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Quesito
Caro Padre Angelo,
Sono una ragazza di 35 anni sposata da 11 mesi a cui il Signore ha fatto la grazia di donare un bellissimo bambino appena convogliata a nozze.
Io e mio marito vorremmo sicuramente altri figli e ci affideremo alla volontà e grazia di Dio per questo sennonché mi è stato altamente sconsigliato una seconda gravidanza per almeno un anno in quanto ho dovuto subire un parto cesario, perciò questo comporterebbe un pericolo per un’eventuale vita nascente in un utero non saldamente guarito.
Fondamentalmente il mio quesito è questo:
Io mi affiderei ai metodi naturali anticoncezionali per permettere al mio utero di saldarsi il tempo necessario, ma con la grazia di Dio allatto mio figlio è questo comporta la sospensione della mia fertilità senza tuttavia poter sapere quando essa riprenderà. Come devo comportarmi durante questo periodo? Immagino che o dovremmo astenerci, ma mio marito non sarebbe d’accordo, oppure potremmo in questo caso essere autorizzati ad un metodo anticoncezionale come il coito interrotto? A me è stato consigliato per il benessere della coppia, contrariamente ad un allontanamento causato da un’astinenza forzata e anche per non mettere in pericolo un futuro nascituro ma sinceramente io non mi trovo d’accordo. Mi sento di mancare di fiducia nei confronti di Dio e della sua volontà, chi sono io per poter precludere un atto d’amore ordinato da Dio in un senso svilendolo per timore di una gravidanza immediata. Io credo che il Signore nella sua volontà e nei suoi disegni determini sempre ciò che è bene per noi ma mi illumini lei padre sulla via più lecita da seguire.
La ringrazio per l’aiuto che ci dona per le sue risposte sempre esaurienti.
Che Dio la benedica
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. intanto mi compiaccio con te per la tua coscienza che è sensibile al bene e al male. E questo è un segno di buona salute spirituale.
2. Venendo al quesito, la risposta è quella che tu hai già individuato: l’unica strada percorribile è quella del ricorso ai ritmi naturali di infertilità.
Questi metodi naturali non sono contraccezione naturale.
La contraccezione mette di suo un ostacolo.
Chi invece fruisce dei ritmi maturali non mette alcun ostacolo, ma sfrutta un’indicazione del Creatore.
Questi metodi naturali comportano molti benefici, non ultimo quello diventare signori di se stessi e delle proprie pulsioni.
3. Il ricorso alla contraccezione, come ad esempio il coito interrotto, sembra proteggere la comunione coniugale ed evitare il rischio dell’infedeltà.
Ma a ben vedere non è così perché la contraccezione non favorisce in nessun modo quell’autodominio che è così necessario non solo perché quell’atto sia un atto di vero amore e non di sfogo della propria libidine, ma anche per consolidare la fedeltà.
4. Chi non sa contenersi con il proprio coniuge, non si procura la forza di contenersi in tante situazioni extraconiugali che sono autentiche tentazioni.
E allora di qui molte volte inizia una discesa che porta sempre più in basso fino alla rottura del vincolo.
5. Gli esperti dei metodi naturali assicurano che anche nel tempo dell’allattamento si può discernere il periodo fertile da quello non fertile.
È necessario però conoscerli bene e soprattutto applicarli bene.
6. In ogni caso è necessario quanto ricorda un documento del Magistero della Chiesa dove si rileva “di fatto capitano in un modo o nell’altro per periodi di più breve o di più lunga durata, delle situazioni in cui siano indispensabili atti eroici di virtù” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 19).
Questa virtù – in riferimento a tuo marito – diventerà il segreto per superare qualsiasi altra tentazione fuori della famiglia e soprattutto per perseverare nell’itinerario di santificazione e di comunione con Dio. Perché questo, in definitiva, è l’obiettivo ultimo del matrimonio e delle manifestazioni affettive.
7. La fedeltà coniugale pertanto si prepara e si consolida nel clima di purezza all’interno dell’intimità coniugale.
Con questa purezza si fortifica l’amore.
La contraccezione invece fortifica l’istinto.
Ti ringrazio per la fiducia, assicuro un ricordo al Signore per la tua famiglia e in particolare per la bambina che il Signore vi ha donato e vi benedico.
Padre Angelo