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Quesito

Carissimo padre, sono Alessandro.
Spero che lei stia bene, le scrivo per chiedere chiarimenti in merito a due temi.
In primo luogo, vorrei chiederle: visto che il Signore vuole che tutti si salvino, fa il bene di tutti, cerca di portare tutti alla salvezza. Ora, quando noi preghiamo Dio, chiediamo in sostanza proprio questo: che faccia il nostro bene, ovvero la sua volontà. Dunque, in questo caso, a cosa serve la preghiera, visto che comunque il Signore farebbe il nostro bene, anche se noi non lo pregassimo o fossimo fuori strada?
In secondo luogo, vorrei chiederle: l’Ordinazione Sacerdotale è un diritto di chi avverte la Vocazione, o è una grazia della Chiesa? In altre parole, la Chiesa può rifiutarsi di ordinare qualcuno, anche nel caso questo senta la Vocazione? Nel caso, con quale diritto lo farebbe? La Vocazione non è l’espressione della volontà di Dio che una determinata persona diventi sacerdote? 
So che la risposta a queste domande potrebbe essere banale, tuttavia non riesco a darmela completamente da solo.
Ringraziandola nuovamente, e chiedendole di pregare per la mia vocazione, la saluto.
La ricorderò nelle mie preghiere.
Alessandro


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. la preghiera non serve ad informare Dio, il quale conosce molto meglio di noi le nostre necessità.
Serve invece per renderlo presente e operante nella nostra vita.
Si rende presente e operante se noi gli apriamo la porta.  E gliela apriamo in modo particolare con la preghiera.

2. Per questo è necessario pregare senza stancarsi, come ha chiesto il Signore del capitolo 18º del Vangelo di San Luca.
Il lavoro che il Signore deve fare nella nostra vita o nella vita delle persone per cui preghiamo può essere molto lungo perché vuole farci capire che tutto quello che ci vuol dare lo dà in vista della santificazione.
Per far comprendere questo ha bisogno della nostra cooperazione per dissodare il terreno del nostro cuore e della nostra mente e renderci capaci di accogliere i suoi doni.
È quanto dice la Liturgia quando ci insegna a ripetere all’invocazione “prega per noi Santa Madre di Dio”: “perché diventiamo degni delle promesse di Cristo” (ut digni efficiamur promissionibus Christi).
Se noi ci ostiniamo a stare fuori strada, il Signore non può far altro che continuare a bussare perché gli si apra la porta.

3. San Tommaso con altre parole dice quanto ti ho scritto: “La divina Provvidenza non solo dispone gli effetti da produrre, ma anche le cause e l’ordine con cui devono essere prodotti.
E tra le altre cause per certi effetti ci sono le azioni umane. Quindi è necessario che gli uomini compiano certe cose, non per cambiare con i loro atti le disposizioni divine, ma per attuare così questi effetti secondo l’ordine prestabilito da Dio. Lo stesso del resto avviene per le cause materiali. E questo vale anche per la preghiera. Infatti noi preghiamo non allo scopo di mutare le disposizioni divine: ma per impetrare quanto Dio ha disposto di compiere mediante la preghiera dei santi; e cioè, come dice San Gregorio, affinché gli uomini ‘col pregare meritino di ricevere quanto Dio onnipotente aveva loro disposto di donare fin dall’eternità’ (Dialoghi, 1,8)” (Somma Teologica, II-II, 83, 2).

4. E poco dopo soggiunge: “La nostra preghiera non è ordinata a cambiare le disposizioni divine: ma a ottenere con le nostre preghiere ciò che Dio ha disposto” (Ib., ad 2).

5. A proposito dell’ordinazione sacerdotale non è sufficiente che il soggetto dica di possederla.
È necessario che sia verificata da chi ha l’incarico di conferire l’ordinazione sacerdotale.
Si tratta infatti di un dono di Dio dato alla Chiesa per il bene comune.

6. Potrebbe anche succedere che l’autorità riconosca la presenza della vocazione. Ma potrebbe giudicare insufficiente la preparazione intellettuale o morale, vale a dire l’esercizio delle virtù.
In questo caso allora la rimanda. Potrebbe succedere anche che per la recidività del soggetto dichiari chiuso il capitolo.

Ti accompagno volentieri con la mia preghiera perché il Signore ti renda sempre più saldo nella chiamata, circa la quale appaiono buoni segni, come si è visto nella pregressa corrispondenza.

Ti benedico e ti ricordo nella preghiera,

padre Angelo