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Quesito

Ave Maria padre,
Gesù ha detto: Chi non mangia la mia Carne e non beve il mio Sangue non avrà la vita eterna.
Bene, io, padre Angelo, sto cercando di riceverLo una volta a settimana poiché ora cammino con le stampelle, abito all’ultimo piano, tento di fare uno sforzo per scendere le scale, non ho l’ascensore.
Se, mettiamo caso, non venisse più il sacerdote a portarmi l’Eucaristia cosa mi succederebbe?  Sarò esclusa dalla vita eterna? 
Questo è anche il caso di una signora che conosco che ha il marito aggravato: aspetta e vuole la confessione e la Comunione, ma non c’è nessuno che gli amministra i sacramenti.
Lei li ha chiesti tante volte per suo marito, ma non è stata accolta la sua richiesta. È credente, non è assolutamente una persona cattiva, la conosco bene.
Sono 2 settimane che non esco di casa e devo fare anche la visita dell’oculista, sperando di riuscire a scendere le scale senza fare un ruzzolone.
Dico sempre: sia benedetta, amata, lodata la santa volontà di Dio.  


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. sì, nel Vangelo di Giovanni si leggono le seguenti parole di Gesù: “Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita” (Gv 6,53).

2. Ecco il commento di San Tommaso che è il principe dei teologi: “Disse dunque Gesù: “in verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue non avrete in voi la vita”.
Come per dire: voi ritenete impossibile e assurdo mangiare la mia carne; ebbene, ciò non solo non è impossibile, ma è davvero necessario, cosicché “se non mangiate la carne del Figlio e non bevete il suo sangue non potete avere in voi la vita”, la vita spirituale.
Infatti come è necessaria alla vita corporale il cibo materiale al punto di non poter sussistere senza di esso, così il cibo spirituale è necessario alla vita spirituale, al punto che senza di quello tale vita non può sostentarsi, come accenna quel testo della Scrittura: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Dt 8,3)” (Commento al Vangelo di Giovanni).

3. Per comprendere bene il significato delle parole di Gesù è necessario tenere presente quanto insegna il concilio di Trento: “I nostri predecessori hanno esattamente e saggiamente distinto tre maniere di ricevere questo Santo Sacramento. 
Insegnarono infatti che alcuni lo ricevono solo sacramentalmente, come i peccatori; altri solo spiritualmente, e sono quelli che mangiando quel pane celeste solo con un atto di desiderio per la fede viva che opera per mezzo della carità, ne traggono frutto e vantaggio; i terzi lo ricevono sacramentalmente e insieme spiritualmente, e sono coloro che prima si esaminano e si preparano in modo da accostarsi rivestiti dell’abito nuziale a questa mensa divina” (DS 1648).

4. Indubbiamente il modo migliore di ricevere questo sacramento è quello insegnato dal Vangelo e attuato da Gesù, e cioè di assumerlo sacramentalmente e spiritualmente.
A volte però non è possibile avere il sacerdote a disposizione.
Allora si dovrà ricorrere alla Comunione spirituale che in qualche modo consegue l’effetto della Comunione sacramentale.
Scrive San Tommaso: “L’effetto di un sacramento può essere ottenuto da uno che riceve il sacramento col desiderio, senza riceverlo di fatto.
Perciò come alcuni ricevono il battesimo di desiderio, per la brama del battesimo prima di essere battezzati con l’acqua, così alcuni si cibano spiritualmente dell’Eucarestia prima di riceverla sacramentalmente. (…).
Tuttavia non è inutile la comunione sacramentale; perché questa produce l’effetto del sacramento più perfettamente del solo desiderio” (Somma teologica, III, 80, 1, ad 3).

5. Nell’eventualità che tu non possa andare in Chiesa e che nessuno venga a portarti la Santa Comunione, puoi farla spiritualmente, raccogliendoti in te stessa e pronunciando con devozione le parole che accompagnano la Comunione spirituale
Le parole sono le seguenti “Gesù credo fermamente che sei presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. E poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore”.
A questo punto ti fermi un istante per accogliere Gesù che entra dentro il tuo cuore.
Poi prosegui così: “Come già venuto, io Ti abbraccio e mi unisco totalmente a Te, non permettere che io mi separi mai più da Te”.
Non è obbligatorio ripetere tutte le testuali parole, ma il significato deve essere questo.

6. Per la Comunione spirituale non si richiede la confessione: qualora ci si trovasse nel peccato grave, si deve premettere l’atto di dolore o di contrizione perfetta, perché altrimenti mancherebbe la disposizione essenziale, quella della grazia.
Questa Comunione spirituale puoi farla tutti i giorni. È una grande grazia anche questa.

7. Prega la Madonna che ti ottenga la grazia di poter fare sempre la Comunione sacramentale e anche di avere dei ministri che te la possono portare qualora tu sia impedita nell’andare in Chiesa.

Con l’augurio di ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera,
padre Angelo