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Grazie Padre Angelo!
Volevo chiederle anche una spiegazione per il Vangelo di domenica scorsa (27 gennaio 2019 – rito ambrosiano).
Perché l’angelo avvisa due volte San Giuseppe?
Sapendo che c’era il figlio di Erode, non poteva indirizzare subito la Sacra Famiglia a Nazareth?
Grazie, preghi per me.
Caro Matteo,
1. anzitutto mi complimento per l’attenzione che metti nell’ascolto della parola del Signore.
Mi pare quasi di poter dire che sei un novello Samuele di cui si legge nel testo sacro: “Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole” (1 Sam 3,19).
2. Rileggiamo insieme i versetti del Vangelo che hai udito: “Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele.
Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi.
Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret” Mt 2,19-3).
3. “Avvertito poi in sogno”.
È chiaro che fu avvertito in sogno da un Angelo, come del resto sempre da un Angelo in sogno aveva avuto altri avvertimenti.
Dunque è vero quanto hai osservato. L’Angelo ha avvertito due volte Giuseppe.
Tu chiedi: non poteva dire tutto in una?
4. Sì, ma il testo sacro vuole dirci diverse cose.
Anzitutto vuole sottolineare il motivo per cui Giuseppe non andò a Betlemme, nella Giudea: perché aveva sentito dire dalla gente che Archelao era più crudele di suo padre Erode.
Non fu l’Angelo a dirglielo, ma lo seppe dalla gente.
La prudenza si esercita tenendo conto anche di quello che si sente dire.
San Giuseppe viveva in questo mondo.
La comunione con il Cielo non lo dispensava dall’esercizio della prudenza. Anche in questo San Giuseppe è esemplare.
Di Archelao si sa dalla storia che fu poi deposto ed esiliato dall’imperatore Augusto a causa della sua cattiva amministrazione.
5. Il testo vuol farci osservare anche la fede di San Giuseppe, il quale obbedì alla voce dell’Angelo e ritornò in Israele.
Appena tornato nella madre patria la sua fede fu messa di nuovo a dura prova.
Come sempre, si fidò di Dio.
E Dio gli diede la risposta.
Per mezzo di un Angelo in sogno di disse di non fermarsi in Giudea, dove si trovava Betlemme, ma di tornare andare in Galilea.
6. Il Commento medievale, comunemente chiamata Glossa, osserva che l’Angelo non aveva determinato in quale luogo della terra d’Israele dovesse tornare.
Per cui rimanendo nel dubbio era necessario che Giuseppe venisse reso più certo da una ripetuta visita dell’Angelo.
Testualmente la Glossa dice: “perché venisse reso più certo con una più frequente visita dell’Angelo”.
7. Il Signore fa la stessa cosa anche con noi.
Quando vuole che conosciamo con certezza la sua volontà non si accontenta di darci un solo segno, ma ripetutamente ce ne dà diversi.
L’avrai sperimentato anche tu diverse volte.
8. Ti ringrazio di aver attirato l’attenzione su un particolare che probabilmente sarà sfuggito a molti.
Ogni parola del Signore parla. Ognuna ha un messaggio di vita eterna. Nessuna è in più o inutile.
Ti ricordo al Signore come mi hai chiesto e ti benedico.
Padre Angelo