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Quesito

Carissimo padre Angelo,
Non posso che concordare con lei riguardo alla grandezza della grazia che ho ricevuto con l’appartenere alla Milizia Angelica.
Nonostante, per grazia di Dio, non abbia mai subito tentazioni troppo violente contro la castità (anche trovandomi in occasione di peccato), posso confermare con gioia che sotto il patrocinio di San Tommaso si respira fin da subito un’aria più limpida, leggera e pura. In certe particolari occasioni mi pare di aver recuperato l’innocenza di una bimba.
È l’ennesima conferma che impegnarsi per amore di Dio ha il suo guadagno: sono sicura che col tempo questo crescerà sempre più.
(…).
Ad ultimo, se posso, le chiederei una preghiera per me e in particolare per il mio percorso di discernimento vocazionale: perché possa chiarire i miei dubbi e dirigermi presto verso dove il Signore ha posto la mia completa realizzazione e felicità.

La ringrazio ancora e le auguro di trascorrere una feconda settimana Santa.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. approfitto della tua mail per dire ancora una parola sulla preziosità di indossare il cingolo che gli Angeli hanno messo ai fianchi di san Tommaso.
E lo faccio ricordando quanto accadde a santa Faustina Kowalska. Lo descrive Lei stessa nel suo Diario.
Siamo nel 1929.
“Durante la S. Messa, prima della S. Comunione, ci fu la rinnovazione dei voti. Quando uscimmo dagli inginocchiatoi e cominciammo a pronunciare la formula dei voti, improvvisamente Gesù si mise accanto a me. Aveva una veste bianca ed una cintura d’oro e mi disse: «Ti concedo eterno amore, affinché la tua purezza sia intatta ed a conferma che non andrai mai soggetta a tentazioni impure».
Gesù si slacciò la cintura d’oro che aveva e con quella cinse i miei fianchi.
Da quel momento non ho più provato alcun turbamento contrario alla virtù né nel cuore, né nella mente.
Compresi in seguito che questa è una delle più grandi grazie, che mi aveva ottenuto la Santissima Vergine Maria, dato che per questa grazia l’avevo pregata per molti anni.
Da allora è aumentata la mia devozione per la Madre di Dio.
È Lei che mi ha insegnato ad amare interiormente Iddio e come adempire in tutto la Sua santa volontà” (Diario, 40).

2. Ecco dunque che cosa avvenne: Gesù si slacciò la cintura d’oro e con quella cinse i fianchi di Suor Faustina.
Gesù si è presentato così a San Giovanni nell’Apocalisse con una cintura d’oro ai fianchi. Era “cinto al petto con una fascia d’oro” (Ap 1,13).

3. Un commentario biblico dice che quella fascia d’oro è simbolo di riposo, di maestà, di gloria divina.
La Bibbia di Gerusalemme dice che è simbolo di regalità.
Nel caso di santa Faustina quella cintura o fascia d’oro simboleggia la purezza.

4. Ebbene in quel momento Cristo stesso ha rivestito Faustina della sua purezza e da quel momento la suora polacca non ha più provato alcun turbamento contrario alla virtù né nel cuore, né nella mente.
Si potrebbe dire che da quel momento Suor Faustina abbia cominciato ad avvertire quello che è simboleggiato nella fascia d’oro di cui è rivestito Gesù nell’apocalisse: un riposo interiore, una signoria su se stessa (regalità), una forza soprannaturale (maestà), una particolare partecipazione della santità (gloria divina).
Insieme alla purezza di Cristo le sono venuti parimenti tutti gli altri beni, come è promesso in Sap 7,11.

5. In gergo teologico si dice che Santa Faustina in quel momento venne confermata nella grazia della purezza nel medesimo modo in cui altri Santi furono confermati in grazia, e cioè sperimentarono una certa incapacità di peccare a motivo di un amore più grande e anche di una certa protezione divina.

6. Ebbene, quanto è avvenuto in santa Faustina illustra in maniera molto efficace quanto si realizzò in San Tommaso quando fu cinto dagli Angeli col cingolo della purezza.
Anche San Tommaso da quel momento fu confermato nella grazia della purezza.
Questo è il convincimento della Chiesa che nelle letture del Mattutino del vecchio breviario nella festa del Santo riconosceva che dal quel momento egli non subì alcun tormento in questo ambito della sua vita.

7. Attualmente San Tommaso è contento di implorare da Dio che molti altri possano fruire di quello che gli è stato dato.
Mi pare ovvio pertanto che coloro che a lui si affidano quotidianamente possano fruire una certa partecipazione della sua purezza.
Questa è la tua esperienza ed è l’esperienza di molti altri.
Si tratta di una purezza che a sua volta è una partecipazione molto intensa della purezza stessa di Nostro Signore.

8. Di qui il senso di pienezza, di grazia, di luce e di favori divini che ordinariamente accompagna chi coltiva questa virtù che i maestri di vita spirituale in passato definivano bella per antonomasia.
Bella perché conferisce un certo splendore anche a tutte le altre virtù.

Ti auguro di goderne sempre, e per questo ti assicuro la mia preghiera per il tuo presente e per il tuo futuro.
Ti benedico.
Padre Angelo