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Buona sera reverendissimo padre Angelo!
Le scrivo per avere un suo parere in merito alla convivenza prematrimoniale.
Ho … anni, la mia fidanzata ne ha … e siamo fidanzati da quasi 10 anni. Ci siamo costruiti casa e ora è pronta. La mia intenzione era quella di sposarci prima di andare a vivere assieme. Per una serie di cose ci siamo presi in ritardo con i preparativi per il matrimonio e ci sposeremo molto probabilmente a settembre del prossimo anno. Stiamo già facendo il corso prematrimoniale. Ora la mia ragazza vorrebbe venire a vivere con me sostenendo (giustamente) che non può stare un altro anno a casa con i suoi genitori, quindi il mese prossimo andremo a vivere assieme.
Ho parlato della cosa al parroco del suo quartiere, sacerdote che conosco da anni, e mi ha detto che il matrimonio è comunque programmato, quindi non è che non abbiamo intenzione di sposarci, la fede c’è e abbiamo 30 anni, quindi mi ha detto di non preoccuparmi.
Il mio parroco invece ha storto un po’ il naso.
Io sono sempre stato contrario alla convivenza, credo nel valore del matrimonio, che come ho detto ci sarà. E’ tanto grave il fatto che andremo a vivere assieme senza essere sposati poco meno di un anno prima del matrimonio? Potrò continuare a frequentare la santa messa?
Grazie!


Carissimo,
1. la convivenza prematrimoniale è un passo sbagliato e per parlare chiaramente è la stessa cosa che mettersi in una situazione di peccato grave, se non altro per lo scandalo che si da alla gente, in particolare ai giovani.
Anche se oggi molti fanno così (e ne risponderanno davanti a Dio) è necessario seguire le vie di Dio ed essere luce per tutti col nostro comportamento.

2. Mi dispiace molto per la risposta del parroco di lei che mi hai riportato perché non è così che si edifica.
Ripeto, mi dispiace e mi dispiace.
Il sacerdote è chiamato ad essere il primo ad indicare le vie di santificazione.
O forse le ha smarrite anche lui, dal momento che ognuno parla secondo l’abbondanza del proprio cuore (“La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”, Mt 12,34)?

3. Poiché la convivenza prematrimoniale è di fatto accompagnata da un uso della sessualità che non è secondo Dio non aiuta in nessun modo a progredire nella via della santificazione.
Anzi, corrompendo il significato intrinseco della sessualità, che è quello della donazione totale di sé, i fidanzati o compagni si sostituiscono a Dio nel determinare il significato della sessualità nei suoi fini prossimi e nei suoi fini ultimi.
Con questo – senza che se ne accorgano – escono dalla strada che conduce a Dio e ne imboccano un’altra.

4. Solo l’osservanza della legge di Dio permette che si realizzino nella nostra vita le promesse di Dio garantite da Mosè quando disse: “Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre” (Dt 4,39-40).
È col vostro attuale comportamento che voi costruite la solidità del vostro futuro, del vostro matrimonio (tu resti a lungo).

5. Di fatto la convivenza si oppone alla purezza che è richiesta ai fidanzati i quali devono educarsi a vivere l’intimità sessuale solo nel matrimonio.
E questo perché tale atto – evidentemente compiuto secondo Dio e pertanto senza contraccezione – è pieno di significato solo nel matrimonio perché solo qui esprime totale donazione e mantiene in una via di santificazione.

6. Ti scongiuro pertanto di rimanere nelle vie di Dio, di vivere il fidanzamento nella purezza e di non andare a convivere.
Le vie di Dio sono troppo preziose per assicurarci ogni bene.
Per il tuo matrimonio tu hai bisogno di questo.
Non dimenticare le parole del nostro Maestro e Salvatore: “Il ladro (in questo caso il ladro è colui che vuole corrompere la purezza dell’amore, n.d.r.) non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10).

7. Per quanto riguarda l’ultima domanda: sì, puoi, anzi devi partecipare alla Messa.
Ma non puoi fare la Santa Comunione, né puoi ricevere l’assoluzione nella Confessione finché persisti nella convivenza.
Come vedi, non è affatto la migliore preparazione per un matrimonio cristiano.
Pertanto: ama il Signore sopra ogni cosa e fidati di Lui!

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo