tuttavia indirettamente può stimolare a maggiore vita di preghiera e alla partecipazione dei sacramenti perché le tentazioni del demonio vengono permesse da Dio anche perché ci premuriamo nella difesa dagli attacchi del maligno e per attingere maggiormente la forza che ci viene dai Sacramenti.
Talvolta invece potrebbe spingere alla partecipazione dei sacramenti perché in taluni casi ci potrebbero essere occasioni prossime di peccato. Allora potrebbe tendere lacci anche attraverso queste vie.
Non bisogna dimenticare infatti che il nostro avversario è astuto ed è abile nel travestirsi da angelo di luce (2 Cor 11,14).

2. Per la seconda domanda, per spiegare ai nostri visitatori che cosa s’intende per sacrificio di Gesù nei mistici si può pensare a quanto riviveva Teresa Neumann.
Questa donna, morta nel 1962 e che dal 1926 viveva solo di Eucaristia, nel giorno del venerdì santo riviveva la passione di Nostro Signore, con tale sudore ed effusione di sangue che quel giorno perdeva 5 chili di peso.
Poi ricuperava tutto, facendo sempre e solo la Santa Comunione quotidiana, sbrigando durante la giornata i lavori domestici e di campagna.
Ebbene, in questo caso si trattava di un sacrificio spirituale molto alto, ma compiuto pur sempre da una persona umana particolarmente conformata alla passione di Cristo anche nel suo corpo.

3. Nel caso della Messa e del sacrificio compiuto da Gesù sulla croce (che sono poi la stessa cosa perché la Messa è la perpetuazione e la ripresentazione incruenta del sacrifico di Cristo) è Cristo che offre il sacrificio.
In questo secondo caso non è un uomo che lo celebra, ma è Cristo stesso, che è Dio fatto carne e pertanto con la stessa potenza salvifica della croce e con un merito infinito.
San Tommaso d’Aquino dice che l’Eucaristia è “il sacramento della passione del Signore” (Commento al Vangelo di San Giovanni, n. 963) perché “contiene in sé il Cristo come vittima” (Ib.).
Da questo ne deduce come conseguenza che “tutti gli effetti della passione sono anche effetti di questo sacramento” (Ib.).

4. Come vedi, la differenza è abissale.
Quando è rivissuto dai mistici si tratta di un’esperienza altissima, ma pur sempre di una ridondanza e di una partecipazione del sacrificio di Cristo.
Non è però lo stesso sacrifico di Gesù.
È come il sole che si riflette nello specchio, ma il vero sole è altrove, non nello specchio.

Augurandoti di prolungare nella tua vita quanto fai nella Messa, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo