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Quesito

Caro Padre Angelo,
sono il medesimo adolescente delle domande precedenti.
Vorrei porre inoltre un’altra questione concernente lo stesso comandamento.
E’ peccato la masturbazione? E se sì perchè? Non mi sembra che sia un atto che danneggi il prossimo.
Le ho posto queste domande perchè ho parlato di questi argomenti con la mia fidanzata e desidererei comunque prendere la Comunione e il non poterlo fare mi crea enorme dispiacere.
La ringrazio per l’attenzione prestatami,
In attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. La masturbazione è stata definita giustamente un atto di egoismo allo stato puro.
Non si danneggia la persona in questo?
Ti pare che uno cresca nella propria capacità di amare quando compie simili azioni, che – se è sano di mente – si vergogna di compiere al cospetto delle persone che ama?

2. A proposito di masturbazione non è necessario scomodare la Sacra Scrittura per capire che si tratta di un atto profondamente errato.
Un documento del Magistero della Chiesa riconosce che è sufficiente “il senso morale dei fedeli” a percepire “senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato” (Persona humana, 9). Verrebbe da dire che si tratta di una percezione morale immediata e nota a tutti.
E porta la seguente motivazione: “La ragione principale è che, qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale, al di fuori dei rapporti coniugali normali, contraddice essenzialmente la sua finalità. A tale uso manca infatti la relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza in un contesto di vero amore l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana. Soltanto a questa relazione regolare dev’essere riservato ogni esercizio deliberato della sessualità” (PH 9).

3. Mi dici anche che ti piacerebbe fare la S. Comunione.
Certo la S. Comunione è una gran bella cosa.
Ma con la masturbazione non ti senti sporco?
Non senti che con la masturbazione perdi la presenza personale di Dio dentro di te?
Non è la Comunione che ti fa ricuperare questa presenza, ma la confessione.
Solo dopo essersi confessati e aver ripreso lo stato di grazia si sente di essere puliti, di nuovo cuore a cuore con Dio.
Solo a questa condizione la S. Comunione è vera Comunione. Diversamente è sacrilegio.

4. Anche nella domanda precedente chiedevi: che male si fa con i rapporti prematrimoniali? Non si fa del male a nessuno!
La risposta è semplice: fai del male a te. Oltre a quello che ti ho detto finora, adesso aggiungo questo: perdi Dio, la sua presenza personale.
Perdi l’orientamento della tua vita in generale e della tua vita affettiva in particolare. Perché Lui e solo Lui è il punto di partenza e di arrivo di tutto.

5. Infine vorrei dirti che solo nella purezza la tua capacità di amare si ingrandisce sempre di più e diventa più forte.
Il comandamento divino “non commettere atti impuri” non vuole togliere se non il male. È ordinato a sbarrare la strada a chi stesse per correre il pericolo di confondere l’amore vero con la concupiscenza.
Un documento del Magistero della Chiesa scrive: “Nella stessa misura in cui nell’uomo si indebolisce la castità, il suo amore diventa progressivamente egoistico, cioè soddisfazione di un desiderio di piacere e non più dono di sé” (Sessualità umana: verità e significato n. 16).
E ancora: “Non si deve mai dimenticare che il disordine nell’uso del sesso tende a distruggere progressivamente la capacità di amare della persona, facendo del piacere – invece che del dono sincero di sé – il fine della sessualità e riducendo le altre persone a oggetto della propria gratificazione” (Ib., n. 105).

Ti consiglio ancora di leggere le tante risposte date in materia nella sezione del nostro sito: un sacerdote risponde (teologia morale speciale: morale sessuale e matrimoniale).
Ti ricordo volentieri nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo